Invincibile Iron Man 7: Decisioni – Recensione

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Nonostante stia imperversando Secret Empire, la testata dedicata ai due Iron Man non sembra risentire di questo evento epocale. Gli eventi narrati all’interno della serie dedicata agli eredi di Tony Stark, infatti, si svolgono poco prima della sconvolgente rivelazione di Capitan America ed il nuovo ordine mondiale imposto dall’Hydra.

Nella miniserie di Secret Empire, infatti, vediamo in azione sia Riri Williams che Tony, o meglio l’IA con le fattezze di Tony. È un pò spiazzante leggere ora su Invincibile Iron Man le vicende di questi due personaggi, decisamente meno cupe e tese rispetto agli eventi che stanno sconvolgendo l’Universo Marvel.

I due eredi di Iron Man, Riri Williams e Victor von Doom, alle prese con le decisioni per il loro futuro!

Decisioni è un titolo azzeccato per questo albo, visto che sia Riri che Victor von Doom devono affrontare delle scelte essenziali per il loro futuro.

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Bendis sceglie di mettere la giovane Riri Williams di fronte alla realtà. Spinta dalla sua improvvisa investitura ad erede designata di Tony Stark, contesa da Champions, MIT e S.H.I.E.L.D, la giovane supereroina non aveva ancora affrontato il banco di prova di un supereroe: una sconfitta.

In questo numero Ironheart affronta la sua prima debacle, complice un mancato equilibrio mentale fiaccato da una serie di continue pressioni a cui non è abituata, che viene ancora più messo a dura prova dai continui interrogativi sul suo futuro che l’IA di Tony Stark le sottopone. LA forza di questa storia sta nel riuscire a trasmette al meglio la difficoltà di una ragazzina nel volersi addentrare in un mondo che è decisamente più grande di lei.

La determinazione e la fragilità di Riri, se unite all’insolito ruolo di mentore di Tony e al cameratismo delle altre donne della Iron Family, sono due ottimi strumenti narrativi nelle mani di Bendis. Il tono comunque easy con cui viene raccontato l’inizio della carriera da supereroina di Riri non ci tragga in inganno, tutto il sottotesto emozionale della ragazza, mascherato da ingenuità e verve adolescenziale, è costruito con cura, si presenta come un’ottima base su cui costruire la crescita del personaggio. Intelligente, oltre che divertente, l’esaltazione della differenza di età tra Riri e Tony, una sensazione che non viene solo data dalla maggior esperienza di Tony come supereroe, ma anche dalle battute e i riferimenti a diversi periodi della nerd culture!

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Ugualmente d’impatto i disegni di Stefano Caselli, che si muove nella gabbia delle tavole, riuscendo ad adattare al meglio la dialettica di Bendis per esaltare il momento stimolando a dovere il lettore. Il suo tratto dona personalità ai personaggi, ne offre una visione emotiva e realistica amplificata da inquadrature ad effetto , su cui passa il colore di Marte Gracia a dare il tocco finale.

Parte del fascino dell’arco narrativo di Riri Williams, con la sua ironia adolescenziale, è il fare da contrasto alla seconda run di questo periodo di Invincibile Iron Man, ovvero Il famigerato Iron Man.

Sempre Bendis all’opera, ma con un tono decisamente più maturo e duro. D’altronde, parlando di Victor von Doom non potrebbe esser diversamente. La faticosa marcia verso la redenzione di Destino, autonominatosi Iron Man, si dimostra sempre più complicata, e in questo numero passa attraverso un confronto non da poco: Ben Grimm.

L’atteggiamento di Destino è sempre più complicato e lontano dal solito modus operandi dell’ex villain, mandando in confusione anche la comunità dei criminali che rimane spiazzata. Dopo aver sgominato una combriccola composta da ‘cattivi’ di bassa lega.

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Ma il passaggio essenziale ordito da Bendis viene messo in scena quando si ritrovano davanti i due acerrimi nemici di una vita, Ben Grimm e Victor von Doom. Abbiamo visto negli scorsi numeri i flashback che dimostrano quanto sia vecchia la ruggine tra i due, ma questa nuova dimensione da percorso di riscatto di Victor, convincerà Ben? Il dialogo tra i due è intenso, apparentemente aperto e onesto da parte di Destino, ma la durezza di Ben è figlia di anni di sotterfugi e inganni.

Trattandosi di Bendis, non deve sorprendere il colpo di scena finale, con l’ingresso in scena di un personaggio che potremmo scoprire essere il burattinaio di questo cambio di moralità di Destino.

Non serve ribadire come il fascino di questa run di Bendis sia anche merito di Alex Maleev e Matt Hollingsworth, che con disegni e colori riescono a riprodurre delle tavole d’atmosfera impressionanti. La sequenza nell’appartamento, giocata su ombre e contrasti di luci, è sublime!

Queste due storie continueranno all’interno del prossimo numero, in uscita l’11 gennaio!