Sab 27 Luglio, 2024

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Shards of Infinity: la recensione del deckbuilding di combattimenti di Mancalamaro

Nel futuro distopico di Shards of Infinity, gli eredi dell’umanità sono in lotta per riunire i frammenti del Motore dell’Infinito, un potente congegno in grado di soggiogare il mondo. Solo uno di essi riuscirà nell’intento e  per farlo dovrà letteralmente distruggere tutti i suoi avversari.

Entriamo insieme in questo caotico mondo di battaglie fratricide con la recensione del nuovo deckbuilding game di Mancalamaro (Namiji, Little Town, 8 Bit Box).

Shards of Infinity: una battaglia a colpi di carte alla ricerca dei frammenti del Motore dell’Infinito

Shards of Infinity è un gioco da tavolo di Gary Arant e Justin Gary, per 2-4 giocatori dai 10 anni in su con una durata di circa 30 minuti a partita.

Il titolo è edito in Italia sotto l’etichetta Darkalamaro di proprietà di Mancalamaro e dedicata ai giochi da tavolo più “complessi” o con ambientazioni non ideate direttamente per le famiglie. Sotto questa etichetta son infatti editi anche Michael e King of Tokyo Dark.

Chi già conosce Star Realms o Hero Realms, probabilmente noterà subito una certa affinità nelle meccaniche, semplici e adatte anche a giocatori non troppo esperti. Ma che le conosciate o meno non importa perché è nostro dovere spiegarvele e giudicare insieme a voi quanto ci è piaciuto questo gioco. Tuffiamoci quindi a pieni polmoni in questa recensione di Shards of Infinity.

Shards of Infinity 2

Apriamo la scatola, entriamo nel mondo di Shards of Infinity

Come avrete ampiamente capito il titolo di Mancalamaro di cui vi stiamo parlando oggi è un gioco di carte. All’interno della scatola, di dimensioni medie e adatta a contenerle anche una volta imbustate con le apposite bustine protettive (di misura Standard Card Game che potete trovare QUI), troveremo quindi prevalentemente quelle.

Nello specifico troviamo:

  • 4 mazzi di partenza, formati da 10 carte dal bordo bianco;
  • 88 carte che andranno nel mazzo comune (bordo nero)
  • 4 personaggi che fungono anche da segnapunti e ci serviranno per tener conto dei nostri livelli di Salute e Padrnonanza;
  • il regolamento.

Il setup è semplicissimo: ogni giocatore sceglie il suo Personaggio, imposta il suo livello di salute a 50 e il livello di padronanza ad un valore che va da 0 (per il primo giocatore) a 3 (per il quarto giocatore), mescola il mazzo di partenza e pesca 5 carte. Dopodiché si rivelano 6 carte dal mazzo comune a formare la fila centrale delle carte disponibili per il reclutamento.

Le carte rivelate potranno essere di tre tipi: Alleati, Alleati Mercenari o Campioni. Tutte le carte reclutate, in linea generale, andranno direttamente nella nostra pila degli scarti e dovranno immediatamente essere sostituite da una nuova carta pescata dal mazzo centrale.

I Mercenari però possono, in alternativa, anche essere evocati per essere giocati immediatamente. Evocare un Mercenario significa però che non lo recluteremo permanentemente, ma che dovremo metterlo in fondo al mazzo centrale anziché nella nostra pila degli scarti personale alla fine del nostro turno.

Shards of Infinity 1

Tutto è pronto, ora si combatte!

Una volta presa confidenza con pochi concetti base, il flusso di gioco di Shards of Infinity è davvero molto semplice.

In ciascun turno giocheremo carte nella nostra area di gioco per ottenere 4 tipi di risorse: le Gemme, necessarie per reclutare Alleati e Campioni, il Potere, necessario per attaccare i nemici, la Padronanza, che permette di sbloccare nuove abilità sulle carte e di potenziarle e la Salute, che ovviamente ci permette di non morire.

