The Expanse: Il Gioco da Tavolo – Recensione

È finalmente arrivato anche in Italia, grazie a Pendragon Game Studio, The Expanse: Il Gioco da Tavolo, un titolo attesissimo dai fan della saga sci-fi ora in mano ad Amazon che, solo poche settimane fa, ha reso disponibile una fantastica terza stagione.

E potevamo noi rimanere indifferenti al passaggio della Rocinante nelle orbite della nostra collezione di board game? Certo che no! Ecco quindi la recensione di un gioco che (piccolo spoiler), sotto ad una licenza importante nasconde un piccolo gioiello di strategia.

Da 2 a 4 giocatori dai 14 anni in su, per partite della durata di circa 60 minuti (ma anche qualcosa di più, sopratutto nelle prime partite), ecco perché il nuovo gioco di Pendragon merita di essere giocato anche da chi non ha mai sentito parlare della serie (o dei libri dal quale è tratto lo show).

Dentro alla scatola di The Expanse: Il Gioco da Tavolo

All’interno della scatola di The Expanse: Il Gioco da Tavolo troveremo ad attenderci:

  • 1 regolamento
  • 1 foglio di consultazione rapida
  • 1 tabellone
  • 6 segnalini Settore Bonus
  • 52 carte azione
  • 4 segnalini iniziativa
  • 6 carte punteggio
  • 4 schede fazione
  • 12 tecnologia di fazione
  • 69 cubi influenza
  • 18 segnalini flotta
  • 1 scheda Rocinante
  • 1 segnalino Rocinante
  • 2 segnalini corazzata
  • 2 segnalini ferrovecchio
  • 2 segnalini protomolecola
  • 3 cubi Diplomazia

Partiamo subito con una nota dolente (ma scopriremo in seguito che non lo è nemmeno troppo). Mentre l’opera di traduzione di Pendragon è ottima, con un regolamento chiaro e un foglio di consultazione rapida che permette di rinfrescarvi la memoria se non giocate da un po’ di tempo (davvero, dovrebbero inserirlo in tutti i giochi da tavolo), la produzione di Wizkids non fa gridare certo al miracolo.

Le schede fazione sono in cartoncino leggero, mentre i fotogrammi utilizzati per le varie carte sono… diciamo poco brillanti.

I segnalini sono invece tutti in un cartoncino più spesso, così come i segnalini delle navi delle varie flotte ma, anche qui, se pensiamo a WizKids e alle sue miniature, non possiamo che rimpiangere anche solo dei piccoli modellini di astronavi.

Il tabellone invece è ‘pulito’ e di facile lettura, rendendo molto più vivo il tema spaziale che caratterizza The Expanse: Il Gioco da Tavolo.

Detto questo, tutto in realtà è molto funzionale al gioco e, superato il piccolo shock iniziale aperta la scatola, vi renderete presto conto che il materiale è stato studiato appositamente per la tipologia di gioco e non tanto per ingolosire i fan della serie TV (ci torneremo dopo su questo punto).

Se volete farvi un’idea più precisa, ecco il nostro velocissimo unboxing:

Dalla Terra a Saturno, tra politica e battaglie orbitali

Se avete già sentito parlare di The Expanse: Il Gioco da Tavolo, forse ve l’avranno descritto come un Twilight Struggle fantascientifico a 4 giocatori (ed è proprio così, cosa potreste volere di più?!).

Il gioco di Geoff Engelstein (Space Cadets) è infatti un titolo card-driven di controllo aree, influenze e conquista spaziale (sfrutta le meccaniche dei COIN), in cui 4 fazioni leggermente asimmetriche, le Nazioni Unite, la Repubblica Congressuale Marziana, l’Alleanza dei Pianeti Esterni e la Protogen, tenteranno di controllare una vasta porzione del sistema solare e delle basi installate sui vari pianeti o lune.

Le fazioni, dicevo, sono “leggermente” asimmetriche perché hanno tutte qualche abilità esclusiva.

Marte, ad esempio, potrà schierare in campo delle corazzate che contano come due flotte normali, vincendo sempre negli scontri orbitali (che poi scontri veri e propri non sono), mentre le Nazioni Unite avranno dalla loro dei mega cubettoni, i diplomatici, che valgono il doppio come influenza, nonché uno sconto durante la fase di acquisto delle carte.

Ma come funziona il gioco?

In breve, il tabellone è suddiviso in varie zone, fasce, orbite e basi. Il nostro obiettivo sarà quello di ottenere il maggior numero di punti; conteggiati in base all’influenza che eserciteremo sulle differenti basi. I punti saranno elargiti nel momento in cui una carta punteggio verrà utilizzata da un giocatore.

Ad ogni turno i giocatori potranno scegliere una carta tra quelle disponibili a fianco del tabellone, pagandone il costo in punti (se previsto). Questa potrà essere utilizzata per il suo valore di punti azione, posizionando flotte, spostando flotte, posizionando influenza in un sistema in cui abbiamo delle navi o svolgendo altre semplici azioni anche esclusive per la nostra fazione.

