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One-Punch Man 3 non convince più, e l’episodio 6 divide il pubblico

La terza stagione di One-Punch Man continua a far discutere. L’episodio 6, “Motley Heroes”, ha toccato un sorprendente 2.7 su IMDb, uno dei punteggi più bassi mai registrati per un anime. La lunga attesa per questo ritorno, dopo sei anni di pausa, ha fatto salire ulteriormente le aspettative, amplificando la delusione.
Parte della caduta si può attribuire ai voti da una stella, pratica ormai frequente quando una serie appare divisiva. Tuttavia, molti spettatori hanno motivato apertamente il loro malcontento. Alcuni hanno raccontato di aver fatto fatica a restare svegli, criticando il ritmo troppo lento nella parte dedicata alla Monster Association. L’episodio si concentra su elementi già noti, lasciando poco spazio allo slancio narrativo, tanto che alcuni spettatori hanno suggerito di rifare l’intera stagione.

One Punch Man 3

Una stagione sotto pressione fin dal debutto

Le critiche non sono casuali: già i primi episodi della stagione erano stati descritti come “rigidi” o “affrettati”, con particolare attenzione all’animazione. Con J.C. Staff alla regia dell’animazione, molti fan hanno percepito un cambiamento rispetto allo stile iniziale della serie.
Non tutti, però, puntano il dito contro lo studio. L’artista Vincent Chansard, noto per il suo lavoro su One Piece, ha spiegato che spesso la produzione di un anime non dipende solo dallo studio, ma dal production committee che coordina e finanzia il progetto. La complessità delle produzioni anime rende quindi difficile attribuire la responsabilità a una sola figura creativa.
Nonostante ciò, un episodio con un punteggio così basso scatena inevitabilmente malcontento tra gli spettatori. Le aspettative restano altissime e la stagione richiede un cambio di passo per recuperare la fiducia del pubblico.

C’è ancora margine di recupero?

La terza stagione proseguirà fino a dicembre, offrendo la possibilità di invertire la rotta. Gli spettatori desiderano ritrovare l’energia e lo stile che hanno reso iconica la serie, un mix di ritmo, impatto visivo e ironia che caratterizzava la prima stagione.
Il punto critico resta la percezione di un anime che sta perdendo identità, passato da essere incredibile a apparire incerto. I prossimi episodi saranno determinanti per capire se la serie riuscirà a ritrovare il suo appeal originale.