He-Man: Mattel lancerĂ  la nuova versione della mitica action figure anni ’80

He-Man e i Dominatori dell’Universo sono tra le linee di giocattoli che piĂ¹ hanno caratterizzato l’epoca d’oro di questo tipo di giochi, legati strettamente alla cultura pop tanto da diventare protagonisti de I giocattoli della nostra infanzia, la bellissima e nostalgica serie TV – documentario di Netflix.

Mattel lancia Origins, la nuova serie di action figure di He-Man e i Dominatori dell’universo basata sulla linea storica di giocattoli anni ’80

Dopo il debutto avvenuto nel 1982, ora Mattel è pronta a un rilancio dei Masters of the Universe iniziando con il riproporre la mitica action figure di He-Man anni ’80 in versione aggiornata e migliorata e lo farĂ  in occasione del San Diego Comic-Con.

Il nuovo He-Man, primo dalla nuova serie chiamata Origins, riprende le dimensioni e le forme della classica figure di 37 anni ipermuscolosa arricchendola con dettagli e aumentandone la qualitĂ  costruttiva complessiva grazie ai progressi che l’industria della produzione dei giocattoli ha fatto negli ultimi decenni.

Mentre i bambini degli anni ’80 dovevano accontentarsi di figure con solo 6 punti di articolazioni, il nuovo He-Man (a cui presto farĂ  seguito l’action figure di Skeletor) dispone di ben 16 snodi che la rendono estremamente posabile e capace di compiere movimenti piĂ¹ fluidi, come quello di sollevare in maniera piĂ¹ naturale la Spada al cielo per invocare il potere di Grayskull.

Questa rinnovata linea di action figure vintage presenta, inoltre, una verniciatura piĂ¹ accurata e una modellazione del viso dei personaggi piĂ¹ vicina ai disegni della celebre serie animata creata da Filmation proprio a supporto della linea di giocattoli Mattel.

Essendo stati oggetti cult propri della mia generazione, devo perĂ² ammettere che continua a preferire di gran lunga la rude espressione del volto di He-Man dell’action figure originale a quella di questa nuova versione.

Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un vostro commento qui sotto!

Fonte: Gizmodo