Capitan Marvel: tutto quello che dovete sapere! – Parte Prima

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Dopo aver visto la scena dopo i titoli di coda del film Avengers – Infinity War e con un film previsto nel 2019, si fa un gran parlare di Capitan Marvel. Chi è questo supereroe? E’ un alieno? E’ un terrestre? E’ un uomo? E’ una donna? Potrà fare la differenza nel prossimo combattimento contro Thanos? La risposta è: tutte queste cose, e molte altre. E via che si va.

Il titolo di Capitan Marvel è stato tramandato tra molte persone, nell’universo Marvel… e in altri. Tuttavia, il primo e più importante supereroe con questo nome di battaglia è stato l’alieno Kree Mar-Vell.

Capitan Marvel,  ecco tutto quello che dovete sapere sul leggendario supereroe Marvel!

I Kree sono un popolo guerriero proveniente dalla galassia della Grande Nube di Magellano; sono governati dall’Intelligenza Suprema, un computer senziente ossessionato dal rischio che i Kree siano destinati a estinguersi. Per prevenire il disastro si fece ricorso anche all’ibridazione con altre specie, e a seguito di questo processo sul pianeta Kree, la cui società è formata da umanoidi dalla pelle blu, nacque una classe sociale di emarginati con la pelle rosa come i terrestri caucasici.

Quando le politiche imperialiste dei Kree furono rivolte verso la terra, l’Intelligenza Suprema designò Mar-Vell come spia infiltrata, ma l’agente trovò nel suo nuovo pianeta una casa più accogliente, anche per via del legame di tenera amicizia che stava formando con un ufficiale dell’aviazione assegnato alla sicurezza della base NASA di Cape Canaveral, Carol Danvers. Tenete a mente questo nome, diventerà molto importante fra poco.

Mar-Vell si ribellò al piano di conquista della terra da parte della sua gente e finì esiliato nella Zona Negativa, un universo opposto al nostro.

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Rick Jones, il giovane amico di Hulk – celebre per aver lanciato l’SOS che radunò i Vendicatori per la prima volta – trovò modo di riportarlo tra noi attraverso le Nega-Bande, due bracciali che gli permettevano di scambiarsi di posto con il Capitano ogni volta che c’era bisogno di lui. I due condivisero questo complesso legame fino a quando, al termine di un’aspra guerra tra gli alieni Kree e gli Skrull che coinvolse anche la terra, Mar-Vell non fu investito da una delle grandi potenze dell’universo del compito di dare la caccia a Thanos, il folle titano nemico della vita.

Thanos e Capitan Marvel iniziarono una guerra senza tregua, e nessuno dei due ne uscì vivo. Ma le cose non sono andate come credete.

Mar-Vell infatti aveva avuto una vita editoriale molto lunga, cominciata nel 1967 e giunta all’apice della popolarità nel 1974, passando per mano di molti autori. L’ultimo a far splendere la stella del disertore Kree era stato Jim Starlin, di cui si è diffusamente parlato in occasione di Infinity War.

Quando le vendite della serie furono in calo, la Casa delle Idee offrì a Jim la possibilità di chiudere con il personaggio nel corso di una graphic novel (o meglio, del suo primo fumetto pubblicato in un formato dedicato alla vendita nelle librerie specializzate, nel 1984) e Starlin volle raccontare una storia legata a doppio filo a una tragedia personale che aveva subito: la morte del padre a causa del cancro.

Ne “La Morte di Capitan Marvel”, il supereroe è pienamente consapevole che il suo corpo contaminato dalle radiazioni è destinato a consumarsi, e perciò si congeda da tutti coloro che gli hanno voluto bene, e anche dai suoi più onorevoli avversari. In questo modo Starlin scrive il racconto di come si elabora l’imminenza della morte da parte sia del malato che di coloro che dovranno andare avanti senza di lui, e crea uno dei capitoli più importanti, se non del fumetto mondiale, quantomeno della cosiddetta Silver Age, cioè di quell’epoca del fumetto supereroistico in cui per la prima volta si prese coscienza dei temi socialmente rilevanti nel mondo reale.

Per non andare a incidere sull’impatto culturale e storico di un fumetto del genere, la morte di Capitan Marvel è l’unico evento dell’universo fumettistico a non essere mai stato sovvertito, malgrado dal 1984 a ora abbiano fatto capolino emuli e impostori di Mar-Vell.

I suoi poteri, che sono aumentati nel corso delle sue avventure man mano che è stato investito di missioni sempre più straordinarie, prima della sua dipartita sono giunti al punto di consentirgli di volare, assorbire ed emettere ogni forma d’energia, e persino di conferirgli la coscienza cosmica, quel supersenso che rende consapevoli di ogni fenomeno fisico che avvenga nell’universo.

Come Capitan Marvel, ma in gonnella: l’evoluzione di Carol Danvers

Dicevamo, Carol Danvers? La ragazzotta bionda di Boston che voleva una carriera in aviazione per togliersi dall’ombra di un padre troppo severo, dopo essere stata coinvolta in un’avventura di Mar-Vell fu esposta a una tecnologia che le conferì poteri simili a quelli di lui.

Cominciò a emularlo con il nome di battaglia di Ms. Marvel, e forse, fu altrettanto sfortunata. Durante un violento scontro con la Confraternita dei Mutanti Malvagi infatti, fu esposta prolungatamente ai poteri di assorbimento di Rogue, e cadde in coma. Mentre il suo corpo giaceva inerte, la sua mente si faceva strada in quella della bella mutante come una seconda personalità, conferendole anche l’accesso permanente ai poteri di volo, invulnerabilità, e superforza. Quando finalmente si risvegliò dal coma (durante e a causa di un’invasione aliena, tanto per cambiare), divenne la supereroina spaziale nota come Binary, con il potere di assorbire l’energia delle stelle.

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Tornò nella nostra galassia per utilizzare i propri poteri per ricaricare il sole che stava morendo, e questo fu l’inizio di un lungo e noioso periodo di permanenza sul pianeta terra in cui affrontò perdite di poteri, ritrovamenti di poteri, crisi esistenziali, problemi di alcolismo, cambi di nome di battaglia, cambi di costume – uno più sexy dell’altro – e soprattutto apparve in tanti fumetti divertenti come gregario e in tanti noiosi come protagonista.

La svolta è arrivata negli ultimi anni, quando, reclamato finalmente il titolo di Capitan Marvel, si è assunta il compito di difendere la terra da minacce aliene vigilando il pianeta da una stazione spaziale, ma si è anche scontrata aspramente con Tony Stark sui metodi da tenere, scatenando la seconda Civil War. Con il titolo è arrivato anche un costume molto più sobrio, quello a cui si sono ispirati per il film con Brie Larson in uscita nel 2019.