I migliori giochi da tavolo di strategia? Eccoli!

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Vi siete mai chiesti quali sono i migliori giochi da tavolo di strategia? Non è una domanda facile, ma cercheremo di portarvi qualche esempio di quali siano, secondo noi, i migliori giochi da tavolo di strategia in circolazione.

I migliori giochi da tavolo di strategia

Mille meccaniche e mille ambientazioni possono condividere l’idea di fondo dei giochi da tavolo di strategia. Si tratta del principio secondo il quale il risultato del gioco sia determinato dalle abilità dei giocatori nel valutare le opzioni e le probabilità data la situazione di partenza, e nel prendere decisioni in accordo con queste valutazioni. Possedere una strategia significa avere una linea di condotta generale, che si può stabilire nell’early game (a inizio partita) e che, con piccoli aggiustamenti, punta a farci raggiungere lo scopo nella maniera più certa possibile, ovvero la vittoria.

La strategia senza la tattica è la più lenta strada per raggiungere la vittoria. La tattica senza strategia è il rumore che precede la sconfitta. – Sun Tzu, L’Arte della Guerra, 500 A.C.

Vediamo allora, senza ulteriori indugi, quali siano i migliori giochi da tavolo di strategia secondo noi.

I giochi da tavolo di strategia più semplici

Ecco tre titoli abbastanza semplici che permettono di essere giocati se non con chiunque, quasi. Scegliere di intavolare uno tra questi, secondo noi tra i migliori giochi da tavolo di strategia più semplici, significa iniziare a stimolare la mente, indurla a ragionare su quale sia la mossa più efficace e più efficiente, spesso con un’ottica a medio-lungo termine. Anche se parliamo di titoli non complessi, forse non sono adatti a tutti come primissimo titolo; ma sicuramente tenetevi pronti a proporli presto a dei neogiocatori motivati che iniziano a vedere che sotto il lenzuolo c’è qualcosa in più, e non vedono l’ora di tuffarcisi.

Wingspan

Uno dei più apprezzati degli ultimi anni, Wingspan è un gioco di Elizabeth Hargrave che in italiano si trova grazie a Ghenos Games. Titolo con materiali di super qualità, l’ambientazione è quella ornitologica.

Ogni birdwatcher deve collezionare delle carte su cui sono presenti vari uccelli, e posizionarli nel relativo habitat. Da quel momento in avanti, ogni volta che faremo l’azione collegata ad un certo habitat, potremo attivare anche tutte le abilità sulle carte lì presenti. I punti vittoria vengono ottenuti anche grazie a degli obiettivi comuni e segreti, nonché dalle uova che saremo capaci di far deporre dai nostri volatili durante la partita.

La meccanica di base è quella della dell’engine building, ovverosia la costruzione di un motore di gioco che rende le nostre azioni sempre più potenti nel proseguo della partita. Questo titolo è capace di far innamorare grazie agli splendidi componenti e alle illustrazioni degli uccelli, davvero ben fatte, ma nasconde una componente strategica di tutto rilievo. Sono disponibili anche l’espansioni contenenti le carte degli uccelli indigeni dell’Europa e dell’Oceania, con nuove meccaniche di gioco.

Potete leggerne di più grazie alla nostra recensione di Wingspan, e acquistarlo TRAMITE QUESTO INDIRIZZO.

7 Wonders

Ormai un classico moderno, e a buona ragione. Si tratta di un titolo che può essere giocato da 2 a 7 giocatori (anche se in 2 è preferibile lo spin-off, che vedremo più avanti) di Antoine Bauza.

Il tema è presto detto: ciascun giocatore deve costruire una delle 7 meraviglie del mondo antico, sviluppando al contempo la propria città antica. Partendo con 7 carte a testa, se ne seleziona una e si passano le rimanenti al giocatore al nostro fianco. Possiamo usare la carta scelta per costruire la struttura che vi è riportata, o venderla per ricavarne monete utili al commercio; in alternativa, scartarla per poter costruire un pezzo dello nostra meraviglia. La partita è composta da 3 ere, in cui si draftano 7 carte in tutto; 7 Wonders ha una durata di circa 30 minuti, indipendentemente dal numero di giocatori.

