Una triste notizia è arrivata nei giorni scorsi, il management di Pearl Games ha annunciato che la società, che fa parte del gruppo Asmodee, chiuderà presto.
In una dichiarazione è stata rilasciata sul sito web dell’editore belga da Sébastien Dujardin, uno dei fondatori delle società di giochi. Il comunicato specifica che ci sarà la chiusura definitiva degli studi e dei tre licenziamenti previsti, incluso quello dello stesso Dujardin.
La news è apparsa come un fulmine a ciel sereno visto che non sembravano esserci troppi segnali che potessero darne monito. Infatti la società aveva rilasciato lo scorso novembre Time of Empires, un gioco da tavolo di civilizzazione, e che l’uscita ufficiale dell’ultima fatica dello studio, Lofoten, programmata per ieri 3 febbraio, è stata rispettata senza troppe sorprese.
Cioè comunque non è bastato e nonostante le uscite previste siano state rispettate Pearl Games chiuderà ugualmente.
L’azienda è meglio conosciuta per Troyes, The Bloody Inn e Tournay, oltre a una serie di altri titoli.
Troyes è il titolo che ha dato il via alla società nel 2010, acquistata in seguito dal gruppo francese Asmodee. Hanno pubblicato 11 giochi in 13 anni e la conversione da uno studio indipendente a uno interno Asmodee era originariamente vista come un segno di crescita e stabilità a lungo termine.
Contro ogni pronostico invece la società chiuderà ufficialmente alla fine di marzo. Dujardin, nel comunicato stampa, ha dichiarato: “Perché? Mi sembra che il motivo più importante sia l’evoluzione del Gruppo Asmodee, che è diventato sempre più grande, al punto che Pearl Games ha faticato a mantenere il suo posto rimanendo fedele alla sua linea editoriale. Inoltre, il mercato dei giochi da tavolo è esploso negli ultimi anni in qualità e quantità. Devi tenerne conto e adattarti ad esso, ed è quello che farò!”
Dujardin commenta anche che sta prendendo accordi per mantenere il marchio e il catalogo di Pearl Games cercando di mandare avanti il programma editoriale. Ciò significa che c’è ancora una piccolissima speranza che la società possa non essere del tutto morta, ma, nel caso in cui fosse così, è altrettanto probabile che entri in un ciclo di pubblicazione molto più lento, cosa che non le renderà comunque agevole sopravvivere nel mercato ludico moderno.