Jessica Jones si è dimostrata una delle serie supereroistiche maggiormente riuscite in casa Netflix, un vero e proprio trionfo, in parte inaspettato, sul piccolo schermo. Davvero un gran bel risultato considerato quanto poco fosse conosciuto questo personaggio persino tra i fans dei comics supereroistici.
Il personaggio di Jessica Jones nasce sulle pagine di Alias una serie a sfondo crime/noir di 28 numeri scritta da Brian Michael Bendis e disegnata da Michael Gaydos.
La serie appartiene alla collana Marvel “Max”, un’etichetta la cui principale caratteristica è la narrazione di storie non canoniche, per un pubblico più adulto, con protagonisti i personaggi della Marvel. Il famosissimo “Punisher” di Garth Ennis ne fa anche parte.La serie di Netflix è per molti aspetti simile al fumetto: Jessica è una supereroina ma decide di non indossare il costume per diventare un’investigatrice privata.
Jessica Jones, dal fumetto alla serie Netflix
Anche se Jessica Jones prende spunto dalle storie di Alias, Netflix ha però deciso di seguire una strada propria, più personale. Se l’atmosfera del fumetto ha offerto lo spunto per la base della narrazione, per quanto invece riguarda i personaggi, questi sono stati radicalmente cambiati ed altri addirittura abbandonati del tutto.
Visto l’arrivo imminente della seconda stagione (qui vi proponiamo il nuovo trailer), abbiamo, quindi, deciso di confrontare i due mondi (fumettistico e televisivo), così da capire dove essi convergono e dove, al contrario, prendono strade diverse.
Jessica Jones e il suo arcinemico
In entrambe le sue incarnazioni su Netflix e sui fumetti, Jessica Jones viene rapita e tenuta prigioniera da un super criminale con la capacità di far fare alle persone qualsiasi cosa tramite il comando della sua voce. Sia nel fumetto che nella serie viene raccontato il profondo trauma di Jessica, scaturito da quell’esperienza così distruttiva a livello psicologico, tanto da portarla all’alcolismo.
Le similitudini, però, per lo più finiscono qui.Nei fumetti il villain è Zebediah Killgrave, l’Uomo Porpora, un sadico e folle assassino, dalla pelle viola, che si diletta nelle uccisioni di massa. La sua storia con Jessica e il suo successivo tentativo di vendetta, ci vengono narrate in una breve porzione di storia. Su Netflix, invece, vediamo che Kilgrave (con una L sola e interpretato magistralmente da David Tennant) è un individuo più patetico ma al contempo coinvolgente.
Per quanto concerne l’immagine, la più grande differenza che possiamo notare riguarda il suo aspetto privo della tradizionale pelle porpora (come la sua controparte a fumetti) che viene sostituita da un più elegante abbigliamento della stessa colorazione.
A livello psicologico invece, l’ossessione di Kilgrave per Jessica sembra più quella di un ex fidanzato abbandonato che si rifiuta di andare avanti dopo una brutta rottura, che quella di un classico antagonista. Questa versione televisiva è più silenziosamente terrificante, uno psicopatico più calcolatore e sottile, dedito a commettere le azioni più orribili.
Tennant interpreta Kilgrave come fosse un ragazzino crudele e insensibile, potremmo definirlo estremamente viziato: i suoi poteri gli hanno sempre fatto ottenere tutto ciò che voleva, perseguendo in modo aggressivo e infantile le cose che non può avere. L’egoismo con cui si accanisce nell’orchestrare la sua macchinazione diabolica, per farla pagare alla ragazza che lo ha ferito, è molto più terrificante di ciò che ci viene raccontato sulle pagine di Alias.
Nel fumetto lo percepiamo più come un comprimario che deve recitare il suo ruolo di bravo villain, mentre Tennant, nella serie, lo rende un ulteriore protagonista riuscendo, in certi momenti, addirittura a risultare più interessante della stessa Jessica. Senza alcun dubbio si è dimostrato il miglior cattivo nell’intero MCU visto finora.
Jessica Jones e Luke Cage
In Alias, Jessica Jones e l’invulnerabile supereroe di strada, Luke Cage, si conoscono già da tempo; sono ben consapevoli della reciproca reputazione e non hanno remore a condividere il letto occasionalmente. Essendo Luke un personaggio Marvel di lunga data, questa scelta si rivela azzeccata per introdurre al meglio questo rapporto. Solo nelle pagine conclusive dell’ultimo numero della run, Jessica e Luke cominciano a provare seriamente qualcosa l’una per l’altro: lei è incinta e decide di tenere il bambino e Luke si dimostra felice di diventare padre.
Attualmente nel mondo Marvel Comics, Jessica e Luke sono genitori e sono sposati da molto tempo. Nella serie Netflix, per scelte di trama, ci vorrà ancora molto prima che tra i due sbocci qualche sorta di relazione. Jessica si dimostra ben contenta di scoprire che Luke è un individuo dotato di “talento” come lei, ma la loro relazione viene stroncata sul nascere da una serie di eventi nessuno dei quali è presente in Alias.
