Il successo mondiale di KPop Demon Hunters sembra aver acceso la scintilla per un possibile seguito. Tuttavia, secondo la sua creatrice e co-regista Maggie Kang, non c’è alcuna intenzione di trasformare il film in un adattamento live-action. Durante un’intervista alla BBC, Kang ha chiarito che “non c’è ancora nulla di ufficiale di cui possiamo parlare”, ma ha anche aggiunto che “c’è sicuramente ancora molto da esplorare con questi personaggi e in questo mondo”.
La regista ha poi sottolineato che un eventuale secondo capitolo non sarebbe un semplice progetto commerciale: “Sarebbe una storia che merita di essere un sequel, qualcosa che noi stessi vogliamo vedere.”
Secondo quanto riportato, Sony Pictures Animation e Netflix avrebbero già avviato i primi colloqui per un seguito fin da agosto, dopo l’enorme successo ottenuto dalla pellicola sulla piattaforma. Il film ha infatti raggiunto il titolo di film più visto nella storia di Netflix, e ha anche registrato un ottimo risultato al botteghino statunitense, con oltre 18 milioni di dollari nel weekend di apertura grazie alla versione sing-along, diventando così il primo successo cinematografico targato Netflix.
Un successo nato da un’idea originale
KPop Demon Hunters racconta le avventure del gruppo femminile di K-pop HUNTR/X, che conduce una doppia vita: sul palco sono star della musica, ma di notte diventano cacciatrici di demoni, impegnate a combattere una boy band rivale chiamata Saja Boys, i cui membri si rivelano essere demoni travestiti.
Le protagoniste Rumi, Mira e Zoey sono doppiate rispettivamente da Arden Cho, May Hong e Ji-young Yoo, e danno vita a un trio carismatico che unisce ironia, musica e azione in perfetto equilibrio.
La miscela di K-pop, folklore e animazione spettacolare ha reso il film un fenomeno culturale globale, conquistando un pubblico trasversale tra fan della musica coreana e amanti dell’animazione contemporanea.
Nessun live-action all’orizzonte
Nonostante l’entusiasmo per un possibile sequel, Maggie Kang ha escluso con fermezza la possibilità di un adattamento dal vivo: “Ci sono così tanti elementi del tono e della comicità che funzionano solo in animazione. Sarebbe difficile immaginare questi personaggi in un mondo reale, sarebbe troppo ancorato alla realtà e perderebbe la sua energia.”
Anche il co-regista Chris Appelhans ha condiviso la stessa visione: “Una delle grandi qualità dell’animazione è la possibilità di creare composizioni di caratteristiche impossibili. Rumi può essere una comica buffa, poi cantare, fare un calcio rotante e subito dopo cadere libera dal cielo.”
Appelhans ha aggiunto che il bello dell’animazione è proprio “quanto puoi spingerti oltre ed elevare ciò che è possibile”, ricordando come “molti adattamenti live-action di anime abbiano finito per sembrare un po’ rigidi e limitati.”
Per ora non ci sono conferme ufficiali, ma tutto lascia pensare che il mondo di KPop Demon Hunters non si fermerà qui. Netflix e Sony sembrano intenzionate a espandere il franchise, e la passione del pubblico non accenna a diminuire. Se il sequel vedrà davvero la luce, sarà con ogni probabilità un altro viaggio animato pieno di ritmo, azione e spirito pop, fedele alla sua natura originale.