Molte carte sono concatenate, è quindi fondamentale in questo gioco non solo scegliere attentamente cosa costruire, ma anche quali carte si passano ai nostri avversari. Spesso è infatti utile sviluppare con attenzione uno specifico aspetto, riscuotendone i vantaggi a lungo termine.

Rispetto al titolo di cui vi parleremo subito dopo, 7 Wonders ha una maggiore interazione diretta; anche la scelta di quale giocatore con cui commerciare ha il suo peso.

È uscita recentemente in Italia la nuova edizione edita da Asmodee, che pubblica anche le espansioni per questo gioco. La trovate A QUESTO INDIRIZZO.

It’s a Wonderful World

Altro titolo di cui abbiamo scritto la recensione, It’s a Wonderful World è un gioco che possiamo giocare in italiano grazie a Studio Supernova; l’autore è Frédéric Guérard.

Si tratta ci un gioco di civilizzazione un po’ astratta, basato sulle carte. Ciascun giocatore controlla un impero; accumulando e producendo le 5 risorse, può “costruire” altre carte allo scopo finale di ottenere più punti vittoria degli altri. L’ambientazione è quella di un futuro prossimo ma piuttosto utopistico, con invenzioni e scoperte che si trovano più nel campo della fantascienza che in quello della scienza reale. Il tutto è splendidamente illustrato sulla carte di dimensioni generosa da Anthony Wolff.

Questo gioco pecca un po’ in interazione (rispetto a 7 Wonders, a cui innegabilmente richiama) essendo quasi un solitario di gruppo; l’interazione indiretta si trova in una piccola “gara” per la produzione di risorse e nel draft di carte che si fa all’inizio dei 4 turni. Tuttavia, la componente di gestione delle risorse è però qua più profonda e meglio sviluppata rispetto al classico moderno di Bauza.

It’s a Wonderful World ha il grandissimo pregio di poter essere intavolato con grande soddisfazione da 2 a 7 giocatori (grazie all’espansione Corruzione e Ascesa); è inoltre praticamente privo di downtime, una partita si può così giocare anche in 7 persone in meno di un’ora senza pause o tempi morti.

A QUESTO INDIRIZZO potete trovare la scatola base del gioco da tavolo strategico It’s a Wonderful World.

Its A Wonderful World 1

 

Star Realms

Combattimenti spaziali 1vs1 basati sul deckbuilding? Ma parliamo naturalmente di Star Realms, il gioco da tavolo di Robert Dougherty e Darwin Kastle.

I due contendenti partono con un identico mazzo di carte iniziali, da cui se ne pescano 5. Le carte possono dare monete, per acquistare nuove navi e stazioni spaziali, o fare danni all’avversario; la partita si vince quando l’avversario resta a zero punti vita.

Il gioco è davvero semplice nel regolamento, ma ricco di possibilità. Esistono 4 tipi diversi di carte nave/stazione spaziale, rappresentate dai colori: ciascun tipo ha dei notevoli punti di forza. La bravura dei giocatori non sta solo nel decidere quali carte acquistare, ma anche nell’attenzione che devono prestare alla costruzione del mazzo stesso. Un deck ricco di troppi tipi di carte, infatti, non riuscirà a innescare le combinazioni che trasformano una mano “normale” in una serie devastante! Un po’ di fortuna può avere il suo peso, ma un giocatore scafato saprà sempre tirare fuori il meglio dal proprio mazzo.

Le partite sono brevi e abbastanza varie; grazie alle numerosissime espansioni si può inoltre arricchire l’esperienza di gioco quanto si desidera. Star Realms è probabilmente il più semplice tra i migliori giochi da tavolo di strategia che vi proponiamo, ma questo non ne inficia il divertimento!

Il mazzo base ha un costo molto accessibile, e sicuramente vi garantirà numerose partite prima di sentire la voglia di nuove carte. Trovate Star Realms, edito in Italia da Devir, A QUESTO INDIRIZZO.

