Spegnete le luci, alzate il volume e preparatevi a perdervi nuovamente la nebbia più iconica della storia videoludica: Silent Hill sta per tornare.
Konami ha ufficializzato il remake completo del capostipite della saga durante l’evento Press Start, progetto che vede al timone ancora una volta quelli di Bloober Team, gli stessi che stanno lavorando al remake del secondo capitolo.
Il teaser? Breve, disturbante e accompagnato da quelle note maledette di quel mandolino che ogni fan riconosce come il “Benvenuto all’inferno”.
Un viaggio nell’incubo iniziato nel 1999 e mai finito
Silent Hill uscì per la prima volta su PS1 nel 1999, ridefinendo il genere survival horror e incastonandosi immediatamente nel firmamento dei cult videoludici. Protagonista assoluto del gioco era Harry Mason, padre single che si ritrova nella nebbiosa cittadina maledetta di Silent Hill alla ricerca della figlia scomparsa.
Quello che parte come un thriller genitoriale si trasforma presto in un incubo fatto di riti occulti, creature inquietanti, demoni di carne e ruggine, e un’angoscia che ti prende lo stomaco e non ti lascia più, a partire da quella maledetta nebbia fitta come un maligno zucchero filato dal quale l’inferno era capace di vomitare ogni tipologia di terrore.
Perché questo remake di Silent Hill ci manda in estasi
Mentre Silent Hill 2 è il gioco che ha ricevuto lodi, articoli entusiastici e dichiarazioni d’amore da parte dei fan, il primo capitolo resta la radice dell’intero incubo. È lì che è nato lo stile disturbante, la nebbia come scudo per le limitazioni grafiche (e come strumento perfetto per accrescere l’ansia), ed è lì che abbiamo imparato che se senti una sirena, non è mai una buona notizia.
Konami e Bloober Team sembrano voler fare le cose per bene: niente reboot, niente rivisitazioni bizzarre, ma un vero remake che mantenga intatta l’atmosfera originale, aggiornandola per il pubblico moderno. Quindi sì, aspettiamoci texture più dettagliate, grafica da urlo, controlli aggiornati ma anche lo stesso identico terrore viscerale.
Nostalgia, terrore e tanta nebbia a volontà
Per chi come me ha passato notti intere a giocare al primo Silent Hill, grazie a un emulatore PlayStation che mi ha aiutato a sopperire all’assenza della console Sony, questo remake è come un viaggio nel passato e nei peggiori incubi da meravigliato videogiocatore, ma in HD.
Se tutto dovesse andare bene, il gioco potrebbe fare da apripista anche per un remake di Silent Hill 3, titolo direttamente collegato agli eventi del primo gioco.
Quindi prepariamoci: accendiamo la radio e torniamo a Silent Hill. La città ci stava aspettando da tempo.