Sofia dell’Oceano, una fiaba per tutte le età – Recensione

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Il mare è una forza mistica, ha un qualcosa di inspiegabile, insondabile, che lo rende il teatro perfetto per un’avventura. Romanzi, fumetti e film hanno utilizzato gli oceani come ambientazione per questo loro fascino, e nell’ultima settimana ho avuto la fortuna di leggere due graphic novel che hanno saputo tener alto questo ideale: prima Il vecchio e il mare, ed ora Sofia dell’Oceano.

Il bel volume edito da Tunuè mi ha attirato non solo per il suo tono volutamente fiabesco, ma soprattutto perché la sua storia è stata scritta da uno dei più interessanti giovani autori del nostro panorama fumettistico: Marco Nucci.

Sofia dell’Oceano, una delicata favola per tutte le età

Marco è quello che definirei un poliedrico, riesce a spaziare non solo su diversi generi narrativi, ma anche su differenti media. Negli ultimi mesi ci siamo sentiti per la sua nuova avventura nel mondo del mobile game, ho letto il suo La tana di Zodor e l’interessante Il terzo giorno, pubblicato da Sergio Bonelli Editore nella sua collana Le Storie.

Il tratto distintivo di Marco è il sapersi offrire interamente al lettore, un tacito e e cordiale rapporto in cui l’autore promette una storia unica, che al termine della lettura ti lascia quella sensazione di aver preso parte ad un’avventura unica, indimenticabile.

Sofia dell’Oceano è, in tal senso, forse il lavoro meglio riuscito finora di Marco. E il fattore difficoltà era piuttosto alto, visto che al centro della trama abbiamo un intreccio di fiaba e racconto d’avventura. Combinare due elementi così familiari eppure solidi non è facile, ma Nucci, coadiuvato dai meravigliosi disegni di Kalina Muhova, ha realizzato l’impossibile. Come gli eroi delle favole.

Nel volume di Tunuè hanno spazio le fantasie dinamiche dei bambini e la ricerca di un sostegno morale degli adulti, rendendo Sofia dell’oceano una graphic novel che definirei ‘famigliare‘. Perché la familia è uno dei temi, che sia quella di sangue, dove a volte siamo incompresi, che quella in cui scegliamo di esser, composta da anime affini e compagni d’avventura.

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L’avventura di Sofia, ragazzina malata e senza amici, è un monito per gli adulti e un invito ai bambini a predersi il loro tempo, a non avere fretta di crescere. C’è una poesia racchiusa nelle pagine di Sofia dell’oceano che sembra scaturire dal volume per avvolgerci.

La dolcezza della piccola protagonista è a tratti struggente, per quanto è stata perfettamente ritratta. Nucci dona alla sua eroina la caparbietà e la fragilità dei bambini, spaventati dall’ignoto eppure inconsciamente spinti a sfidarlo, alla ricerca di un’avventura.

Lo spirito di questa emozionante storia è un’emanazione di quei classici della letteratura per ragazzi che hanno cresciuto generazioni di giovani sognatori, come L’isola del Tesoro o Pinocchio, un atto d’amore degli autori che si è palesato anche in alcuni piccoli omaggi all’interno della storia.

Ma nel leggere Sofia dell’Oceano ho riprovato quelle sensazioni che mi avevano fatto innamorare di Ventimila leghe sotto i mari. Non è solo l’ovvia ambientazione comune all’opera di Verne, o la presenza di un sommergibile, ma il tono narrativo di Nucci e la visione unica di Kalina Muhova. Le profondità oceaniche sono un universo sconosciuto e affascinante, il perfetto sfondo per un’avventura unica, in cui una bambina diventa un’eroina, affiancata da una ciurma di strambi e meravigliosi personaggi, seguendo il classico iter delle grandi epopee marittime.

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Il tratto della disegnatrice è stato una rivelazione. Riuscire a mantenere il tono lieve e delicato di questa storia era essenziale, e Kalina ha saputo portare nelle sue tavole tutta la profondità della trama, arricchendola con un tono personale che esaltasse l’emotività. Nello sfogliare le pagine ho avuto la sensazione di vedere le incisioni che caratterizzavano i romanzi d’avventura di fine ‘800, visti però con la curiosità e la leggiadria di un bambino.

Eppure, l’occhio adulto non può ignorare quell’incredibilità umanità che traspare dagli sguardi dei personaggi, quel senso di profonda unione che racchiude un abbraccio a una bambina spaventata dal buio o alla buffa fierezza di una giovinetta che ottiene il suo nome di avventuriera!

Ma quindi Sofia dell’oceano è un fumetto da bambini? Si, ma non solo.

Marco Nucci ha il dono di sapere parlare contemporaneamente a giovani ed adulti, inserendo, quasi a sorpresa, delle piccole perle di saggezza che possono dare un insegnamento ai bambini, ma anche ricordare a noi adulti come affrontare i problemi di ogni giorno.Mi ha colpito questa sua capacità, lo confesso. Ero lì che seguivo i primi passi di una grande avventura per un piccola bambina, ed ecco la prima sferzata

Piantala di voltarti indietro mentre vai avanti, Sofia…

Consiglio utile per un bambino, ma un modo delicato di ricordare a noi adulti come il passato non debba precludere le nostre strade future. E Marco inserisce altri di questi piccoli messaggi, con la stessa delicatezza con cui un amico potrebbe parlarci in un attimo di difficoltà, offrendoci un sostegno.

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Ma soprattutto, ringrazierei Marco per aver concesso a Sofia di svelarci un segreto essenziale

Grazie per avermi messo in difficoltà, che le cose facili non insegnano niente, secondo me.

Tunuè ha nuovamente colpito nel segno con una graphic novel stupenda, ribadendo come la casa editrice sappia offrire ai propri lettori un catalogo ricco e adatto a tutti i gusti. Sofia dell’oceano, infatti, è un volume che merita di far parte della nostra collezione, una di quelle storie da rileggere nei momenti di debolezza, per ricordarci che tutti noi possiamo affrontare quella grande avventura chiamata vita.