I migliori per i giocatori abituali

Facciamo un passettino in più, ed andiamo ad esplorare dei giochi da tavolo di strategia un po’ più strutturati, adatti a dei giocatori abituali. Non si tratta ancora di “cinghiali”, ma sicuramente di titoli che testano le abilità strategiche dei giocatori in maniera più probante. Il flusso di gioco è abbastanza lineare, l’interazione presente ma non fortissima, e la spiegazione relativamente contenuta. Dopo tutto stiamo parlando dei migliori giochi da tavolo di strategia per giocatori abituali, mica la roulette!

Scythe

Gioco da tavolo di Jamey Stegmaier, ambientato nell’immaginario 1920+ creato dalla matita di Jakub Rozalski. Si tratta di un ambientazione steampunk, dove mech di produzione militare, creati da Nikola Tesla sono stati riconvertiti in mezzi di produzione (ma non disdegnano un po’ di scontri). I materiali di gioco sono di alto livello, e le illustrazioni tra le più belle che potete trovare nel mondo dei giochi da tavolo.

Scythe può essere giocato da 1 a 5 giocatori, o fino a 7 tramite un’espansione (Invaders from Afar). Le partite durano circa 90 minuti o poco più.

Ciascun giocatore prende le sorti di un popolo dell’est europeo, alla ricerca di fama, popolarità e ricchezza. Ogni giocatore possiede una plancia, diversa dalle altre, su cui si selezionano le azioni da effettuare; tramite esse si possono produrre risorse, costruire Mech, muoversi per la mappa a esagoni e sviluppare il proprio motore di gioco rendendo più efficienti le azioni possibili.

Nonostante a prima vista possa sembrare un titolo in cui ci si tirano parecchie coltellate, in realtà la componente d’interazione diretta è secondaria rispetto allo sviluppo del proprio orticello. Per vincere sarà infatti necessario accumulare più monete degli altri, ma alcune volte, se non spesso, il combattimento non sarà la miglior soluzione possibile.

Oltre al gioco base, sono uscite numerose espansioni in italiano grazie a Ghenos Games; l’ultima di esse permette anche di giocare una sorta di campagna di più partite sullo stile di un gioco da tavolo legacy. A QUESTO INDIRIZZO trovate la scatola base di Scythe, più che soddisfacente anche da sola.

Terraforming Mars

Marte, 2400. L’umanità si è ormai stabilita sul pianeta rosso e ha deciso che è giunto il momento di renderlo più simile al pianeta patrio: servirà costruire città, piantare foreste, alzare la temperatura, immettere ossigeno nell’atmosfera e creare imponenti specchi d’acqua. Tutto ciò è affidato a delle corporazioni guidate dai giocatori che, tramite i progetti sulle carte, cercheranno di ottenere punti vittoria contribuendo in maniera decisiva alla terraformazione di Marte.

Terraforming Mars è un gioco di Jacob Frixelius da 1 a 5 giocatori. Si tratta di un titolo basato sulle carte, ma con componenti di gestione risorse e piazzamento tessere. Praticamente privo d’interazione diretta, è però ricco di spunti per mettersi i bastoni tra le ruote a vicenda, a partire dal draft di 4 carte che si svolge in ciascun turno. È importante costruire il proprio motore di gioco bene e velocemente, in maniera da iniziare a contribuire alla terraformazione: i punti derivanti da essa sono infatti abbastanza limitati, e i tre parametri globali di temperatura, ossigeno e numero di oceani innescano anche la fine della partita.

Il tallone d’Achille di questo gioco è senz’altro nei componenti di gioco: tra le grafiche e i materiali non eccelsi, siamo sotto le media delle migliori produzioni moderne. Tuttavia, l’altissima rigiocabilità, il gameplay piacevole e l’ambientazione abbastanza legata alle meccaniche, hanno fatto si che questo titolo fosse comunque un grandissimo successo.

Nonostante l’uso massiccio delle carte possa suggerire la preponderanza della tattica sulla strategia, vi assicuriamo che non è così. Già dalla scelta della corporazione iniziale è fondamentale elaborare un piano a lungo termine; chi gioca a Terraforming Mars turno per turno, senza un respiro strategico ampio, è destinato alla sconfitta.

