I Boschi dell’Incubo: la recensione del primo numero della collana Arkham Dreams

I Boschi dell'Incubo librogame Tora Edizioni
I Boschi dell'Incubo
Data di uscita
01/11/2021
Autore
Daniele Manfredi
Edito da
Tora Edizioni
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Arkham, tutti gli amanti di Cthulhu e Lovecraft come te che sei qui a leggere lo sanno, è un luogo oscuro e macabro anche nei sogni e I Boschi dell’Incubo, il libro-game che ti trovi davanti oggi, ti riporta in questo mondo fantasy-horror a vivere un’avventura mozzafiato nei panni di Arthur Whipple, un viaggiatore del Sogno.

Sei pronto a partire nella tua missione?

I Boschi dell’Incubo, il libro-game di esordio della collana a tema lovecraftiano di Tora Edizioni

I Boschi dell’incubo è un librogame scritto da Daniele Manfredi ed illustrato magistralmente da Enzo Triolo; è il primo volume della Collana Arkham Dreams, edita da Tora Edizioni, editore di Albano Laziale che abbiamo personalmente incontrato agli ultimi due Gardacon.

Si tratta di un intrigante racconto interattivo d’ispirazione lovecraftiana, ma con una trama completamente originale, uscito a fine 2021. Sullo sfondo delle cupe atmosfere nate dalla mente dell’autore di Providence si muovono nuovi strani (e inquietanti) personaggi che sapranno intrattenerci sia nel mondo della Veglia che in quello del Sogno.

Se sei pronto a partire è arrivato il momento di attrezzarti, acquistando la tua copia di questo librogame A QUESTO INDIRIZZO.

Come si gioca?

La struttura di questo libro gioco è abbastanza classica e si fonda su 398 paragrafi. Iniziando a leggere ci troveremo di fronte all’introduzione, che ci catapulta subito, come di consueto in prima persona, al 1932, spiegandoci a grandi linee chi siamo e facendoci tuffare sin da subito nell’oscura città di Arkham.

Dopo poche pagine troveremo il nostro Foglio d’avventura, dove dovremo segnare a matita le nostre caratteristiche, oltre a abilità, oggetti ed armi di cui potremo usufruire nel mondo “reale”, quando saremo svegli, e quelli che invece avremo a nostri disposizione nel mondo dei Sogni.

Questi ultimi dovranno essere segnati nella sezione La Sostanza dei Sogni e non saranno interscambiabili con quelli che utilizzeremo nelle fasi di Veglia.

Il regolamento è tutto sommato molto semplice e prevede l’utilizzo di dadi a sei facce (1 o 2, a seconda dei casi), del Cubo di Leng, un antico manufatto sottrato migliaia di anni fa ai monaci senza nome che abitano le regioni del Sogno, e della Pergamena di Alhazred, che possiamo trovare nelle ultime pagine del libro.

Una volta lanciati i dadi per determinare le nostre caratteristiche attive e passive e scelti equipaggiamenti ed armi saremo pronti a partire dal paragrafo 1. I primi paragrafi ci introdurranno in maniera molto semplice alle meccaniche e ci guideranno fino alla prima sfida. Da lì in poi starà solo a noi.

In generale durante la lettura-gioco dovremo:

  • affrontare prove di caratteristica: per superarle dovremo lanciare 2d6 ed ottenere un risultato inferiore ai nostri valori di Destrezza, Sangue Freddo o Equilibrio Mentale;
  • affrontare combattimenti: utilizzando la Pergamena di Alhazred dovremo incrociare la runa presente sull’arma con cui stiamo combattendo con la runa caratteristica del nostro avversario. Il simbolo risultante sarà quello che dovremo ottenere con il Cubo di Leng per colpire ed attaccare ancora. Se mancheremo subiremo un contrattacco, e quindi danni, prima di poter sferrare nuovamente un altro colpo;
  • collezionare Storie da segnare sul nostro diario di viaggio ed archiviare per le prossime avventure.

Visto che il Cubo di Leng è per l’appunto un antico e oscuro manufatto proveniente dal mondo dei Sogni è piuttosto probabile che non ne abbiate uno in casa. In questo caso per simularne il lancio è sufficiente chiudere il libro e riaprirlo ad una pagina casuale. Il simbolo riportato in alto a destra raffigurerà il risultato del nostro lancio.

 

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La Sinossi e la trama de I Boschi dell’Incubo

Il professor Albert Wisner è scomparso.

