Gustav Klimt: recensione della biografia a fumetti di Mondadori

Di Matteo Gibelli 7 Min di lettura

Con l’inizio del nuovo anno, continuiamo il nostro viaggio nelle biografie a fumetti Mondadori con la recensione del volume dedicato a Gustav Klimt.

Questo albo è il numero 37 della collana Historica Biografie, ed è stato pubblicato il 15 maggio del 2020. Importante sottolineare che rappresenta il secondo pezzo che tratta la vita di grandi artisti (il primo è quello dedicato a Leonardo Da Vinci), distaccandosi dagli altri, principalmente incentrati su politici e condottieri.

La biografia di Gustav Klimt è un pezzo di buona qualità, soprattutto per i collezionisti, caratterizzato da una copertina rigida, con l’illustrazione del ritratto di Adele Bloch-Bauer, una delle opere più celebri del pittore. Questo fumetto è stato scritto da Jean-Luc Cornette e i disegni sono di Marc-Rénier e presenta una versione molto interessante dell’origine del quadro in copertina.

Il volume, come era stato per il precedente, è impreziosito da una serie di pagine finali di approfondimento su Klimt, le sue opere e il periodo storico in cui visse.

Gustav Klimt e lo stile di un artista tormentato

Come accennato, non è la prima biografia a fumetti dedicata a un artista a cui mi approccio, quindi, nel scrivere questa recensione, andrò a seguire il metro di valutazione usato per Leonardo.

Nella stesura quindi terrò conto dello stile di narrazione, del tipo di illustrazione e della trama. Quello che mi appresto a scrivere, sarà quindi un sunto anche dell’esperienza globale che l’albo mi ha fornito, sommata poi ad alcune dovute ricerche sull’argomento.

Gli Autori di Gustav Klimt e il periodo storico

I creatori di quest’opera sono Jean-Luc Cornette e Marc-Rénier, due autori di origine belga, già famosi per il loro lavoro nel mondo del fumetto.

Jean-Luc Cornette è nato a Uccle il 3 maggio del 1966. Dopo aver frequentato la scuola d’arte di Saint-Luc, ha debuttato sul quotidiano Tintin Reporter nel 1989. Da qui le sue pubblicazioni sono state molteplici, andando dalle opere a fumetti, fino agli adattamenti di romanzi, arrivando anche alle biografie. La sua formazione, e la sua esperienza, hanno molto influito sulla scrittura dei testi, che si presentano complessi, ma allo stesso tempo sintetici.

I disegni sono invece affidati a Marc-Rénier, nato a Colonia il 29 ottobre del 1958. Divenuto celebre per il suo lavoro, si è affermato come professionista delle arti visive, raggiungendo un gran numero di pubblicazioni. Tra queste troviamo la biografia di Gustav Klimt, dove i suoi tratti sono leggeri, ma allo stesso tempo dettagliati.

Il lavoro dei due è stato molto impegnativo, soprattutto nella ricostruzione della Vienna del 1907 (periodo in cui è ambientata la vicenda). La descrizione di una città soggetta a grandi mutamenti, sia dal punto di vista socio economico, ma soprattutto da un punto di vista culturale. Quelli sono infatti gli anni di nascita di molte correnti, sia artistiche che mediche, che lasceranno un segno indelebile nella storia.

La Trama

La vicenda si apre con Gustav Klimt che arriva ina una casa signorile, nella Vienna del 1907. Questa è la casa di Adele Bloch-Bauer, donna già conosciuta anni prima. Il pittore è stato convocato dal marito della donna per commissionargli un ritratto della moglie, quello che poi diventerà uno dei quadri più celebri dell’artista.

Da qui inizia il flashback che riporta indietro la vicenda di 6 anni, sempre a Vienna, nel periodo in cui Klimt dipinse La Medicina. A causa di questa sua opera, egli attirò su di sé molte critiche, tra cui quelle di luminari delle università e medici.Ssolo una coppia ebbe parole di lode nei suoi confronti, Adele Bloch-Bauer e suo marito. A quel tempo la donna cominciò a frequentare l’atelier del pittore, per comprendere meglio la sua arte e il suo metodo di lavoro. Intanto Gustav era tormentato da incubi, principalmente causati dalla mancanza di un viso alla sua ultima composizione. Dopo mesi, l’artista si accorse che il volto che cercava era proprio quello di Adele, quindi si va a sottolineare come il ritratto non fu la prima occasione in cui la nobildonna fece da musa per il pittore.

Nella trama viene anche inserito il dettaglio di una possibile relazione tra lo stesso Klimt e la Bloch-Bauer, cosa che lo spinse ad accettare immediatamente il lavoro commissionatogli.

Durante tutta la narrazione, gli autori mettono molto l’accento su come il pittore sia ossessionato da questi incubi che disturbano il suo sonno, e come poi venne guidato da essi nella scelta dei suoi soggetti.

Conclusioni e impressioni finali

Nel complesso posso dire che la biografia a fumetti di Gustav Klimt è una buona lettura, in quanto è ben scritta e disegnata.

La narrazione utilizzata da Jean-Luc Cornette è calzante con il tipo di storia che sta andando a raccontare e l’utilizzo dei flashback, per introdurre un’altra parte della vicenda, permette al lettore di non stancarsi durante l’esperienza. I testi scritti poi si vanno a sposare bene con i disegni di Marc-Rénier, che, come anticipato prima, sono caratterizzati da tratti leggeri, e allo stesso tempo dettagliati.

Le illustrazioni e le descrizioni della Vienna del 1907 sono accurate e evocative, probabilmente perché realizzate dopo approfondimenti accurati. La trama però si presenta in maniera abbastanza inconsistente, quasi come se non avesse un completo legame con il periodo storico in cui è ambientata, cosa che poteva essere sopperita forse da una maggiore contestualizzazione dei personaggi.

In conclusione la biografia a fumetti di Gustav Klimt riesce a intrattenere il lettore, dando anche diversi spunti di riflessione. Sicuramente è un acquisto consigliatissimo, soprattutto per il formato di pregio del volume.

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