Sono uscite ben 5 espansioni per Terraforming Mars, e si trovano, come il gioco base, in italiano grazie a Ghenos Games. Potete acquistare Terraforming Mars A QUESTO INDIRIZZO e contribuire anche voi a rendere gradevole il soggiorno su Marte!

Viticulture

Il secondo titolo di Jamey Stegmaier nella nostra lista dei migliori giochi da tavolo di strategia, da accompagnare con un robusto vino rosso (ma non rovesciatelo sulla plancia!). L’ambientazione è quella delle colline della regione Toscana, tra vigneti e natura: ma non siamo qui per trascorrere del tempo in relax in un agriturismo, bensì per lavorare, e produrre il miglior vino di tutta la regione!

Viticulture è un gioco da tavolo edito da Ghenos Games in Italia, da 1 a 6 giocatori nell’Essential Edition. Quest’ultima è la più diffusa oggi, ed oltre al gioco base contiene qualche elemento dell’espansione Tuscany che gli appassionati ritengono essere fondamentali per apprezzare appieno il titolo.

Si tratta di un gioco da tavolo di posizionamento lavoratori in cui andiamo a piantare, far crescere e raccogliere i frutti delle nostre viti. Una volta eseguita la vendemmia, le nostre uve vanno trasformate in vino ed imbottigliate. Esistono vini di diversa qualità, così come contratti con richieste varie, e naturalmente maggiore è la qualità del nostro vino, più alti saranno i punti vittoria che otterremo. Il gioco si svolge su svariati anni divisi in stagioni, e termina quando un giocatore raggiunge i 20 punti vittoria.

Grazie al flusso di gioco non troppo complesso e all’ambientazione abbastanza sentita, può essere un gioco adatto a molti giocatori. Si tratta di un titolo di complessità media, in cui inizialmente può sembrare preponderante una componente casuale ma che, dopo un paio di partite, si è in grado di governare ed apprezzare.

Viticulture: Essential Edition si può trovare A QUESTO INDIRIZZO.

I migliori per i giocatori di strategia esperti

Eccoci arrivati, dopo aver digerito numerose sessioni impegnative con i titoli precedenti, siamo pronti all’ultimo step: quello dei migliori giochi da tavolo di strategia per esperti. Parliamo di tre titoli che mettono davvero alla prova le abilità dei giocatori. Partendo da regolamenti più complessi, evolvono in opportunità di gioco molto ampie e diverse, in base alla situazione iniziale, le nostre azioni e quelle avversarie. Non sono titoli da proporre assolutamente a chi non è pronto: nel migliore dei casi avreste un’entusiasta che però agisce senza sapere cosa fa, rovinando l’esperienza di gioco anche agli altri. Nel peggiore vi tirerà dietro una sedia. Ma per chi ha il palato adatto, questi tre titoli sono sicuramente tra le migliori esperienze che potete avere intavolando un gioco da tavolo strategico.

Brass: Birmingham

Martin Wallace al suo meglio, e scusate se è poco. Brass: Birmingham ci porta nella parte produttiva dell’isola britannica, nel periodo della rivoluzione industriale. Ciascun giocatore è un capitano d’industria, impegnato nel realizzare non solo aziende di vario tipo, ma anche i collegamenti delle città dove sono presenti alle fonti di materie prime e ai mercati dove poterle vendere. Composto da due ere, la prima utilizzerà come vie logistiche i corsi d’acqua, mentre nella seconda i treni la faranno da padroni.

Ne parliamo ampiamente nella nostra recensione di Brass: Birmingham, per chi volesse approfondire le meccaniche di gioco.

Il titolo è una sorta di “seconda versione” di Brass: Lancashire; i due sono abbastanza simili, ma entrambi estremamente apprezzati. Si può giocare da 2 a 4 giocatori, e le partite durano tra i 90 e i 120 minuti.

Questo titolo stupisce per la variabilità che riesce a dare grazie al solo posizionamento casuale dei mercati; non c’è interazione diretta tra i giocatori, ma è piuttosto stretto, e certi posizionamenti oculati di industrie o collegamenti tra città possono essere davvero scomodi per gli altri al tavolo.

