Copenhagen e le sue case colorate: dalla Danimarca al gioco da tavolo – Recensione

Data di uscita
2019
Autori
Daniel Skjold Pedersen e Asger Harding Granerud
Edito in italia da...
Devir Italia
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Negli ultimi giorni, grazie ad un nuovo gioco da tavolo portato in Italia da Devir, abbiamo fatto un viaggio a Copenhagen, città famosa per il suo porto circondato di case colorate e per la statua della Sirenetta. È stato un viaggio breve ma intenso e piuttosto divertente, in cui abbiamo potuto ridisegnare l’aspetto e i colori di alcune delle tipiche case danesi che ispirano felicità già a prima vista.

Se volete sapere cosa aspettarvi da questa città in scatola, seguiteci in questa coloratissima recensione.

La recensione completa di Copenhagen: il nuovo gioco da tavolo di Devir

Da oggi un pezzetto di Copenhagen vivrà anche sui nostri tavoli, grazie a questo gioco da tavolo per 2-4 giocatori, dagli 8 anni in su, ideato da Daniel Skjold Pedersen e Asger Harding Granerud (Flamme Rouge, 13 Giorni), edito originariamente da Queen Games e distribuito (e tradotto) nel nostro paese da Devir Italia.

Si tratta di un colorato eurogame, in cui i giocatori si sfidano piazzando tessere di 6 colori sulla propria casa, per costruirvi nuove facciate corredate o meno delle tipiche finestre quadrate e che da subito ci ha ricordato il buon vecchio Tetris.

Come vedrete continuando a leggere la nostra recensione di Copenhagen, le regole del gioco sono veramente semplici e il gameplay è molto rapido (una partita dura in media mezz’ora), tanto da rendere impossibile la “paralisi d’analisi”

Quanto colore attorno al porto di Copenhagen!

Aprendo la scatola del gioco, coloratissima e curata anche internamente, sia negli spazi sia negli artwork interni che ne rappresentano una chicca sicuramente degna di nota troveremo:

  • la plancia principale raffigurante il porto;
  • la plancia dei punteggi;
  • 4 segnalini colorati con la forma della Sirenetta e 4 plance giocatore degli stessi colori;
  • 20 tessere abilità (di 5 tipi);
  • 70 carte facciata ed una carta Sirenetta;
  • 62 tessere facciata in 6 colori;
  • il regolamento;
  • Nyhavn, la prima espansione con 10 tessere multicolore.

Oltre al materiale di gioco, all’interno della scatola troviamo anche delle carte promo che pubblicizzano altri giochi editi da Queen Games (non si sa mai, magari questo gioco potrebbe farci innamorare dell’editore).

A proposito di materiale, tutti i componenti in cartone sono spessi e resistenti e le carte sono di discreta qualità, anche se, come al solito vi consigliamo di proteggerle con delle bustine protettive di dimensione Euro Standard 59 x 92.

Prepariamoci a rifare le facciate agli edifici attorno al porto (o per lo meno ad alcuni di essi)

Ora è arrivato il momento di giocare.

Per prima cosa ogni giocatore prende segnalini e plance personali del colore scelto, poi disponiamo al centro del tavolo il porto e la plancia punteggio, mettiamo da parte la carta della Sirenetta e mescoliamo le altre. Peschiamo le prime 7 e le disponiamo attorno al porto, una per ciascuna banchina, poi distribuiamo le carte: 2 al primo giocatore, 3 al secondo e al terzo, 4 al quarto.

Disponiamo tutte le tessere, sia le facciate sia le abilità, nella riserva comune e consegniamo una tessera abilità “Qualsiasi Carta” a ciascun giocatore.

Se giochiamo con l’espansione, aggiungiamo le tessere da 3 alla riserva e sostituiamo le tessere da 5 originali con quelle di Nyhavn.

Basta rispettare poche e semplici regole per divertirsi a Copenhagen: il gioco da tavolo

Come vi abbiamo accennato sopra, nel nuovo gioco di Devir semplicità e velocità la fanno da padrone. Nel nostro turno, infatti, potremo fare una sola azione scegliendo fra queste due:

  • Scegliere due carte fra quelle esposte al porto, purché adiacenti fra loro e rispettando il limite di mano, fissato a 7 carte;
  • Piazzare una tessera facciata: per farlo dovremo scartare alcune delle nostre carte: il numero ed il colore delle carte scartate dipenderà da quale tessera vogliamo prendere dalla riserva e piazzare sulla nostra plancia. Per esempio dovremo scartare 3 carte gialle per prendere una tessera gialla che copre 3 spazi della nostra casa. Se la tessera che piazziamo è adiacente ad una dello stesso colore potremo sfruttare un piccolo sconto, pagando una carta in meno per l’acquisto di una tessera.

