Una nuova era per Ghost in the Shell è alle porte grazie a un nuovo reboot. Il celebre franchise cyberpunk creato da Masamune Shirow si prepara a fare il suo ritorno con un nuovo anime previsto per il 2026, questa volta affidato allo studio d’animazione Science SARU, già noto per titoli visivamente innovativi come Dandadan e Scott Pilgrim Takes Off. E ora è lo stesso Shirow a condividere il suo pensiero sul progetto, lasciando trapelare emozioni e aspettative.
Un decimo adattamento e una nuova generazione
In occasione del teaser rilasciato per annunciare la serie, Shirow ha commentato con franchezza:
“Dal punto di vista delle trasposizioni anime, questo nuovo THE GHOST IN THE SHELL rappresenta la quarta versione dopo quelle di Oshii, Kamiyama e Kise.”
Ma, come fa notare lui stesso, il conteggio si complica se si considerano separatamente le varie iterazioni del franchise: Innocence, Stand Alone Complex (con le sue stagioni e Solid State Society), ARISE, The New Movie e SAC_2045. In questo caso, si tratterebbe addirittura del decimo adattamento anime della serie.
Shirow definisce il nuovo anime come una sorta di “prima opera di una seconda generazione”, sottolineando il cambio di staff creativo e l’evoluzione dell’intera saga. “Il manga originale è piuttosto datato, quindi vi chiedo comprensione su questo punto (scusate!). Ma spero davvero che sarà ancora una volta un’esperienza visiva godibile in qualche modo.”
Uno stile visivo fedele al manga originale per il reboot di Ghost in the Shell
A colpire fin da subito è l’estetica dell’anime, che – a giudicare dalle prime immagini – si propone come una delle interpretazioni più fedeli al manga originale. Questo approccio visivo potrebbe finalmente soddisfare i fan di lunga data, desiderosi di rivedere l’universo di Ghost in the Shell con una veste stilistica coerente con il tratto di Shirow, senza però rinunciare alla spinta innovativa che da sempre caratterizza il franchise.
Dietro al progetto troviamo un team ambizioso:
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Regia affidata all’esordiente Moko-chan
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Sceneggiatura di Toh Enjoe
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Character design e direzione dell’animazione curati da Shuhei Handa
La produzione è invece nelle mani di Bandai Namco Filmworks, Kodansha e Production I.G.
Un ritorno molto atteso per un’icona del cyberpunk
Ghost in the Shell ha avuto una storia fatta di alti e bassi, tra capolavori acclamati e progetti meno riusciti, ma è indiscutibile che sia uno dei pilastri dell’animazione giapponese e dell’immaginario cyberpunk. Il ritorno nel 2026, affidato a un team creativo giovane e visionario, promette di dare nuova linfa a una saga che ha saputo ridefinire i confini del genere, sia a livello tematico che visivo.
Nonostante la mancanza di informazioni sul cast e la data esatta di uscita, l’hype è già alle stelle. E se davvero questo nuovo adattamento riuscirà a fondere fedeltà al materiale originale con un linguaggio visivo moderno, potremmo trovarci davanti a una delle versioni più interessanti di Ghost in the Shell degli ultimi anni.
Chi ha amato il film di Mamoru Oshii o le serie S.A.C., ora ha un motivo concreto per guardare con entusiasmo a questo reboot.