Ven 6 Giugno, 2025
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Darth Vader e il suo primo bagno di sangue da Sith: in arrivo il romanzo Master of Evil

Immaginate Anakin Skywalker, subito dopo gli eventi di Star Wars: La vendetta dei Sith, carbonizzato e mutilato, ormai privo di tutto: amici, ideali e anche senza la sua spada laser. È il momento esatto immediatamente successivo al suo risorgere come Darth Vader.

Ma come ha fatto, davvero, Anakin a diventare il Signore Oscuro che terrorizzerà tutta la galassia semplicemente con il suo ronco respiro e lo sguardo di morte?

Se vi siete mai fatti questa domanda e se il fascino tenebroso del lato più oscuro della Forza ha sempre avuto un forte ascendente su di voi, sappiate che la risposta sta arrivando.

Un rito che trasforma la sofferenza in potere devastante

Il prossimo 11 novembre, lo scrittore Adam Christopher (sì, proprio quello di Shadow of the Sith) ci porterà alla scoperta di questo cupo meandro mai raccontato in dettaglio dell’universo Star Wars con Star Wars: Master of Evil, un romanzo che punta dritto al cuore rosso della questione, ovvero il momento in cui Darth Vader compie il rituale Sith per creare la sua iconica spada laser.

No, non si tratta solo di aver cambiato cristallo kyber. Qui siamo di fronte a un rituale oscuro svoltosi tra i venefici fumi di Mustafar, la stessa fornace infernale dove colui che una volta era conosciuto come Anakin Skywalker perso tutto. Un “bagno di sangue spirituale”, un atto chiamato “bleeding (sanguinamento)”, in cui il Sith riversa tutta la sua rabbia, dolore e odio nel cristallo, corrompendolo e forgiando così la sua arma definitiva. Secondo la sinossi ufficiale, “questo atto scatena un potere ben più grande del previsto, offrendo a Vader uno squarcio sulla potenzialità sconfinata della Forza”.

Master of Evil: nascita di un’icona del male

I più appassionati ricorderanno qualcosa di simile nel fumetto Darth Vader #5 del 2017, albo firmato da Charles Soule e Giuseppe Camuncoli, che esplorava proprio i primissimi passi di Vader come apprendista di Palpatine.

Tuttavia, Master of Evil promette di andare oltre: non cancella quella continuity, ma la arricchisce, scavando ancora più a fondo nei pensieri, nei dubbi e nella dolorosa furia del nostro Signore dei Sith preferito.

Insomma, non sarà solo il racconto di come Vader costruisce la sua spada laser rossa: sarà un viaggio dentro la mente e l’anima di un uomo disilluso  e tormentato che ha perso tutto e si sta trasformando, pezzo per pezzo, in un’icona del male.

Più mitologia, più tenebre: dritti al cuore di Star Wars

Il romanzo sembra finalmente voler colmare quel vuoto narrativo tra Anakin agonizzante sulla sabbia nera dopo lo scontro fratricida con Obi-Wan Kenobi e il Vader glaciale che fa il suo debutto in Star Wars: Una nuova speranza. È il tipo di materiale che i fan aspettano da anni: non solo azione e duelli, ma mitologia Sith, introspezione, simbolismo oscuro e, si spera, momenti da brivido cosmico.

E poi diciamocelo: vuoi mettere vedere (o leggere) Vader mentre fa sanguinare un cristallo kyber con la sola forza della sua disperazione? Roba da veri patiti della saga più galattica di sempre.

Quando esce Star Wars: Master of Evil?

Star Wars: Master of Evil è già disponibile in pre-order in formato cartaceo, ebook e audiolibro, e sarà rilasciato negli USA l’11 novembre 2025.

Ovviamente, noi non vediamo l’ora che il romanzo debutti in Italia il prima possibile.

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The Boys 5: il creatore Erik Kripke anticipa “molte morti” e un finale senza certezze

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Il conto alla rovescia per l’ultima stagione di The Boys è iniziato, e le anticipazioni non lasciano spazio a dubbi: nessuno è al sicuro. Il creatore e showrunner della serie, Erik Kripke, ha dichiarato in un’intervista a Deadline che nella quinta stagione ci saranno “molte morti” e che non c’è alcuna garanzia sulla sopravvivenza dei personaggi preferiti dal pubblico.

