Il 24 agosto 1995 rappresenta una data fondamentale per il mondo dell’informatica che vide il debutto assoluto di Windows 95 (nome in codice Chicago), il sistema operativo rivoluzionò il mondo dei personal computer e che concretizzò il sogno di Bill Gates, fondatore di Microsoft, di vedere un PC su ogni scrivania, un’informatizzazione globale che avrebbe reso democratico l’uso dei computer.
Buon compleanno Microsoft Windows 95, il sistema operativo che rivoluzionò il mercato e l’uso del personal computer che diventa davvero alla portata di tutti
Windows 95 fu un vero successo per la casa di Redmond, forse il vero raggiungimento dell’apice per la compagnia fondata da quel nerd di Gates e dal suo amico Paul Allen 20 anni prima, il 4 aprile 1975 ad Albuquerque nel Nuovo Messico. La mezzanotte del 24 agosto di 25 anni fa i negozi aprivano le porte a migliaia di appassionati e smanettoni che avevano fatto la fila per giorni pur di essere lì in pole position per accaparrarsi le prime copie del nuovo sistema operativo (che arriva come aggiornamento dei sistemi basati su Windows 3.11 e in bundle con i nuovi PC), una scena molto simile a quelle a cui assistiamo al giorno d’oggi quando viene rilasciato un nuovo iPhone o una nuova console, solo che parliamo di oltre due decenni fa, praticamente una vita per il mondo della tecnologia.
Con il rockeggiante lancio di Windows 95 (come il suo famoso spot su musica dei Rolling Stones), che venderà una media di un milione di copie a settimana nei primi due mesi e che verrà installato su un numero maggiore di PC IBM compatibili, Microsoft diventò la vera dominatrice del mercato non solo software, ma dei computer in generale, grazie non solo alla qualità del prodotto (forse un po’ troppo pompata da un’imponente campagna promozionale), ma soprattutto all’intuito che ebbero dalle parti di Redmond, ovvero quello che vedeva il PC diventare davvero popolare e andare incontro a diverse esigenze, dall’utilizzo casalingo, a quello videoludico e, ovviamente, all’uso professionale.
Arrivano i 32 bit e si dice addio al DOS (più o meno)
Windows 95 arrivò con tutta una serie di novità come, in primis, l’architettura del sistema operativo che passò da 16 a 32 bit, aprendo una nuova e importante fase dell’informatica. Fece la sua prima comparsa la barra delle applicazioni, il pulsante Start divenne il fulcro dell’intera attività con il PC, arrivarono le taskbar, colori e grafica ormai diventati riconoscibilissimi accompagnarono il debutto di alcuni menù diventati iconici come il menu Start (così facilmente rintracciabile e comodo da suscitare una sollevazione popolare quando scomparse in Windows 8), senza dimenticare che il nuovo sistema operativo a tradimento ci “regalò” le famose schermate blu (“blue screen of death” o schermate della morte, spauracchio di ogni tentativo di aggiornamento e di ogni tipo di installazione (dagli applicativi ai nuovi driver).
Da allora Windows 95 ha fatto davvero scuola per tutti i sistemi operativi successivi i quali, bisogna ammetterlo, fatti i dovuti paragoni a 25 anni di distanza, di grandi rivoluzioni ne hanno portate ben poche e non hanno avuto lo stesso impatto sul mercato e sull’uso del computer come quello avuto da Windows 95 che, ricordiamo, ebbe il tempismo perfetto di arrivare quasi in contemporanea con il debutto di “internet” ovvero quando il CERN concesse l’uso del World Wide Web a chiunque, senza necessità di pagare i diritti, innescando un’esplosione nel suo utilizzo. Infatti, il 16 agosto del 1995 la Microsoft aveva fatto debuttare Internet Explorer, il suo famoso browser internet sviluppato partendo da Spyglass Mosaic.
Windows 95: tra leggenda e reinstallazioni notturne
Insomma, Microsoft Windows 95, croce e delizia del mondo dell’informatica, amato e nostalgicamente ricordato da tutti (ma anche un po’ odiato) è diventato comunque leggenda dopo aver segnato una vera rivoluzione che, come tutte le rivoluzioni non ha lesinato spargimenti di sangue, il sangue blu delle schermate della morte che, comunque, sono state fedeli compagne di ogni smanettone che si rispetti, di ogni possessore di PC che ha passato notti intere a reinstallare il sistema operativo, recuperando dati per il rotto della cuffia, combattendo con i floppy di ripristino e i CD attendendo il famoso suono di inizio composto da Brian Eno e la schermata con le nuvole, appassionandosi sempre più a un mondo che aveva una sua magia.
Allora buon compleanno Windows 95, tra “Nuovo Messico” e nuvole tu sei leggenda!