Blue Eye Samurai vince la supersfida contro X-Men ’97 e si porta a casa l’Emmy Award come miglior serie animata.
Il premio completa tutta una serie di riconoscimenti assegnati all’anime di Netflix creato dallo sceneggiatore di Blade Runner 2049, visto che la serie si era già portata a casa gli Emmy per il Character Design, lo Storyboard e il Production Design.
La bontà di questa produzione, oltre ai premi, è stata sottolineata dal successo di pubblico, tanto che i creatori della serie sperano di arrivare ad ottenere almeno 3 o 4 stagioni (e forse anche un film).
The #Emmy for Outstanding Animated Program goes to Blue Eye Samurai (@Netflix). Congratulations! #76thEmmys #Emmys #TelevisionAcademy pic.twitter.com/nRUHyrGYAx
— Television Academy (@TelevisionAcad) September 8, 2024
Trama di Blue Eye Samurai
Questa la sinossi ufficiale di Blue Eye Samurai, la cui prima stagione è disponibile su Netflix: “Nel Giappone del XVII secolo, quando i confini sono chiusi al mondo esterno, i cittadini non vedono mai un volto che non sia giapponese, tranne in rari casi di commercio illegale. La nostra protagonista, Mizu (Erskine), sa che al momento della sua nascita in Giappone c’erano solo quattro uomini bianchi e parte per uccidere questi uomini, uno dei quali potrebbe essere suo padre, che l’ha resa una “creatura della vergogna”. Ma la vendetta non è un’opzione per le donne, quindi Mizu deve intraprendere la sua missione di vendetta nascondendo il suo sesso e i suoi occhi blu”.
La trama continua con: “Mizu è affiancata nel suo viaggio da Ringo (Masi Oka), un produttore di soba troppo zelante che sogna la grandezza; Taigen (Darren Barnet), un samurai pomposo la cui rivalità porta a un’inquietante tregua; e la principessa Akemi (Brenda Song), promessa sposa di Taigen, la cui vita dorata sembra un fiocco per quella di Mizu. La sua ricerca di vendetta ci conduce attraverso il Giappone dell’epoca Edo in una serie provocatoria che immerge lo spettatore in una vivida animazione per adulti con un tocco di live-action”.