Una promessa che suona quasi come una minaccia per i fan affezionati, ma che non sorprende, considerando il tono crudo e irriverente della serie fin dall’inizio. D’altronde, The Boys ha sempre giocato sul confine tra parodia e denuncia, offrendo una lettura brutale e distorta del genere supereroistico.

The Boys 5: una conclusione voluta, pianificata e definitiva

Kripke aveva già fatto sapere in passato che l’arco narrativo principale di The Boys sarebbe durato cinque stagioni, e ora quel momento è arrivato. Nonostante il successo della serie e il lancio di diversi spinoff (tra cui Gen V), la storia centrale si avvia verso la sua conclusione.

A tal proposito, l’attrice Colby Minifie (Victoria Neuman) ha sottolineato quanto sia importante sapersi fermare al momento giusto: “A volte le cose vanno avanti troppo e perdono direzione. Concludere la serie alle nostre condizioni è un atto creativo importante.”

“Non indovinerete cosa sta per succedere”

Se Erik Kripke ha lanciato l’allarme sulle morti, Nathan Mitchell (Black Noir) ha rincarato la dose dicendo che “ci sono cose in arrivo nella stagione 5 che nessuno si aspetterà”. Anche i lettori del fumetto originale, scritto da Garth Ennis e disegnato da Darick Robertson, dovranno tenersi pronti: la serie TV ha già preso direzioni molto diverse rispetto alla versione cartacea.

Questo rende ogni episodio imprevedibile e alza l’asticella delle aspettative per il gran finale. Senza più la necessità di lasciare spiragli narrativi aperti, Kripke e il suo team avranno carta bianca per chiudere in modo definitivo e memorabile.

Quando arriva la stagione finale?

Le riprese della quinta stagione sono attualmente in corso e proseguiranno per tutta l’estate 2025. Non è ancora stata annunciata una data ufficiale, ma il debutto è previsto nel 2026 su Prime Video.

Nel frattempo, le prime quattro stagioni di The Boys sono disponibili in streaming, così come gli spinoff legati all’universo narrativo. Per chi vuole recuperare l’opera originale, i fumetti sono disponibili sia in formato cartaceo che digitale.

Una cosa è certa: il finale di The Boys 5 non farà prigionieri.

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Il primo trailer di IT: Welcome to Derry ci riporta nell’incubo di Pennywise

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Dopo il teaser di ieri, HBO Max ha rilasciato il primo trailer ufficiale di It: Welcome to Derry, la nuova serie horror tratta dall’universo di Stephen King. Un progetto molto atteso, che ci accompagna alle origini dell’orrore che da generazioni infesta la cittadina del Maine.

Questa serie nasce dalla collaborazione tra Andy e Barbara Muschietti (già dietro alla regia di IT e IT: Capitolo 2) e Jason Fuchs. L’obiettivo è chiaro: esplorare in profondità la storia maledetta di Derry e la natura del suo predatore mutaforma, Pennywise.

Una struttura narrativa originale: tre stagioni per raccontare l’orrore a ritroso

La prima stagione è ambientata nel 1962, alcuni anni prima degli eventi narrati in IT: Capitolo Uno. Le stagioni successive andranno ancora più indietro nel tempo: la seconda esplorerà il 1935, mentre la terza ci porterà nel 1908.

Andy Muschietti ha spiegato che questa scelta non è casuale: “C’è un motivo se la storia è raccontata all’indietro”. L’ispirazione viene dagli interludi del romanzo di King, frammenti in cui Mike Hanlon ricostruisce il passato oscuro di Derry e cerca di capire cos’è “It”, da dove viene e come si manifesta.

Ogni stagione ruoterà attorno a un evento catastrofico legato a uno dei cicli di terrore della creatura, che torna a colpire ogni 27 anni. Questi eventi tragici non solo arricchiscono l’universo narrativo, ma ci aiutano a comprendere quanto a fondo Pennywise abbia contaminato la storia della cittadina.

