Il nuovo trailer di Death Stranding 2: On the Beach, intitolato “Explore. Connect. Survive”, ci catapulta ancora una volta nell’universo più strano, malinconico e sorprendentemente commovente del mondo videoludico.
Il gioco, in arrivo il prossimo 26 giugno su PlayStation 5, promette una nuova odissea onirica dove il confine tra gameplay, cinema e filosofia esistenziale è più sottile di un filo chirale. E sì, Norman Reedus è ancora il nostro protagonista.
Un sequel con tanto cuore
La domanda che aleggia in tutto il trailer non è solo retorica, è il cuore stesso del sequel. In un mondo dove le connessioni hanno conseguenze reali, Sam Porter Bridges si mette nuovamente in marcia. Ma stavolta non è più (solo) per consegnare pacchi: l’umanità è sull’orlo dell’estinzione e qualcuno dovrà rispondere alla domanda più scomoda dell’era digitale: dove finisce l’empatia e inizia l’inganno?
Questa la breve sinossi pubblicata da Sony: “Sam, con i suoi compagni al suo fianco, intraprende un nuovo viaggio per salvare l’umanità dall’estinzione con l’assillo di una domanda inquietante: avremmo davvero dovuto connetterci?”.
In pratica, il mondo che abbiamo unito nel primo gioco potrebbe non essere così grato di essere stato… ricucito.
Cosa aspettarsi dal sequel di Death Stranding?
Un mondo ancora più surreale e da esplorare
Dalle scogliere lunari alle giungle umide, il mondo di Death Stranding 2: On the Beach promette biomi bizzarri, bellezze inquietanti e segreti ovunque. Ogni passo può essere un rischio. Ogni sentiero, una scoperta.
Combattimenti fluidi e adattabili
I BT sono tornati, e stavolta sembrano ancora più incazzati. Potrai affrontare minacce umane o non del tutto umane con approcci diversi: stile Rambo, alla Solid Snake, o alla “scappo a gambe levate”. La scelta è tua. E ogni scelta conta.
Una storia fuori di testa (in senso buono)
Non sarebbe un gioco di Kojima senza personaggi che sembrano usciti da un film d’arte surrealista. Sam è affiancato da nuovi alleati e vecchie conoscenze, in un racconto che promette di farci piangere, urlare, ridere e, inevitabilmente, grattarci la testa chiedendoci: ma cosa ho appena visto?
Social Strand Gameplay
La funzione più “social” della saga torna: le tue azioni influenzano il mondo anche per altri giocatori, creando una rete (a volte fragile, a volte solidissima) di collaborazione indiretta. Puoi costruire un ponte che salverà uno sconosciuto… o ignorare tutto e lasciare rovine.
Il nuovo esperimento visionario di Hideo Kojima
Death Stranding 2 è un esperimento narrativo travestito da videogioco AAA. Un’esperienza che ci ricorda che connettersi può essere doloroso, ma anche necessario. E, diciamocelo, nessuno lo fa come Hideo Kojima.
Siete dunque pronti a rimettervi lo zaino in spalla, affrontare i venti impossibili e parlare con una testa in un barattolo? Bene. Il mondo ha bisogno di voi (di nuovo).