Ven 13 Settembre, 2024

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Jerusalem, quando le crociate erano un gioco di potere

Jerusalem – La Recensione

Torniamo a parlare di giochi da tavolo con un titolo che ha già qualche anno sulle spalle e, anche se non risale al tempo delle crociate, il tema trattato è quello.

Il gioco risale al 2010 ed è stato realizzato dall’italianissimo Michele Mura. Distribuito in Italia dalla Red Glove, Jerusalem porterà da 2 a 4 giocatori nella Gerusalemme in pieno periodo delle crociate. Consigliato dai 12 anni in su, il gioco vi terrà impegnati per non più di 90 minuti a partita.

Jerusalem Box

Dentro a Gerusalemme

All’interno della confezione troveremo:

  • Una plancia di gioco
  • 4 carte personaggio
  • 4 carte evento
  • 27 carte azione
  • 4 schermi di cartone
  • 200 cubetti di legno suddivisi in 4 colori
  • 28 piani della torre suddivisi sempre in 4 colori
  • 5 segnalini a forma di cilindro (4 colori + 1 nero per segnare il turno)
  • 42 monete in cartone suddivise in 30 monete d’argento e 12 monete d’oro

Una menzione d’onore speciale va fatta ai disegni presenti sul tabellone e sulle carte, egregiamente realizzati.

Jerusalem Componenti

Una città che si prepara alla guerra

In Jerusalem prenderemo le parti di una famiglia nobiliare, intenzionata a dominare sulle altre famiglie costruendo la torre più alta della città. Il tabellone, che rappresenta Gerusalemme, è suddiviso in 6 aree differenti, a loro volta suddivise in zone più piccole. Ogni zona permette, una volta controllata dai nostri scudieri, di avere una rendita da essa in monete, scudieri o punti vittoria. Tramite i punti vittoria sarà possibile costruire i vari piani della nostra torre in città. Il giocatore che entro 5 turni di gioco avrà la torre più alta, sarà decretato il signore di Gerusalemme.

Questo in sintesi è lo scopo di Jerusalem. Un gioco da tavolo che, come avrete intuito, fa parte di quella grande famiglia di giochi da tavolo di “piazzamento lavoratori“, tanto cari ai tedeschi. Nel gioco non mancano eventi che diversificheranno l’andamento della partita (solo 4 carte in realtà, delle quali ne utilizzeremo 3 ad ogni sessione di gioco), e carte azione che sono in grado di rovesciare le strategie degli avversari.

Di ritorno dalla Città Santa…

Una carta personaggio che permette di reclutare 5 scudieri, spostarne 2 o prendere una moneta d'argento...
Una carta personaggio che permette di reclutare 5 scudieri, spostarne 2 o prendere una moneta d’argento…

Non siamo certo di fronte ad un big del genere, ma nella sua semplicità Jerusalem ha saputo catturarci per un’ora abbondante senza annoiare. Pur essendo il regolamento di sole 4 pagine, il titolo non manca di profondità. Mai come in questo caso, il piazzamento dei nostri scudieri dovrà essere ragionato e proiettato ai turni successivi, alzando così il livello di strategia.

Facile da spiegare anche ai novizi del gioco in scatola, che potranno quindi gustarsi un titolo impegnativo senza perdersi per strada tra mille regole ed eccezioni. Il gioco inoltre non presenta alcun tipo di testo in gioco, semplificando ulteriormente il suo apprendimento.

Qualche lato negativo però c’è. Una volta piazzati i nostri scudieri sarà difficile movimentarli sul tabellone, rischiando di perderli una buona parte a causa delle imprevedibili carte evento. Questo potrebbe dare un senso di staticità sopratutto nei turni avanzati, dovendo mantenere forzatamente una strategia magari non più efficace. Spesso poi vi ritroverete a vincere le partite andando agli spareggi, non avendo mai un chiaro vincitore che si possa allontanare del gruppo per tutta la durata della partita. Questo a causa di una regola che penalizza, sui punti vittoria, chi ha la torre più alta. I giocatori più esperti poi, come nella quasi totalità dei giochi di piazzamento lavoratori, saranno avvantaggiati non poco sui neofiti.

Nel complesso però il gioco di Michele Mura si difende bene, ed è un titolo che mi sentirei di consigliare di provare a tutti almeno una volta. Se a tutto quanto detto sopra, poi, aggiungiamo il fatto che il titolo si riesce a trovare a poco meno di 20€, diventa quasi un must-buy.

Purtroppo al momento non ho uno store online dove consigliare l’acquisto, poiché Jerusalem è diventato di difficile reperibilità (sembra anche non essere più a catalogo Red Glove).

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