Gli eventi che segneranno la serie

Tra gli episodi più inquietanti che verranno portati sullo schermo ci sono:

  • L’incendio del Black Spot (anni ’60): un locale notturno per la comunità afroamericana, distrutto da un gruppo razzista. In quell’incendio, It assume la forma di un uccello mostruoso per mietere vittime tra le fiamme. Tra i sopravvissuti: un giovane Dick Halloran, lo chef con poteri psichici che conosceremo poi in Shining.

  • Il massacro della Banda Bradley (1929): una gang di rapinatori viene giustiziata in pieno giorno dai cittadini di Derry. Il numero esatto dei membri uccisi rimane avvolto nel mistero, e anche qui aleggia la presenza di It.

  • L’esplosione delle Kitchener Ironworks (1906): una tragedia inspiegabile durante una caccia alle uova di Pasqua. L’esplosione uccide 88 bambini e segna l’inizio del lungo letargo della creatura.

Il primo trailer di IT: Welcome to Derry, un viaggio nella memoria nera di Derry

Welcome to Derry si preannuncia come un viaggio cupo e affascinante tra le pieghe dimenticate della storia americana, arricchito da riferimenti al romanzo e agli adattamenti cinematografici. Con una narrazione che si muove nel tempo, ci aiuterà a capire non solo cos’è Pennywise, ma anche perché continua a tornare.

La serie debutterà entro la fine del 2025 su HBO Max. Noi siamo pronti a tornare a Derry. Voi?

Jurassic World La Rinascita: il nuovo trailer ci porta dritti nel cuore dell’avventura

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Universal Pictures ha finalmente pubblicato il nuovo trailer ufficiale di Jurassic World La Rinascita, e non potremmo essere più entusiasti: è un concentrato di azione, suspense e dinosauri spettacolari che ci prepara a un ritorno in grande stile nell’universo creato da Michael Crichton. Il film, diretto da Gareth Edwards (Godzilla, The Creator), promette un’esperienza cinematografica intensa, con una storia che affonda le radici nel fascino originario di Jurassic Park.

A rendere ancora più interessante questo nuovo capitolo è la sceneggiatura firmata da David Koepp, lo stesso autore del primo Jurassic Park. Un ritorno alle origini che fa crescere le aspettative e riaccende la magia.

Online il nuovo trailer italiano di Jurassic World La Rinascita, un viaggio nel cuore di una nuova era giurassica

La trama di Jurassic World La Rinascita si svolge cinque anni dopo gli eventi di Dominion. Il mondo ha imparato, a proprie spese, che i dinosauri non possono coesistere a lungo con gli esseri umani. La maggior parte delle creature preistoriche è ormai scomparsa, incapace di adattarsi all’ecosistema moderno. Tuttavia, una zona tropicale attorno all’equatore è diventata un rifugio naturale per alcune specie sopravvissute.

Proprio in questa biosfera si concentrano tre delle creature più imponenti mai esistite — una per la terra, una per il mare e una per l’aria. Questi dinosauri custodiscono nel loro DNA un potenziale farmacologico rivoluzionario: una sostanza genetica che potrebbe portare a sviluppi medici straordinari, capaci di salvare milioni di vite umane.

Il cast è di alto livello, con Scarlett Johansson nei panni della ricercatrice Zora Bennett, Jonathan Bailey nel ruolo del dottor Henry Loomis e Mahershala Ali in quello di Duncan Kincaid. Tre personaggi pronti a mettersi in gioco in un’avventura che mescola ricerca scientifica, sopravvivenza e antiche minacce.

Un omaggio al cinema di Spielberg

Il regista Gareth Edwards ha descritto il film come “una lettera d’amore gigante a Steven Spielberg”, citando ispirazioni evidenti da Jaws e Jurassic Park. Questo nuovo capitolo vuole catturare lo spirito delle prime grandi avventure, offrendo al tempo stesso una narrazione moderna, ricca di tensione e scoperte.

Jurassic World La Rinascita sarà distribuito nei cinema italiani il 2 luglio 2025, prodotto da Steven Spielberg in collaborazione con Universal Pictures.