Inoltre potremo utilizzare le tessere abilità che abbiamo a disposizione per potenziare le nostre azioni: per esempio prendendo due carte non adiacenti o sfruttando carte di colori diversi per piazzare una tessera. una volta usata l’abilità dovremo girare la tessera corrispondente sul “lato inattivo”.

Un po’ come accade nel Tetris le tessere possono essere piazzate solo se toccano la “base” della nostra casa o si appoggiano su tessere già collegate ad essa, ma possono anche essere “incastrate” nei buchi liberi qualora possano rispettare comunque questa condizione.

Una volta completata una riga guadagniamo immediatamente un punto vittoria, completando una colonna ne guadagniamo due, se le righe o le colonne sono composte solo da finestre i punti raddoppiano.

Completando righe o coprendo determinate caselle contenenti il disegno di uno scudo potremo inoltre intascarci uno a scelta fra questi 3 bonus:

  • una tessera finestra bianca da 1 spazio, da piazzare immediatamente;
  • una tessera abilità che ancora non possediamo;
  • girare sul lato attivo una tessera abilità già sfruttata.

La Sirenetta ci rivelerà il vincitore!

In questo gioco, esistono due modi per vincere: il primo modo è quello di diventare i costruttori più rapidi di Copenhagen, ossia essere i primi a raggiungere con il proprio segnalino Sirenetta i 12 punti vittoria, il secondo passa dal rimescolamento del mazzo.

In fondo vi sarete chiesti cosa succede una volta terminato il mazzo delle carte facciata, giusto?

Bene in questo caso le carte vengono rimescolate, vengono pescate (senza spiare) le prime 9 che unite alla carta Sirenetta precedentemente rimossa saranno mescolate ancora una volta.

Questo piccolo mazzetto viene posizionato in fondo al mazzo principale e si continua a giocare, finché la carta Sirenetta non viene rivelata. A questo punto il giocatore che ha più punti vince!

Conclusioni

Come molti sanno Copenhagen è una città coloratissima e curata, lo stesso vale per l’omonimo gioco da tavolo di Devir. La cura nella scelta dei componenti si respira già aprendo la scatola, che come vi abbiamo accennato presenta bellissimi artwork anche al suo interno.

Tutti i componenti in cartone sono resistenti e veramente piacevoli, sia al tatto che alla vista ed le carte sono di buona fattura, le pedine in legno invece sono standard ma comunque funzionali per il loro mero scopo di segnapunti. Ancora una volta vi consigliamo di proteggere le carte con bustine di misura 59 x 92 mm che potete tranquillamente trovare A QUESTO INDIRIZZO.

A livello di meccaniche, c’è poco da dire.

Nonostante Copenhagen non apporti particolari innovazioni ai classici piazzamento tessere, l’idea di “ancorare al terreno” il piazzamento delle tessere “a mo’ di Tetris” e l’obbligo di scegliere le tessere in base al colore delle carte scartate, dona al gioco comunque una piacevole originalità.

Senza dubbio si tratta di un titolo fluido e veloce in cui il rapporto fra strategia e fortuna è ben bilanciato. Di fatto l’alea è limitata al colore delle carte disponibili al porto, starà a noi scegliere le più utili per noi a seconda delle tessere già piazzate e delle carte che già teniamo fra le mani. La sua semplicità fa sì che sia assolutamente adatto anche a chi non è particolarmente avvezzo ai cosiddetti german astratti.

In sintesi Copenaghen è un gioco fresco, leggero e strategico al punto giusto per non far annoiare né i neofiti, né gli esperti, che fa del gameplay semplice veloce ed intuitivo il suo maggior punto di forza.

Se non avete ancora pensato ai regali di Natale, ed avete almeno un amico o, perché no, anche un figlio appassionato di giochi da tavolo probabilmente è il caso di metterlo nella vostra lista degli acquisti!

Copenhagen: divertirsi ritinteggiando le facciate delle case in riva al porto!
In Copenhagen da 2 a 4 giocatori potranno sfidarsi a ricostruire le facciate colorate del “porto della sirenetta” in un gioco, veloce, intuitivo, strategico e semplice al punto giusto. Un’eurogame veramente interessante con downtime pressoché inesistente ed adatto a tutti ed in grado di avvicinare anche i neofiti introducendoli piacevolmente al magico mondo dei giochi astratti.
Pro
Semplice, veloce ed intuitivo
Materiali di buona qualità
Adatto anche ai neofiti
Contro
Un po' più di originalità nelle meccaniche non avrebbe guastato
7.6
Voto Finale
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