Hellapagos: come fuggire da un’isola deserta, la recensione

Di Davide Quadrio 13 Min di lettura

Giorno 19: sono ormai quasi tre settimane che siamo naufragati su quest’isola, che a quanto pare non si trova su alcuna mappa. L’abbiamo ribattezzata Hellapagos: palme, spiaggia e un mare cristallino a molti fanno pensare al paradiso, ma per noi questo minuscolo pezzo di terra inizia ad assomigliare all’inferno.

Le scorte che avevamo sulla nave, ormai un relitto che arrugginisce sugli scogli, sono sempre più scarse. E questa giungla non offre nulla di commestibile, nemmeno delle stramaledette noci di cocco. Ho il sospetto che alcuni dei miei compagni abbiano sotterrato delle provviste di cui gli altri non sono a conoscenza; forse la pistola che ho ritrovato sulla nave mi servirà… ma non come difesa personale.

Riusciamo a raccogliere qualche goccia d’acqua dalle piogge incostanti, e per ora sembra bastarci. Ma nei giorni senza pioggia, la sete inizia a farsi sentire.

Non abbiamo speranza di sopravvivere a lungo qui: l’unica opzione che ci è rimasta è tentare la fortuna in mare con la zattera che stiamo costruendo. Ma la legna sulla spiaggia è ormai terminata, e quando John si è addentrato nella giungla per trovarne altra, è stato morso da un dannato serpente; quasi ci lascia la pelle.

Dobbiamo andarcene da questo inferno, prima che inizi la stagione delle piogge. Mancano solo pochi giorni. Ma in cuor mio, non credo che ce la faremo tutti. Non abbiamo cibo per tutti, non abbiamo acqua per tutti. Finora abbiamo collaborato, almeno in apparenza. Ma presto ci salteremo alla gola come un branco di iene. Solo i più forti sopravvivranno, o Hellapagos ci ucciderà tutti.

Hellapagos: la recensione del gioco da tavolo

Hellapagos è un gioco da tavolo di Laurence GamelinPhilippe Gamelin, portato in Italia da Ghenos Games; l’edizione originale del 2017 è di Gigamic. Si tratta di un party game, ma non fatevi ingannare dall’apparenza: parliamo di un titolo piuttosto cattivo. Ed è questo il bello.

Giocabile da 3 a 12 persone, rende però al meglio con un numero medio di giocatori: in 3/4 si è troppo pochi per apprezzarne certe dinamiche; in 11/12 rischia di diventare un po’ confusionario, ed inoltre, nonostante le partite siano abbastanza rapide, è presente la player-elimination.

Hellapagos 5

Contenuto della scatola di Hellapagos

  • 6 palline di legno
  • 1 sacchetto di juta
  • 12 carte Zattera
  • 54 carte Relitto
  • 12 carte Meteo
  • Segnalini Legno, Acqua e Cibo
  • Il portacarte a forma di relitto
  • 12 carte Stato naufrago
  • 1 carta Primo giocatore
  • 2 porta carte pieghevoli

La qualità dei materiali

La scatola è compatta, ma robusta e decorata anche all’interno. I materiali sono di buona qualità, e qualche chicca colpisce favorevolmente lasciando il segno. Ad esempio, il porta carte a forma di relitto fa davvero una bella figura sul tavolo. Le scatolette di cartone per le carte, invece, sono una trovata molto gradita per tenere il ordine il gioco quando non lo si sta usando. Un ottimo esempio di come, con poca spesa in fase di produzione, si possano inserire accessori graditissimi ai giocatori.

Il sacchetto di juta aiuta ad immergersi ancora di più nell’atmosfera, e le palline di legno, da pescare dal sacchetto, sono decisamente più piacevoli di classici segnalini di cartone.

Le carte sono telate e di buona qualità; potete comunque scegliere di proteggerle con le bustine per le carte grandi (A QUESTO INDIRIZZO) e per le carte piccole (A QUESTO INDIRIZZO).

Non possiamo che lodare l‘ottima produzione a livello qualitativo di Hellapagos, così come il buonissimo rapporto qualità/prezzo.

Hellapagos 3

Come si gioca ad Hellapagos

All’inizio della partita si comincia con un certo quantitativo di scorte di Cibo ed Acqua in base al numero di giocatori. Inoltre, ogni giocatore riceve 3 o 4 carte Relitto. Si assegna (al giocatore che più somiglia ad un naufrago) la carta Primo Giocatore, che passerà di turno in turno, e si svela una carta Meteo.

Hellapagos si svolge tra 7 e 12 turni (non si sanno esattamente) in cui ciascun giocatore, in ordine di posto, svolge un’azione. Le azioni possibili sono 4:

  • Pescare 1, 2 o 3 pesci
  • Raccogliere l’acqua disponibile per quel turno
  • Pescare carte dal relitto
  • Raccogliere legna

Pescare Pesci e Raccogliere Acqua sono azioni per andare ad aumentare le riserve comuni di questi beni. Per Pescare Pesce, si prende una pallina a caso dal sacchetto: si potranno così aggiungere 1, 2 o 3 pesci. L’Acqua disponibile è invece indicata dalla carta Meteo per quel turno: in caso di tempo piovoso, sarà possibile raccoglierne molta; ma alcuni giorni la siccità ci impedirà del tutto di trovare altra acqua.

Se scegliamo di pescare carte Relitto ne prendiamo una da aggiungere alla nostra mano: in esse possiamo trovare ulteriori scorte, oggetti utili, armi ma anche carte completamente inutili. Le carte Relitto possono essere giocate in qualunque momento per aggiungere scorte alle riserve comuni di Cibo/Acqua o conservate in attesa del momento migliore per usarle; inoltre contengono alcuni oggetti molto utili, come ad esempio la canna da pesca che raddoppia la nostra capacità di pescare.

