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Justin Lin guiderà l’adattamento cinematografico di Helldivers

L’universo delle trasposizioni PlayStation continua ad ampliarsi e il prossimo progetto ad avanzare con decisione sarà Helldivers, grazie al coinvolgimento di Justin Lin, il regista che ha firmato alcuni dei capitoli più celebri di Fast & Furious. La scelta porta entusiasmo e qualche perplessità, soprattutto per chi conosce bene il tono unico del videogioco, costruito su caos cooperativo, ironia militare e una satira politica molto evidente.

Il fenomeno Helldivers II e l’arrivo del film

L’esplosione di Helldivers II nel 2024 ha cambiato completamente le carte in tavola per Sony. Il primo titolo aveva lasciato un segno più contenuto sulle vecchie piattaforme, ma il sequel ha conquistato pubblico e social senza una campagna di lancio particolarmente aggressiva. I video condivisi dagli utenti, le situazioni assurde nate dal gameplay e il tono beffardo della propaganda in stile Super Terra hanno costruito un fenomeno inatteso. Quel successo ha convinto PlayStation a dare il via libera al film già all’inizio dell’anno, affiancandolo ad altri lavori in corso come l’adattamento di Horizon Zero Dawn. L’ingresso ufficiale di Lin, confermato da The Hollywood Reporter, rappresenta un passo avanti decisivo per la produzione. Il film sarà scritto da Gary Dauberman, conosciuto per It del 2017, i film di Annabelle e l’adattamento di Until Dawn.

Opportunità e dubbi legati alla regia di Justin Lin

La scelta di Lin può funzionare molto bene per una storia ricca di azione, anche perché il regista ha dimostrato di saper gestire ensemble numerosi e scene dinamiche. C’è però un dettaglio che ha già acceso discussioni tra i fan: Lin non è un giocatore. Lo ha ammesso apertamente durante il suo pitch, spiegando che preferisce concentrarsi sul lato emotivo dei personaggi e sui temi che considera più attuali. Un approccio che potrebbe imprimere una direzione più personale e meno ancorata all’esperienza di gioco. Helldivers, tuttavia, ha sempre costruito la propria identità su un tono satirico, sulla rappresentazione paradossale del militarismo e sulla spettacolarità emergente del gameplay. Per qualcuno è difficile immaginare un adattamento completamente calato in un registro realistico o troppo drammatico. A questo si aggiunge un coinvolgimento limitato dello studio Arrowhead. Il game director Johan Pilestedt ha spiegato chiaramente che il team non guiderà il progetto, riconoscendo di non avere competenze nel linguaggio cinematografico e di non voler imporre decisioni creative. Chi sperava in un controllo stretto degli autori originali potrebbe quindi rimanere perplesso.

Il futuro della produzione e le incognite da tenere d’occhio

Un altro punto da considerare riguarda i numerosi impegni del regista. Lin risulta ancora legato alle trasposizioni di One Punch Man e Brzrkr, e non è chiaro quale progetto affronterà per primo. Una situazione che ricorda la lunga attesa del film di Ghost of Tsushima, ancora fermo mentre Chad Stahelski porta avanti altri titoli come Highlander e Rainbow Six. L’auspicio è che Helldivers non entri in una fase di stallo simile, soprattutto ora che il nome del regista è ufficiale. Nel frattempo, per quanto riguarda i videogiochi, Arrowhead ha già confermato che non esiste alcun piano immediato per un Helldivers III. Lo studio sta sviluppando una nuova IP destinata a più piattaforme, un progetto ancora avvolto nel mistero e lontano dal completamento. Tutta l’attenzione rimane quindi sul film. Con Justin Lin alla regia e Gary Dauberman alla sceneggiatura, l’adattamento sta prendendo forma come una produzione ambiziosa. Resta da capire se saprà replicare il caos esplosivo e l’ironia del gioco oppure se sceglierà di ridefinire completamente il tono dell’universo di Super Terra.