Potete dare uno sguardo al trailer di Jurassic World La Rinascita qui sotto:

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La Voyager 1 è ancora viva! La NASA riaccende i motori principali dopo 20 anni di inattività

Altro che The Walking Dead, la vera resurrezione dalla morte è avvenuta a più di 24 miliardi di chilometri dalla Terra, nello spazio interstellare dove continua a viaggiare la Voyager 1.

La NASA ha compiuto l’impossibile: ha riportato in vita questo gran bel pezzo di tecnologia del secolo scorso che tutti davano per spacciato, riaccendendo i motori della navicella lanciata nel 1977 arrivata là dove nessun umo è mai giunto prima, alla faccia dell’Enterprise.

Un pezzo di storia ancora funzionate

Voyager 1 è una delle prime sonde esploratrici del sistema solare esterno che, raggiunta l’eliopausa, invece di godersi la meritata pensione, continua imperterrita a inviarci dati dallo spazio profondo. È il Ferdinando Magellano delle sonde spaziali: ha visto Saturno da vicino, ha sfiorato il bordo del Sistema Solare e ora fluttua nella regione tra le stelle con la stessa testardaggine di chi si rifiuta di mollare il PC con Windows 7.

Dopo averci fatto gridare al miracolo, tornando a comunicare con la Terra nell’aprile del 2024 dopo un improvviso blackout, i thruster di rollio della Voyager 1, quei piccoli propulsori che tengono la sonda orientata verso la Terra, hanno cominciato a non funzionare a dovere. I motori principali erano ormai morti nel 2004 e i secondari, nonostante i test effettuati nel 2017, hanno iniziato anche loro a dare segni di cedimento. In parole povere senza quei propulsori, la Voyager 1 era destinata a ruotare casualmente su sé stessa smettendo di inviare dati, quindi fine delle trasmissioni… silenzio cosmico.

voyager 2

Mission Impossible: restart Voyager 1

Così, al Jet Propulsion Laboratory (JPL), qualcuno ha avuto l’idea folle: resuscitare i motori morti da vent’anni. Ma c’era un problema: i riscaldatori necessari al funzionamento di quei motori erano considerati defunti, fuori servizio dal 2004. Fine della storia? Macché.

Il team, guidato da Kareem Badaruddin e Todd Barber (che potrebbero essere protagonisti di una puntata di The Big Bang theory insieme ad Howard Wolowitz), ha rovistato tra vecchi schemi elettrici, codici scritti su fogli polverose degli anni ’70 e, udite udite, ha scoperto che forse non erano bruciati, ma semplicemente spenti a causa di un bug elettronico. Insomma, è bastato spegnere e riaccendere… facendola un po’ facile.

Il giorno della verità

Il 20 marzo 2025, dalla NASA è stato inviato il comando con l’apprensione e le delicatezza di un artificiere hollywodiano che si appresta a tagliare il filo per disinnescare una bomba. Ci sono volute 23 ore e mezza affinché il segnale arrivasse alla Voyager, e altrettante per ricevere una risposta.

Il giorno dopo, sui monitor degli scienziati del JPL, la temperatura dei riscaldatori ha cominciato a salire. Il cuore della Voyager 1 batteva ancora. I thruster si sono riaccesi dopo due decenni di morte apparente.

“È stato un miracolo ingegneristico”, ha detto Barber.

Space resurrection

Il riavvio dei propulsori principali permetterà alla Voyager 1 di continuare a vivere (o meglio, a funzionare) almeno fino alla fine di questo decennio, con i suoi seppur deboli segnali che continuano a raccontarci cosa succede nello spazio profondo.

Certo, molte funzioni della sonda sono già state spente o disabilitate per risparmiare energia. Alcuni dati vengono letti da memorie ormai corrotte, ma finché resta accesa, la Voyager 1 rappresenta il simbolo della resilienza cosmica. È il nostro orgoglio.

Verso l’infinito e oltre

Un giorno il segnale di Voyager 1 si spegnerà. Ma la sonda resterà là fuori, con il suo Golden Record, quella capsula del tempo che contiene saluti in 55 lingue, immagini, musica, e una fetta di umanità racchiusa in un disco dorato che viaggia nel buio cosmico.

È il nostro biglietto da visita galattico. Il nostro “ciao” a qualsiasi civiltà aliena abbastanza curiosa da raccoglierlo.