Infine, si può raccogliere della Legna utile alla costruzione della Zattera. In questa fase si attua una meccanica di gioco push-your-luck: una risorsa legna è sempre garantita. Ma si può scegliere di provare a raccoglierne di più pescando un certo numero di palline dal sacchetto. Se si pesca la pallina nera (1 su 6) si viene morsi da un serpente: il giocatore in questione non trova altra legna, e, oltre a saltare la sua azione nel turno successivo, non potrà partecipare alle votazioni nel turno corrente. Ogni volta che si raccolgono sei pezzi di legna, si aggiunge un posto sulla Zattera.

Al termine di ogni turno i giocatori sopravvissuti vanno sfamati e dissetati: si spenderà una risorsa Cibo/Acqua ciascuno. Ed è in questa fase che avviene il “dramma”, ma ne parleremo tra poco.

Lo scopo del gioco è costruire una Zattera che abbia posti sufficienti per tutti i sopravvissuti prima dell’arrivo della carta Meteo tempesta, che si trova sempre nella seconda metà del mazzo Meteo. Solo i giocatori che riusciranno a scappare dall’isola prima dell’arrivo della tempesta si potranno considerare i vincitori. Per scappare dall’isola sarà anche necessario portare con sé un Cibo e un’Acqua aggiuntivo a testa.

In Hellapagos è possibile anche perdere tutti, e tutti assieme: una magra consolazione…

Hellapagos 2

“Un gioco collaborativo… fino a che non c’è più cibo!”

Avrete già capito che ad un certo punto non ci sarà Cibo, o Acqua, o spazio sulla Zattera, per tutti. Come la tagline del gioco recita, si tratta infatti di “Un gioco collaborativo… fino a che non c’è più cibo!“.

Come risolvere queste situazioni? Beh, con metodo democratico! Ogni volta che bisogna decidere chi lasciar morire di fame, o di sete, o abbandonare sull’isola, avviene una votazione. Dopo una discussione, ciascun giocatore, contemporaneamente, indica chi secondo lui deve essere “sacrificato”.

Sta solo ai giocatori scegliere: non ci sono fazioni, o squadre, o traditori. Ciascuno prende la propria decisione secondo il criterio che ritiene più giusto. Al nostro tavolo, di solito, abbiamo “sacrificato” chi si era comportato in maniera più egoista: ad esempio cercando carte Relitto (che sono personali), invece che Raccogliere Acqua o Cibo per il gruppo.

Il giocatore lasciato senza Cibo/Acqua, a questo punto, ha un’ultima possibilità: può giocare dalla sua mano una carta Cibo/Acqua e salvarsi la pelle, rivelando però così la sua infida natura. Invece di mettere a disposizione del gruppo le risorse, ha infatti scelto di conservarle per sé stesso. E siate certi che gli altri sopravvissuti se ne ricorderanno alla prossima votazione.

Infine, sono presenti anche delle carte Pistola: serve spiegare a cosa servono?

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Conclusioni della recensione su Hellapagos

Per concludere la nostra recensione, possiamo dire che Hellapagos non è il solito party game, nel bene e nel male.

Il tema è molto bene espresso ed implementato, a differenza di altri giochi simili che richiedono votazioni. Ne sono un esempio titoli come The Resistance o Secret Hitler: nonostante la qualità meccanica fuori dubbio, hanno ricevuto molte reskin e rivisitazioni tematiche, dimostrando come in realtà il tema fosse abbastanza slegato dalle strutture di gioco. In Hellapagos, al contrario, le meccaniche di gioco si sposano molto bene con il tema.

Tuttavia può essere un gioco “difficile” da giocare: non a tutti i gruppi di gioco può infatti piacere il dover votare per l’eliminazione, e quindi la sconfitta, di un altro giocatore. Se poi questo si traduce nel lasciarlo morire di fame o di sete, beh, è più che comprensibile che questo possa risultare sgradevole. A maggior ragione considerando che, a meno di un flusso di gioco particolarmente fortunato, è praticamente impossibile che tutti i sopravvissuti iniziali riescano a fuggire dall’isola. Iniziare la partita sapendo con quasi certezza matematica che qualcuno dovrà morire perché gli altri sopravvivano può essere disturbante.

Anche alcune carte Relitto sono un po’ forti (a livello d’impatto emotivo), come ad esempio il Kit per Cannibali (anche qua ogni spiegazione sarebbe superflua). Ad ogni modo, ricordandosi che si sta “solo” giocando, e che gli eventuali conflitti al tavolo vanno lasciati al tavolo, l’esperienza che Hellapagos regala è divertente e particolare, in cui è facile immedesimarsi ricordandosi che se si vince insieme tanto meglio, ma talvolta si tratta di mors tua, vita mea.

Sì, è brutale; sì, la fortuna nelle carte ha un certo peso; e sì, è prevista la player-elimination (ma una variante di gioco la rende molto meno fastidiosa); e ancora sì, serve il gruppo giusto per godersi il gioco senza rovinare le amicizie.

In ogni caso, se queste particolarità non vi disturbano eccessivamente, sappiate di trovarvi di fronte ad uno dei migliori party game che lavora sulle dinamiche sociali pubblicati di recente. Se siete in grado di soddisfare questi “requisiti d’ingresso”, più che un inferno, l’isola di Hellapagos vi sembrerà, forse non un paradiso, ma certamente un gran bel posto in cui stare.

Hellapagos 1

Hellapagos si può trovare A QUESTO INDIRIZZO.

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