Se decideremo di giocare l’evento, invece, semplicemente svolgeremo quanto riportato sulla carta.

Tuttavia, nel caso dovessimo optare per i punti azione, il giocatore con l’iniziativa più alta (dettata da un’apposita classifica sul tabellone) sarà in grado di svolgere gratuitamente l’evento presente sulla carta (sempre che la sua fazione sia presente tra quelle sulla carta evento), finendo poi in fondo alla classifica dell’iniziativa.

Nel momento in cui sceglieremo di utilizzare una carta punti tra quelle disponibili a fianco del tabellone, invece, si procederà a conteggiare l’influenza esercitata sulle varie basi, osservando il numero di cubetti influenza presenti i cui pareggi saranno spezzati dalle abilità di fazione o dalle flotte presenti in orbita. In più, la fazione che avrà giocato la carta punteggio avrà la possibilità di scegliere segretamente un settore bonus, in cui verrà effettuata una conta dei punti aggiuntiva (e più generosa della conta normale).

Il gioco procede turno dopo turno finché non verrà rivelata la sesta carta punteggio, decretando un’ultima conta dei punti e la fine della nostra battaglia per il dominio del Sistema Solare in The Expanse: Il Gioco da Tavolo.

Oh, quasi dimenticavo. Un giocatore, solitamente quello più indietro nel tracciato dei punti, avrà il controllo della Rocinante, l’astronave protagonista della serie TV. Questa permetterà l’utilizzo di alcune abilità particolari durante l’utilizzo di una carta punteggio; fornendo anche un segnalino dell’astronave che conterà come una nostra flotta “temporanea” (sappiamo che alla Roci non piace rimanere sotto la stessa bandiera troppo a lungo, no?).

Conclusioni

Dopo numerose partite a The Expanse: il Gioco da Tavolo, il verdetto non può che essere uno solo: promosso!

Si tratta di un titolo veramente interessante, passato ingiustamente inosservato all’estero a causa di una licenza che, in questo caso, forse ha allontanato i potenziali giocatori invece che attirarli. Lo sappiamo, i giochi sviluppati su licenza solitamente sono visti con un po’ di sospetto nonostante, nel tempo, ci siano state diverse dimostrazioni di quanto questo in realtà non sia vero (vogliamo parlare dell’ottimo Trono di Spade: Il Gioco da Tavolo, di Kick-Ass o de Il Padrino?).

The Expanse: Il Gioco da Tavolo rientra di diritto in quella categoria di giochi da tavolo a cui bisognerebbe dare una possibilità malgrado un tema che potrebbe non incontrare i nostri gusti; perché sotto il gioco di Geoff Engelstein si nasconde davvero un ottimo titolo di strategia, privo di tempi morti e altamente rigiocabile.

La scalabilità non è probabilmente il suo forte. Le partite a 2 giocatori rimuovono parte del tabellone mentre in 3, anche se non cambia nulla, si avverte la troppa libertà d’azione. In generale consiglierei di giocarlo sempre in 4 o l’esperienza finale cambierà drasticamente.

Punti a favore, invece, The Expanse: Il Gioco da Tavolo ne guadagna con il sistema COIN, riadattato per questo titolo più semplice da intavolare di tanti altri giochi analoghi e della durata, a volte, davvero eccessiva. Qui, in un’ora circa sarete in grado di approntare una strategia appagante e mai banale, sfruttando anche la novità che permette di tenere una carta in mano spendendo un punto controllo guadagnato duramente durante il gioco. Lascerete il tavolo con la gradevole sensazione di “esservela giocata”, comunque vada a finire.

Inoltre, l’idea di permettere ad un giocatore rimasto troppo indietro di recuperare terreno grazie alla Rocinante è vincente. Tornare in partita non sarà semplice, ma non ci sentiremo comunque esclusi per tutto il resto del gioco, nel caso le cose si mettessero male sin dai primi turni.

Come già detto in precedenza, alcuni dei materiali di gioco potevano sfruttare meglio l’importante licenza di The Expanse; lasciando invece il dubbio che questa sia stata un’occasione sprecata, pur, ripeto, essendo funzionali alle meccaniche e in linea con il costo del titolo (lo potete trovare facilmente attorno ai 35 € / 40 €). Non sentirete parlare di protomolecola (in realtà è un’abilità della Protogen, ma la sua importanza è stata davvero ridimensionata) e in generale l’ambientazione non è così marcata.

In definitiva, però, The Expanse: Il Gioco da Tavolo si è rivelato un’ottima sorpresa. Consigliato a tutti coloro che amano pianificare strategie a lungo termine, strappando magari turno dopo turno il controllo di interi sistemi ai vostri avversari.

Il gioco di WizKids e Pendragon Game Studio merita di essere giocato sia da coloro che hanno amato la serie TV sia da tutti quelli che, purtroppo, non ne hanno mai sentito parlare; ma vorrebbero comunque intavolare qualcosa di appagante pur con delle meccaniche semplici, senza magari allungare troppo i tempi della propria serata di gioco.