Netflix ha pubblicato il full trailer per l’adattamento in animazione stop-motion di Guillermo del Toro del classico di Carlo Collodi, Pinocchio.
Il film sarà un’avventura musicale che segue lo straordinario viaggio di un ragazzo di legno portato magicamente in vita dal desiderio di un padre. La storia è ambientata negli anni ’30, durante l’ascesa del fascismo in Italia. Il Pinocchio di Del Toro sarà una storia di amore e disobbedienza, in cui Pinocchio lotta per essere all’altezza delle aspettative del padre.
Del Toro ha collaborato con la Jim Henson Company e la ShadowMachine per dare vita a questo film. Il cast vocale comprende Ewan McGregor nei panni di Sebastian J. Grillo, Gregory Mann nel ruolo di Pinocchio, David Bradley (Harry Potter, Game of Thrones) nel ruolo di Geppetto, Tilda Swinton (Doctor Strange), Christoph Waltz (Alita: Battle Angel), Finn Wolfhard (Stranger Things), Cate Blanchett (Thor: Raganrok), John Turturro (The Batman), Ron Perlman (Hellboy), Tim Blake Nelson (Watchmen) e Burn Gorman (Enola Holmes).
Ecco il full trailer del film Netflix di Pinocchio diretto da Guillermo del Toro:
Del Toro ha diretto il film insieme a Mark Gustafson (Fantastic Mr. Fox) e lo ha co-scritto con Patrick McHale. I testi delle canzoni sono di Del Toro e Katz, mentre le musiche sono di Alexandre Desplat, che scriverà anche la colonna sonora. L’artista Gris Grimly ha creato il design originale del personaggio di Pinocchio nel film e le marionette sono state costruite da Mackinnon e Saunders (La sposa cadavere).
Il regista ha dichiarato in precedenza che questa versione di Pinocchio non è una versione per famiglie della storia. Il regista ha anche parlato del suo film su Pinocchio, paragonandolo a Frankenstein e descrivendolo come una “favola brutalista”.
“Mi attrae molto perché, dal punto di vista tematico – e non voglio svelare di cosa parla il film – si tratta di qualcosa che è presente in tutti i miei film, ovvero la scelta” ha spiegato del Toro. “È un tema che mi sta molto a cuore. Penso che le versioni precedenti della storia, in particolare quella di Collodi, siano molto repressive. È essenzialmente una favola brutalista sul peccato della disobbedienza. E penso che la disobbedienza sia l’inizio della volontà e l’inizio della scelta. … Penso che ci sia qualcosa di molto attraente nel vedere la disobbedienza come una virtù, o come l’inizio di una virtù”.
