Sab 27 Luglio, 2024

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Aliens: Defiance 3, tradimenti e nuove reclute!

In fuga dalla Weyland-Yutani, Zula e Davis affrontano una nuova minaccia e accolgono una nuova compagna di viaggio. Torna Aliens: Defiance

Dopo esserci scontrati con gli Yautja, gli spietati Predator, nel numero di questo mese di Fire and Stone, Alien vs Predator, il nostro appuntamento mensile con l’Aliens Universe di Dark Horse edito in Italia da saldaPress si arricchisce con il terzo numero di Aliens: Defiance. Giunti a questo terzo episodio possiamo iniziare a fare qualche considerazione in più del solito, visto che siamo al giro di boa di metà serie (la serie consta di sei uscite); finora le vicende della sfortunata marine coloniale Zula Hendricks e del suo compagno sintetico Davis 1 sono state scandite con un ottimo ritmo, riuscendo a inserire la serie di Aliens: Defiance all’interno dell’Aliens Universe con una certa precisione, grazie ai riferimenti ad alcuni punti fermi della cronologia di questo universo narrativo.

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La dottoressa Hollis sulla copertina del terzo albo di Aliens: Defiance

Con questo numero di Aliens: Defiance, la storia di Brian Wood si spinge ancora un passo avanti, inserendo all’interno di questa missione personale di Zula e Davis un nuovo compagno di avventura: la dottoressa Hollis. Durante la loro caccia allo xenomorfo e la contemporanea fuga dalla Weyland-Yutani, la Hendricks ed il suo sintetico amico attraccano alla stazione di rifornimento Wright-Abrera, una installazione che sembra interessare anche alla compagnia, e il motivo è sempre lo stesso: la presenza di xenomorfi.

La particolarità di questo numero è la costruzione della narrazione, che inizia con un momento di pura tensione in cui vediamo Zula combattuta su una decisione da prendere, un dilemma morale che mette a nudo le sue debolezze, soprattutto se riferite alla sua appartenenza al corpo dei marines. Questo dualismo è fin dal primo numero uno dei punti di forza della caratterizzazione del personaggio di Zula, il suo volersi attenere ad un codice d’onore che la mantiene salda nel suo intento (lo sterminio degli xenomorfi) ma che al contempo la relega al ruolo di reietta, una rinnegata braccata anche da coloro che lei continua a ritenere dei commilitoni.

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Aliens: Defiance, Assedio

Assedio e Incubazione (i due episodi che compongono questo albo) sono incentrati su questa problematica, enfatizzata dall’arrivo di una divisione di marines impegnati nel recupero degli alieni, tramite una nuova tecnica di recupero. Inizialmente, Zula ritiene che siano stati inviati per darle la caccia, ma ben presto capisce come la ‘talpa‘ che ha rivelato la sua posizione sia l’unica persona di cui si sia fidata: il suo medico, la dottoressa Yang. Wood ha deciso che in Aliens: Defiance Zula deve soffrire, non solo per il suo fisico piagato ma soprattutto sul piano emotivo, vittima costante di delusioni eppure sempre pronta a rialzarsi a lottare, a costo della propria vita. Intelligente affiancarla ad un sintetico, personaggio che ci si aspetta vincolato a certe dinamiche e che invece mostra una nascente indipendenza, un timore reverenziale di essere umano che viene però incoraggiato da Zula specialmente nella sua negatività (“Se vuoi sentirti come noi, Davis, non puoi scegliere quando. Insieme al bello, devi accettare anche il brutto dell’esser umani“). In tutto questo profondo contesto emotivo si inserisce la new entry, la dottoressa Hollis, che da apparente vittima dell’assedio xenomorfo della stazione, diventa una compagna di lotta per i due protagonisti; la Hollis è protagonista di una scena incredibilmente tesa e che colpisce duro gli appassionati dell’Aliens Universe, che apre ad un cliffhanger finale che lascia nel lettore il dubbio sul suo futuro ruolo in Aliens: Defiance.

Se Wood è autore di questa trama coinvolgente, non da meno è Tristan Jones ai disegni. In questa terza uscita, complice la serie di eventi, Jones è chiamato a creare delle tavole particolarmente evocative, che unite alla voce narrante di Zula inserita come didascalia creano un forte impatto emotivo. La realizzazione del design della stazione spaziale, le scene di concitata lotta tra marines e alieni sono incredibili, dettagliate e studiate per trasmettere il massimo dell’empatia; sono i primi piani e le espressioni dei personaggi ad essere il vero fiore occhiello di questo numero, con dei picchi emotivi che mostrano una spiccata vocazione cinematografica. A sostegno di questa potenza espressiva ci sono i colori di Dan Jackson, che specialmente nella tavola di avvicinamento alla stazione di rifornimento o nella battaglia personale della Hollis con i facehuggers riesce a spingere al massimo la forza espressiva di trama e disegni.

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Aliens: Defiance, Incubazione

SaldaPress non si accontenta di offrirci una bella storia, vuole approfondire la conoscenza dell’Aliens Universe, e come da tradizione terminata la parte comics di questa lettura iniziano gli speciali, uno dedicato al divertente film parodia di Alien made in Italy, Aglien. Per esser uno spillato, Aliens: Defiance viene curato in modo dettagliato, ha una buona gestione dei contenuti extra, realizzati in modo da offrire al lettore una perfetta conoscenza non solo della storia ma anche degli autori delle pagine lette, compresi i due artisti italiani, Riccardo Burchielli e il copertinista Massimo Carnevale. Come se non bastasse il caldo estivo, a lasciarci con il fiato in sospeso è anche il finale esplosivo di questo numero di Aliens: Defiance, un’attesa che proseguirà fino al 21 luglio con l’uscita dei due nuovi capitoli della missione di Zula e Davis, nel quarto albo di Aliens: Defiance!

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