Il turno è diviso in tre fasi:

  • Fase di Gioco: in cui essenzialmente giocheremo carte per ottenere risorse, esauriremo il nostro personaggio e i Campioni (giocati in questo turno o nei precedenti) per ottenere i loro effetti, recluteremo o evocheremo nuove carte e potremo utilizzare punti Potere per distruggere i Campioni avversari;
  • Fase di Attacco: dove utilizzeremo tutto il Potere residuo per attaccare direttamente i personaggi avversari e cercare di portare a zero il loro livello di salute per eliminarli dal gioco. Possiamo distribuire il Potere anche su più bersagli e gli avversari, se hanno in mano una o più carte con uno Scudo, possono rivelarle per parare parte (o tutti) i danni assegnati loro (se possibile conviene sempre farlo perché le carte restano in mano del giocatore che rivela e non vanno scartate);
  • Fase Finale: in cui scarteremo tutte le carte giocate nel nostro turno nella nostra pila degli scarti personale ad esclusione dei Mercenari evocati (che vanno, come già accennato, in fondo al mazzo centrale; attenzione a non metterci quelli reclutati però!) e dei Campioni, che restano sempre in gioco finché non vengono distrutti. Dopodiché pescheremo 5 nuove carte e passeremo il turno.

Il gioco è un last man standing e la partita quindi, in pieno stile Highlander, termina quando ne è rimasto soltanto uno in vita: il vincitore!

Shards of Infinity 4

Le conclusioni alla nostra recensione di Shards of Infinity

Come avrete capito il gioco è davvero molto semplice e fluido ed è adatto ad essere intavolato anche con giocatori non troppo esperti.

Però non è perfetto e qualcosina che non ci ha convinto a pieno purtroppo c’è: innanzitutto l’ambientazione, che in un gioco del genere dovrebbe essere molto pregnante, qui sembra poco più che abbozzata e non particolarmente ispirata. Anche il fatto che si scelga un personaggio, che parrebbe a prima vista chiaramente il capo di una delle 4 fazioni, e poi si possano scegliere non solo Mercenari, ma anche Alleati “standard” di tutte le fazioni non aiuta a farci calare nei panni del personaggio che abbiamo scelto.

Le plance personaggio sono di buona qualità mentre le carte sono piuttosto standard e per questo vanno assolutamente protette con delle bustine protettive adatte. La qualità degli artwork è un po’ scostante, alcuni sono davvero belli, altri rispecchiano la poca ispirazione dell’ambientazione che già abbiamo citato.

Non disperate però, perché dopo avervi sganciato tutte queste “bombe negative” dobbiamo anche in tutta sincerità dire che per il resto il gioco è comunque apprezzabile sotto diversi aspetti.

Innanzitutto, il flusso di gioco è veloce e i giocatori non si annoiano certo nell’attesa del proprio turno. Certo c’è una discreta dose di alea, come spesso capita in questo genere di titoli, ma tutto sommato non è così pesante ed ingestibile.

Le partite durano sempre relativamente poco e le schermaglie al tavolo sono davvero divertenti. In più di due diventa un tutti contro tutti che fa del caos al tavolo il suo punto di forza, anche se crediamo che forse la modalità a squadre 2v2, introdotta dalla nuova espansione Relitti del Futuro uscita giusto questo mese in italiano sempre sotto etichetta Mancalamaro, possa migliorare ulteriormente il gioco (non l’abbiamo ancora provata ma se ci capiterà di farlo vi faremo sapere).

Tutto sommato quindi chiudiamo la nostra recensione di Shards of Infinity dicendovi che, a nostro avviso, il gioco rappresenta un buon introduttivo al mondo dei deckbuilding di combattimento che ha fatto tesoro delle lezioni dei suoi “predecessori”. E visto la semplicità con il quale è possibile intavolarlo anche con giocatori abbastanza casual merita di essere preso in considerazione per l’acquisto.

Shards of Infinity 3
Shards of Infinity: ne resterà solo uno!
Shards of Infinity è un gioco di deckbuilding e di combattimenti semplice e fluido ed è adatto ad essere intavolato anche con giocatori non troppo esperti. Un interessante last man standing che ben si presta come introduttivo al genere.
Pro
Semplice da imparare e veloce da giocare
Buon introduttivo per i deckbuilding di combattimento
Contro
Ambientazione poco ispirata
Alti e bassi negli artwork
7
Voto Finale
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