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Predator: Killer of Killers, il nuovo trailer ufficiale italiano è online

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È finalmente online il trailer di Predator: Killer of Killers, il nuovo film animato d’azione e avventura targato 20th Century Studios, che farà il suo debutto il 6 giugno in esclusiva su Disney+ in Italia. Si tratta di una produzione originale ambientata nell’universo di Predator, che ci porta in un viaggio intenso e adrenalinico attraverso secoli e culture, alla scoperta di un nuovo, letale capitolo della saga.

Questa nuova avventura ci catapulta in un’antologia che unisce epoche diverse, ma con un filo conduttore ben preciso: la lotta per la sopravvivenza contro un cacciatore implacabile, il killer dei killer.

Tre guerrieri, un solo predatore

La narrazione di Predator: Killer of Killers si sviluppa attraverso tre storie distinte, che ci portano a esplorare il coraggio e la violenza in contesti storici e culturali molto diversi tra loro. Seguiremo infatti una razziatrice vichinga determinata a vendicare il proprio clan, pronta a guidare suo figlio in una sanguinosa missione di vendetta; un ninja del Giappone feudale, in lotta per la successione contro il fratello samurai in un duello all’ultimo sangue, e un pilota della Seconda Guerra Mondiale, che decolla in missione per indagare su una minaccia ultraterrena che potrebbe ribaltare le sorti del conflitto.

Tre figure diversissime, ma accomunate da un destino crudele: nonostante siano abilissimi guerrieri, per il Predator sono soltanto nuove prede da cacciare.

Il film è diretto da Dan Trachtenberg, con Josh Wassung (The Third Floor) nel ruolo di co-regista. La sceneggiatura è firmata da Micho Robert Rutare, basata su una storia sviluppata dallo stesso Trachtenberg insieme a Rutare, ispirata ai personaggi originali di Jim Thomas & John Thomas.

Ecco il nuovo trailer italiano di Predator: Killer of Killers.

Un team creativo di alto livello

Il cast vocale della versione originale include Lindsay LaVanchy, Louis Ozawa, Rick Gonzalez e Michael Biehn. La produzione è affidata a John Davis, Dan Trachtenberg, Marc Toberoff e Ben Rosenblatt, mentre tra i produttori esecutivi troviamo Lawrence Gordon, James E. Thomas, John C. Thomas e Stefan Grube.

Con uno stile visivo curato e sequenze ricche di tensione, Predator: Killer of Killers si preannuncia come un’esperienza unica nel panorama dell’animazione per adulti, capace di rinnovare il mito del Predator con nuovi linguaggi e nuove ambientazioni.

Noi ci stiamo già preparando al 6 giugno: su Disney+ sarà una caccia spietata, e questa volta nessuno è al sicuro.

IT: Welcome to Derry, Pennywise torna a terrorizzarci nel primo teaser ufficiale

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Abbiamo appena avuto il nostro primo assaggio di ciò che ci aspetta con It: Welcome to Derry, e la sensazione è una sola: il terrore è tornato. Il regista Andy Muschietti, già dietro le trasposizioni cinematografiche di It, ha pubblicato su Instagram un breve ma disturbante video per annunciare il trailer ufficiale della serie, in uscita domani. Bastano pochi secondi per rievocare l’angoscia che abbiamo provato davanti a Pennywise: un abitante di Derry con un sorriso inquietante, una figura che affonda in un fiume, e infine la risata inconfondibile del clown che chiude il montaggio.

Questo primo sguardo ci prepara a una serie che promette di esplorare ancora più a fondo il lato psicologico dell’orrore, con atmosfere cupe e un’estetica fedele ai film precedenti. E noi siamo pronti a seguirne ogni passo.

Eccolo:

 

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Un viaggio nel passato oscuro di Derry

It: Welcome to Derry ci porterà indietro nel tempo, fino al 1962, per raccontare un nuovo ciclo di terrore. Scopriremo gli eventi che hanno preceduto l’arrivo del Club dei Perdenti, esplorando le radici più profonde dell’oscura entità che da secoli infesta la cittadina del Maine. Il progetto è frutto della collaborazione tra Andy Muschietti, sua sorella e produttrice Barbara Muschietti e Jason Fuchs, che firma anche la co-direzione creativa insieme a Brad Caleb Kane.