È una decisione che ha perfettamente senso dato che nell’MCU, Luke è un nuovo personaggio alla sua prima serie televisiva. Sicuramente la bravura dimostrata da Mike Colter, nell’interpretare Luke Cage, ci fa ben sperare che i due seguiranno probabilmente la traiettoria dei fumetti prima o poi, anche se la gravidanza ed il matrimonio avverranno probabilmente molto lontano nel tempo, in un prossimo futuro. Almeno questo è quello che ci auguriamo.
Jessica Jones e la sua migliore amica
Jessica non ha molti amici in nessuna delle sue incarnazioni, ma sia in Alias che in Jessica Jones, ha una migliore amica e confidente. Su Netflix, questa è Patricia “Trish” Walker (Rachael Taylor), un’ex bambina prodigio e attualmente conduttrice radiofonica, che potrebbe diventare la superoina Hellcat. Deduzione logica, altrimenti perché la serie avrebbe dato vita a questa “companion“, abile nelle arti marziali, se non avessero intenzione di farle indossare un costume ad un certo punto?
Trish nella serie sostituisce Carol Danvers alias Capitan Marvel, che nei fumetti è amica di vecchia data di Jessica. Attualmente però i Marvel Studios hanno deciso di far debuttare sul grande schermo Captain Marvel, quindi non era un’opzione utilizzabile nella serie di tv.
Promuovere quindi Trish in questo ruolo ci riserverà di sicuro interessanti colpi di scena, soprattutto se nella seconda stagione vedremo il suo avvicinamento al suo alter ego Hellcat. Sarebbe un gran premio di consolazione se dovesse accadere.
In ogni caso,Trish si è dimostrata un personaggio abbastanza solido, molto più di Foggy presente nella serie tv Daredevil sempre targata Netflix. Trish è l’anti- Foggy, una perfetta spalla, che servirebbe come il pane anche a Matt Murdock/Darevil perché purtroppo l’interpretazione di un Foggy estremamente senza mordente ha avuto effetti deleteri sulla serie stessa.
Jessica Jones e Malcom
Uno dei personaggi che è stato maggiormente modificato dalla pagina allo schermo, è sicuramente Malcolm (Eka Darville). In Alias è un insopportabile adolescente che ostenta una venerazione a dir poco maniacale per i supereroi. In quelle sue poche apparizioni all’interno della run, lo si vede gironzolare come uno stalker per l’ufficio di Jessica con la speranza di essere assunto come assistente.
Nella serie, invece, ha un ruolo molto più impegnativo; è il vicino tossicodipendente di Jessica, inizialmente pedina nel piano di vendetta di Kilgrave per poi, un volta ripulito e disintossicato, diventare un prezioso alleato.
Nell’ultima scena dell’episodio finale ci viene dato un suggerimento proprio sulla possibile collaborazione come assistente interno della Alias Investigations. Nelle pagine di Alias, Malcolm non ha nessuno spessore, lo potremmo decisamente definire insipido, non avendo mai la sensazione che il suo ruolo abbia molta importanza, probabilmente perché la run si conclude prima che il personaggio venga realmente coinvolto nell’opera di Bendis.
La sua reinvenzione televisiva si è dimostrata invece un enorme miglioramento grazie anche all’ottima interpretazione di Darville che ha saputo infondere il giusto spessore al personaggio rendendolo un ottimo comprimario.
Jessica Jones e il Marvel Universe
Benché le vicende di Jessica Jones facciano parte dell’MCU, che ospita anche i personaggi dei film di Avengers e le varie serie sugli urbani Netflix (Daredevil, Luke Cage, Iron Fist, The Punisher), l’opera è qualcosa a se, al di fuori degli eventi successi durante e dopo la “Battaglia di New York” degli Avengers del 2012. Abbiamo visto, nello svolgersi delle varie serie (vedi soprattutto The Defenders), come si stia creando un universo sempre più intrecciato, anche se Jessica sembra ancora un corpo estraneo.
Al contrario in Alias, vediamo come la nostra detective interagisce quotidianamente con gli atri supereroi: dalla cena con Scott Lang/Ant-Man, andata in malora a causa di uno scontro tra Spider-Man e Doc Ock, alla collaborazione lavorativa con il detestabile J. Jonah Jameson o all’aiuto di Jean Gray per respingere gli assalti mentali di Killgrave.
In uno degli archi più cruenti di Alias, Jessica viene incaricata di rintracciare Rick Jones, un personaggio minore della Marvel che scatenò l’incidente di Hulk, oltre a essere stato spalla di Capitan America e aver combattuto nella guerra Kree-Skrull.
Jessica Jones e Daredevil
La connessione più vicina che Jessica Jones ha con l’MCU è la serie Netflix Daredevil. Anche se il diavolo di Hell’s Kitchen non compare nella serie, il suo alleato,Claire Temple (Rosario Dawson), aiuta Jessica quando Luke Cage viene ferito. Vedere Claire apparire, anche se per un singolo episodio, è estremamente importante per comprendere il rapporto di Jessica con gli altri supereroi.