Il tuo amico e mentore è sparito mentre si trovava ad Highfield, un sinistro villaggio assediato dai boschi delle Blueridge Mountains.

Ti chiami Arthur Whipple, e sei un Viaggiatore del Sogno, un individuo capace di attraversare il Cancello di Bronzo per imboccare il sentiero che conduce oltre le barriere dello spazio e del tempo.

Proprio durante uno di questi sogni Albert compare per chiedere il tuo aiuto. Pallido, sofferente e affetto da strane convulsioni, il tuo amico ti implora di salvarlo da un misterioso pericolo. Così comincia il tuo viaggio verso Highfield e i suoi misteri. Durante la tua permanenza in quel villaggio maledetto affronterai sfide terribili, capaci di mettere a dura prova il tuo fisico e, soprattutto, il tuo equilibrio mentale.

Scoprirai cosa nascondono le baracche fatiscenti che marciscono all’ombra degli imponenti castagni, e quali creature d’incubo grufolano e sbavano nelle gelide notti di luna piena.

La sinossi che abbiamo appena letto è in gran parte già sufficiente a farci capire a cosa ci troveremo di fronte. Senza troppi spoiler possiamo aggiungere che la cittadina di Highfield e le vicine e fredde montagne in cui ci avventureremo sono molto più pericolose di quanto potrebbero sembrare.

Paesani chiusi e non proprio troppo socievoli, una strana bambina, creature orride e cultisti si annidano da quelle parti. Per non parlare dei nostri viaggi nel Sogno che ci porteranno indietro nel tempo durante un’antica guerra contro qualcuno (o qualcosa) di davvero macabro e oscuro.

Ovviamente il nostro obiettivo è quello di capire cosa è successo al vecchio professore saltando avanti e indietro da un paragrafo all’altro alla ricerca della verità, ma ce la faremo davvero?

Le conclusioni alla nostra recensione

I Boschi dell’Incubo è un libro-game che ci è piaciuto sin dalla prima riga.

L’ambientazione è curata e si rifà alla perfezione al mondo dell’orrido nato dalla mente di H.P. Lovecraft. E lo fa con una tale precisione da farci quasi pensare che l’autore possa avere scritto il libro nel mondo del Sogno, su dettatura del maestro, per poi regalarcelo in versione fisica nel mondo reale.

La scrittura è chiara, fluente e appassionante, tanto che faticherete a scollarvene anche quando le faccende di casa o il lavoro vi chiamerà a rapporto. E se non riuscirete a finirlo tutto d’un fiato è solo perché la storia è sufficientemente lunga da tenervi occupati per diverse ore.

Ovviamente, come in quasi tutti i librigioco, la rigiocabilità è abbastanza limitata, soprattutto una volta terminata la storia. Ma, visto che ci sono alcuni paragrafi esplorabili solo se si sono scelte determinate abilità speciali durante la creazione del personaggio e che parte del gioco sta anche nel collezionare Storie, è possibile (e consigliabile) ripetere l’esperienza più di una volta.

I Boschi dell’Incubo è inoltre accessibile anche a chi non è un grande esperto di libri-game principalmente per due motivi: il primo, che già vi abbiamo accennato, è legato al fatto che i primi paragrafi servono di fatto per introdurci semplicemente alle meccaniche e ci guideranno nei nostri primi passi; il secondo è che i principianti possono utilizzare anche i fogli di avventura pre-impostati che trovano nell’ultima pagina del regolamento.

Insomma, in estrema sintesi, l’opera di Daniele Manfredi ed Enzo Triolo ci ha davvero convinto e non possiamo che fare i complimenti anche a Tora Edizioni per avere intercettato e pubblicato un titolo davvero molto appassionante e con un’ambientazione pregna e profonda!

Potete acquistare I Boschi dell’Incubo A QUESTO INDIRIZZO.

I Boschi dell'Incubo librogame Tora Edizioni
I Boschi dell'Incubo: un libro game da cui sarà difficile staccarsi
I Boschi dell'incubo è un libro game appassionante e ben scritto con un ambientazione pregna e degna del miglior Lovecraft! Si tratta del primo libro della serie Arkham Dreams di Tora edizioni, è accessibile anche ai neofiti e noi non vediamo l'ora di vedere presto nuovi capitoli della saga!
Pro
Meccaniche di gioco classiche ed intuitive
Ben scritto e ambientazione molto curata
Contro
Nelle sfide col Cubo di Leng si perde di vista il paragrafo, dovendo aprire e chiudere il libro in continuazione
8
Voto Finale
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