La prima stagione sarà composta da nove episodi, con lo stesso Muschietti alla regia del pilot e di altri episodi chiave, per mantenere intatta la continuità con l’universo cinematografico. A rendere tutto ancora più interessante, ci sarà il ritorno di Bill Skarsgård nei panni di Pennywise. Oltre a interpretare nuovamente il clown, l’attore sarà anche produttore esecutivo della serie, segno del forte legame con il personaggio e la storia.

Secondo Skarsgård, questa nuova narrazione ci permetterà di esplorare aspetti del mito di Pennywise mai visti prima, anche grazie a un impianto narrativo più ampio e diluito rispetto ai film. E sappiamo già che il tono sarà “piuttosto hardcore”, come anticipato dallo stesso attore.

Il progetto punta a raccontare la lunga storia di male che attraversa Derry da generazioni. Prenderemo ispirazione anche dai famosi interludi del romanzo originale di Stephen King, tra cui eventi tragici come l’incendio del Black Spot, la strage della banda Bradley e l’esplosione delle ferriere Kitchener. L’idea è ambiziosa: tre stagioni, ognuna ambientata in un’epoca diversa, per costruire una vera e propria saga horror multigenerazionale. Dopo il 1962, potremmo tornare al 1935, e persino al 1908.

King ha approvato personalmente l’idea e i primi script, instaurando una collaborazione informale ma solida con Muschietti.

Il cast include anche Jovan Adepo, Chris Chalk, Taylour Paige, James Remar, Stephen Rider e Madeleine Stowe. Tutti pronti a interpretare i nuovi, sfortunati abitanti di Derry.

Prepariamoci a tremare: l’appuntamento è nel 2025

It: Welcome to Derry arriverà nel 2025 su HBO e sarà disponibile in streaming su HBO Max, mentre in Italia potremo vederlo grazie a Sky. Noi non vediamo l’ora di tornare a Derry e scoprire nuovi segreti su Pennywise e la sua influenza secolare.

Tom Cruise torna a parlare dei sequel di Top Gun: Maverick e Giorni di Tuono

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Sembra proprio che Tom Cruise non abbia alcuna intenzione di rallentare con la sua carriera. Mentre il capitolo finale della saga Mission: Impossible si avvicina, scopriamo che ci sono nuovi progetti in cantiere: non uno, ma due sequel legati ad alcuni dei film più iconici della sua carriera, Top Gun e Giorni di Tuono.

Durante una recente intervista con il Today Show Australia, l’attore ha confermato che sta lavorando allo sviluppo dei possibili sequel per Top Gun: Maverick (2022) e per Giorni di tuono, il cult sulle corse automobilistiche del 1990. E anche se le idee sono ancora in fase di elaborazione, il coinvolgimento di Cruise è concreto e appassionato.

“Stiamo pensando e parlando di tante storie diverse, stiamo cercando di capire cosa è possibile fare”, ha detto. “Mi ci sono voluti 35 anni per arrivare a Top Gun: Maverick, quindi anche per questi progetti ci stiamo muovendo passo dopo passo. Stiamo discutendo sia Giorni di tuono che Top Gun: Maverick.”

Due titoli che per molti di noi hanno segnato epoche diverse, ma che oggi sembrano destinati a tornare con nuova forza. E visto il successo straordinario di Top Gun: Maverick, che ha incassato oltre 1,49 miliardi di dollari nel mondo, l’interesse da parte degli studi e del pubblico è più che giustificato. Anche Giorni di tuono, sebbene con numeri più contenuti, ha mantenuto una forte base di affezionati nel tempo: fu il film che portò Cruise nei panni del pilota NASCAR Cole Trickle, guadagnando 157 milioni di dollari all’epoca.

Il sequel di Top Gun: Maverick è già pronto a volare?

A quanto pare, Top Gun 3 è già in fase di sviluppo iniziale presso Paramount, mentre per Giorni di tuono 2 si vocifera il ritorno del produttore Jerry Bruckheimer.

