Era da un po’ che volevo provare qualche indie game diverso dal solito. L’altra sera, vagando per il marketplace di Steam, The Coma ha attratto la mia attenzione. Questo “horror-indie” è infatti la storia di ogni studente un po’ somaro: ci si prepara per gli esami di maturitĂ e ci si risveglia in un incubo.
Richiami ad Alan Wake?
Parzialmente sì. Diciamo che la struttura è la stessa, ovvero la nostra incapacitĂ nel capire se il mondo che si vive sia quello reale o, piĂ¹ semplicemente, un nostro incubo.
La struttura del gioco
Come ho detto, The Coma vuole porsi nelle categorie Horror-Indie-Survival, l’interfaccia è una semplicissima 2D a scorrimento laterale e comandi molto intuitivi (i classici WASD, per intenderci).
La trama, a parer mio, risulta molto, molto macchinosa in principio, i dialoghi tra i personaggi sono espressi in fumetti, molto lunghi e pieni di informazioni alquanto inutili che distolgono l’attenzione dallo scopo reale del gioco. Il fatto che The Coma sia in inglese potrebbe non aiutare l’utente nella comprensione e far perdere di interesse nelle prime battute.
Fortunatamente i dialoghi si diradano dopo il primo quarto d’ora di gioco ed inizia l’avventura vera e propria. Il mondo circostante pare essere esageratamente ripetitivo ed altro non è che la scuola dove avremmo dovuto tenere il nostro “esame di maturitĂ ”. Non ci sono particolari che riportano l’attenzione, piuttosto che ambienti completamente differenti. Tutto sembra essere piatto e noioso. Una nota positiva sono i comandi che, essendo estremamente intuitivi, rendono il gioco molto snello e rapido da apprendere.
La questione “horror” di The Coma a parer mio è da rivedere. Le scene nelle quali il giocatore puĂ² spaventarsi sono all’inizio, quando si è ignari dei pericoli e sul come affrontarli. Azioni che si ripetono tanto quanto il mondo circostante.
A parer mio gli sviluppatori sudcoreani della Devespresso Games avrebbero potuto investire un po’ piĂ¹ tempo nello sviluppo di un mondo piĂ¹ vario e nella creazione di una storia piĂ¹ snella e meno macchinosa. Il materiale per un signor Indie Game c’è, bastano pochi passi per renderlo tale. Il voto quindi mi permetto di darlo con “riserva“.