Ghost of Yōtei, il sequel attesissimo di Ghost of Tsushima, si prepara al debutto il 2 ottobre 2025 su PS5 con una promessa chiara: rappresentare con rispetto e accuratezza la cultura Ainu e l’isola di Hokkaidō, dove è ambientata la nuova avventura. A parlarne è Nate Fox, co-direttore creativo di Sucker Punch, in un nuovo post sul blog ufficiale PlayStation.
Fox racconta come il team si sia immerso nella cultura locale tramite viaggi studio direttamente in Giappone, accompagnati da una consulenza culturale Ainu attiva fin dalle prime fasi di sviluppo. Una delle esperienze più significative è stata una camminata in montagna alla ricerca di verdure spontanee, affiancati da una guida Ainu: “Quella notte decidemmo di inserire la raccolta di cibo nel gioco. Volevamo che chi gioca provasse un frammento di ciò che abbiamo vissuto noi.”
Hokkaidō selvaggia e spiritualità del periodo Edo: un mondo da esplorare
L’ambientazione del gioco è il Giappone settentrionale del 1600, in particolare la penisola di Oshima, dominio dello storico clan Matsumae. A quel tempo (e anche oggi), la popolazione Wajin – il gruppo etnico principale del Giappone – raramente si spingeva così a nord. Per questo, nel gioco, ampie zone di natura incontaminata separano gli insediamenti: un dettaglio pensato per restituire quella sensazione di isolamento e mistero che caratterizza la regione.
Il team ha visitato anche il Museo Ainu di Nibutani, preziosa fonte per la riproduzione fedele di oggetti quotidiani, costumi e strumenti tradizionali. La ricerca non si è fermata a Hokkaidō: parte del lavoro si è svolto anche a Honshū, nei pressi del Santuario Toshogu di Nikko, dove Sucker Punch ha ricevuto una benedizione simbolica per il gioco da parte della divinità enshrined Tokugawa Ieyasu.
Fox ha voluto sottolineare che non si tratta solo di un gesto estetico, ma di un impegno concreto verso una rappresentazione storica rispettosa, coinvolgente e consapevole. Una scelta che non solo arricchisce la narrazione, ma offre a chi gioca l’opportunità di esplorare una parte meno conosciuta della storia e della cultura giapponese.
Con queste premesse, Ghost of Yōtei sembra pronto a offrire un’esperienza che va oltre il semplice gameplay, portando la storia, la natura e le tradizioni del Giappone settentrionale direttamente sullo schermo.