È polemica sul ruolo di Leslie Jones nel nuovo GhostBusters

Di Michele Vivante 2 Min di lettura

Pochi giorni fa è stato rilasciato il trailer completo del nuovo film tutto al femminile sugli acchiappafantasmi. Dove in molti hanno semplicemente ammirato quello che ci aspetterà nelle sale cinematografiche a partire dal 15 Luglio, altri hanno individuato, ed iniziato a criticare, il ruolo di Leslie Jones nel nuovo GhostBusters, considerato offensivo e razzista. La polemica è tutta incentrata sul fatto che il suo personaggio sia l’unico a non essere una scienziato nel gruppo, alimentando così il classico stereotipo della persona di colore priva di una educazione scolastica. L’intervento dell’attrice sulla faccenda non ha tardato ad arrivare tramite un messaggio postato su Twitter:

Non si tratta di una questione di uomini, donne, razza, classe… È Ghostbusters! E a me risulta che siamo tutte e quattro Ghostbusters! Ne andiamo fiere!

Perché una persona qualsiasi non può essere un Ghostbuster? Sono confusa. E perché non posso interpretare una persona qualsiasi? Sono una attrice. Andate a vedere il film! Le persone qualsiasi salvano il mondo ogni giorno… quindi sarei io lo stereotipo? Camminiamo in mezzo agli eroi e li diamo per scontati!

Subito dopo l’esternazione della Jones sono partiti al contrattacco i fan, e non, della pellicola, che hanno così replicato:

Leslie Jones: “Interpreto una donna lavoratrice. Una donna normale, rappresento la gente comune. Siete voi i razzisti che la definiscono una modesta operaia dell’MTA. Non io.”

Andrea Johnson: “Sapevi che ti stavano chiedendo di interpretare lo stereotipo di una persona di colore? Avevi davvero così tanto bisogno di soldi da accettare la parte?”

Michael Jeffcoat: “Il professore di scienze guadagna mediamente 58mila dollari all’anno. L’impiegato medio dell’MTA ne guadagna 81mila.”

E voi cosa ne pensate?

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