Brass: Birmingham è attualmente terzo in assoluto nella classifica dei migliori titoli su BoardGameGeek, e scusate se è poco anche questo. Potete acquistare il gioco da tavolo in edizione italiana di Ghenos Games A QUESTO INDIRIZZO.

Spirit Island

Nella nostro elenco dei migliori giochi da tavolo di strategia non potevamo non inserire almeno una proposta di titolo cooperativo, e la scelta è ricaduta su Spirit Island.

Da 1 a 4 giocatori, il gioco da tavolo di R. Eric Reuss è edito in Italia da Ghenos Games; ciascuna partita si gioca in circa due ore o poco meno, e sono disponibili delle mini-campagne per aumentare la difficoltà una volta presa confidenza con le partite “base”.

Ciascun giocatore interpreta uno spirito selvaggio, un’entità semidivina che rappresenta qualche aspetto della natura. Lo scopo del gioco è liberare la nostra isola dagli invasori, distruggendo loro avamposti e spaventandoli a tal punto che saranno loro stessi a decidere di levare le tende. Gli spiriti sono molto diversi tra loro, in caratteristiche e complessità. Ogni turno possono giocare delle carte con degli effetti particolari, e crescere in potenza durante la partita acquisendo nuovi poteri; di pari passo, tuttavia, l’aggressività degli invasori diverrà sempre maggiore.

Grazie alla sua notevole complessità, questo gioco elimina totalmente il rischio di alpha-player comune a molti giochi cooperativi. Ciascuno non potrà che studiare attentamente che il proprio spirito e le proprie azioni, programmandone la crescita a lungo termine ma senza dimenticare di aiutare il gruppo nel presente.

Spirit Island è un gioco che funziona bene anche in solitario, ed anzi forse rappresenta una sfida ancora maggiore: con almeno due giocatori, infatti, è possibile scegliere spiriti dalle caratteristiche diverse, in maniera che i punti deboli di uno siano punti di forza di un altro; questo naturalmente non avviene nel gioco in solitario, dove si potrà contare solo sulle forze del proprio spirito (letteralmente, non metaforicamente!).

Barrage

Unico gioco “tutto italiano” tra le nostre proposte dei migliori giochi da tavolo di strategia, ma non è per patriottismo che si trova qui Barrage. Il titolo di Tommaso Battista e Simone Luciani è uscito da una campagna Kickstarter di Cranio Creations a dire il vero un po’ travagliata, ma ha saputo convincere moltissimi giocatori grazie all’esperienza di gioco.

Ci troviamo in degli anni’ 30 del secolo scorso alternativi, dove i combustibili fossili sono ormai una risorsa esaurita; per soddisfare la sete di energia in continua crescita di città e industrie, l’unica strada percorribile è la produzione idroelettrica. Ciascun giocatore rappresenta una compagnia nazionale, in competizione per lo sfruttamento di una regione alpina ricca di fiumi. Costruendo dighe, condotte e centrali idroelettriche, dovremo soddisfare il maggior numero di contratti ed ottenere gli agognati punti vittoria.

Il gioco usa una meccanica di piazzamento lavoratori e gestione risorse, quest’ultima davvero particolare ed interessante. Progetti e macchinari per la costruzione delle strutture, infatti, non vengono spesi, ma investiti per un certo numero di turni. Potremo sbloccare nuovi progetti, bonus e possibilità durante il gioco; il tutto portando avanti una lotta davvero aspra per i posizionamenti migliori sulla mappa di gioco.

È disponibile anche un’espansione per Barrage, chiamata The Leeghwater Project; la scatola base del gioco si trova A QUESTO INDIRIZZO.

Questi erano i migliori giochi da tavolo di strategia

Ed eccoci qua, al termine della nostra carrellata sui giochi da tavolo di strategia più belli. Siamo curiosi però di sapere anche la vostra opinione! Qual è il vostro preferito? C’è qualche altro titolo che avreste messo voi? Come al solito, vi aspettiamo per parlare insieme nei commenti qui sotto.

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