Jessica si mostra non poco seccata quando Claire si offre di chiamare il suo “super amico” per aiutarla con Kilgrave. La verità è una e lo abbiamo capito bene durante la prima stagione: Jones non ha bisogno di una guest star dell’ultimo minuto per aiutarla a risolvere una situazione.
Invece Matt Murdock/Daredevil, svolge un ruolo significativo in Alias, dato che è l’avvocato di Jessica, togliendole le castagne dal fuoco in più di un’occasione. In un arco narrativo, assume persino lei e Luke Cage per fungere da guardie del corpo quando la sua identità segreta viene compromessa. La differenza tra fumetto e serie si palesa nettamente nel rapporto col diavolo.
L’origine di Jessica Jones
L’origine dei poteri di Jessica Jones è molto semplice nel fumetto e si rifà un po’ alle origini più classiche dei tradizionali supereroi. La sua famiglia è in viaggio, la loro auto si scontra con un trasporto militare contenente qualcosa di sperimentale, tutti vengono uccisi tranne lei. Naturalmente, qualunque cosa ci fosse in quel camion da origine ai suoi poteri. Fine. Semplice e lineare.
Jessica Jones mantiene lo stesso modello base del fumetto: c’è un incidente d’auto e lei acquisisce i suoi poteri. Tuttavia nella serie Netflix non sembra esserci un trasporto militare ma più un camion dall’aspetto abbastanza comune. A rimpolpare la trama, però, vediamo Trish scoprire una cospirazione che suggerisce che Jessica sia stata oggetto di misteriosi esperimenti mentre si stava riprendendo dopo l’incidente.
Quella sottotrama è un grande punto interrogativo e formerà sicuramente lo scheletro della seconda stagione. In ogni caso, i poteri di Jessica non sono casuali, c’è un mistero più grande in corso.
Jessica Jones e i suoi poteri
Uno degli aspetti più interessanti di Jessica, come raccontato anche in Alias, è quanto siano “insignificanti“ i suoi poteri. È più forte dell’umano medio, ma non può reggere il confronto con gli eroi Marvel più famosi. Puo’ volare, ma non è molto aggraziata e non sa atterrare. Il fatto che abbia deciso di abbandonare una carriera da supereroe ha perfettamente senso: con l’avvento dei Vendicatori, di questi straordinari individui, a chi mai potrebbe mancare una persona mediocre come lei?
La serie più o meno si è voluta mantenere sulla falsa riga del fumetto, anche se qualche differenza c’è: il volo di Jessica è stato modificato in un potente salto, ma per il resto i suoi superpoteri restano quelli. Probabilmente è proprio questa sorta di “pseudo vulnerabilità” che la rende interessante al pubblico mantenendo alto l’hype!
Jessica Jones e la sua carriera da supereroe
.Abbiamo visto come negli ultimi anni sono cresciuti i vigilantes in costume che vagano per l’MCU. Tutti però sappiamo che quando si pensa al tradizionale eroe in costume, il primo pensiero va agli Avengers data la loro popolarità. Per quanto riguarda invece Jessica Jones, ricreare la carriera di supereroe vista in Alias sarebbe stato abbastanza complicato e fuori luogo, perché la tutina sgargiante di Jewel (il suo nome da supereroina) di certo non l’avrebbe aiutata ad acquistare consensi e popolarità.
Diciamola tutta, Jessica piace per quel suo stile dark e trasandato. Amiamo questo suo lato nichilista e autodistruttivo incentrato su questo passato che la tormenta e da cui non riesce a fuggire.
Jessica Jones e le sue cattive abitudini
In Alias, Jessica è un disastro, ma è un disastro controllato: beve troppo, dorme in giro con strani uomini, si mette spesso nei guai a prescindere che siano personali o professionali. È piena di difetti, ma nell’insieme il tutto ha un certo senso. Jessica è una tosta, che ti da l’impressione di pagare l’affitto in tempo, che ce la possa fare , anche se il dolore ed il trauma schiaccianti sono sempre in agguato ai margini della sua esistenza quotidiana.
Per Netflix Jessica è in una situazione disastrosa: il suo appartamento e l’ufficio vengono continuamente distrutti, viene buttata fuori dai bar in mucchi di spazzatura e non è poi così raro trovarle macchie di vomito su quella corta giacca di pelle. Il tutto viene reso ancora più convincente dalla prova offertaci da Krysten Ritter .
Il suo dolore è fin troppo reale, le sue ferite psichiche sono profonde e insopportabili. Vedere Jessica sarcastica e leggermente disadattata prima che fosse fondamentalmente danneggiata dalle violenze di Kilgrave, rende la sua storia ancora più straziante.
Se Alias racconta di una donna che ha a che fare con le cicatrici del trauma, Jessica Jones narra di una donna con le ferite ancora aperte.