Ma non è tutto. Cruise ha appena terminato un film diretto dal premio Oscar Alejandro González Iñárritu (The Revenant), un thriller psicologico senza titolo, in uscita nel 2026. Il cast include nomi importanti come Sandra Hüller, John Goodman, Michael Stuhlbarg, Jesse Plemons e Sophie Wilde. Un progetto che promette di sorprenderci e che aggiunge un tassello in più al suo instancabile percorso artistico.

Come ha sottolineato lui stesso:

“Sto sempre girando un film, preparando un film, o lavorando alla post-produzione. E con (il regista di Mission: Impossible) Christopher McQuarrie stiamo sviluppando diversi progetti.”

Una cosa è certa: che si tratti di volare tra le nuvole, sfrecciare in pista o affrontare complotti mondiali, Tom Cruise è tutt’altro che pronto a fermarsi.

Jurassic World – La Rinascita: nuovo spot TV con dinosauri sempre feroci e DNA miracoloso

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Se pensavamo che i dinosauri fossero ritornati a essere roba da museo, dopo innumerevoli pellicole della saga Jurassic Park, Universal Pictures è pronta a smentirci con lo spot TV di Jurassic World – La Rinascita (Jurassic World Rebirth) che anticipa il trailer di domani.

Il video promozionale, visibile qui di seguito, ci regala un assaggio adrenalinico di cosa ci aspetta in sala: un T-Rex impazzito su un fiume in piena, nuovi ambienti tropicali da mozzare il fiato e l’enorme Distortus Rex, che fa sembrare il Giganotosaurus una normale lucertola.

Il mondo dopo Dominion: sopravvivere non basta

Ambientato cinque anni dopo gli eventi di Dominion,  Jurassic World – La Rinascita ci mostra un pianeta in cui i dinosauri sono nuovamente in via d’estinzione. La Terra, a quanto pare, non è più il parco giochi perfetto per loro, fatta eccezione di una piccola zona tropicale vicino all’equatore, dove vivono tre creature titaniche che custodiscono un DNA miracoloso.

Questo DNA può dare vita a un farmaco rivoluzionario, e indovinate chi viene mandata a prenderlo? La bravissima e cazzutissima Scarlett Johansson, questa volta nei panni di Zora Bennett, una ex agente CIA con addestramento da supersoldato (insomma si torna ai livelli di Vedova Nera e del MCU) e capelli perfetti anche sotto la pioggia tropicale.

Insieme alla Johansson troviamo Mahershala Ali nel ruolo di Duncan Kincaid, capitano della squadra, burbero ma leale, descritto come “l’Achab della situazione” (senza balena ovviamente, ma con dinosauri) e Jonathan Bailey che interpreta il Dr. Henry Loomis, un paleontologo che pensava di andare a fare degli scavi e invece si ritrova in mezzo a una missione militare tra mostri preistorici.

Dietro la cinepresa: amore per Spielberg e il “suo” mostro degli abissi

A dirigere il tutto c’è Gareth Edwards (Godzilla, Rogue One: A Star Wars Story), mentre David Koepp, lo sceneggiatore originale di Jurassic Park, firma lo script di Rebirth.

Edwards descrive il film come: “Una lettera d’amore gigante a Spielberg. Ci sono momenti che ricordano ‘Lo squalo’… è un’odissea di sopravvivenza, un’avventura pura.”

Il film, più che continuare a seguire il sentiero segnato dalle orme (gigantesche) delle pellicole precedenti, vuole essere l’inizio di una nuova saga giurassica, pronta a espandersi su più capitoli perché, diciamocelo, più dinosauri per tutti è sempre una buona notizia.

Un’estate afosa e “mordace” con Jurassic World Rebirth

Insomma, il film è pronto a regalarci dinosauri, azione, una missione farmaceutica con il mood di Apocalypse Now e una Scarlett Johansson che si muove tra mostri giganteschi come se niente fosse.

Jurassic World Rebirth arriva nei cinema italiani il 2 luglio 2025 e, a giudicare da quello che abbiamo visto finora, sarà un’estate calda, afosa e piena di denti.

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Rick e Morty 8: nuovo trailer, nuove follie e un sacco di dimensioni da distruggere

Se sentivate un vuoto cosmico dentro di voi, sappiate che la cura è arrivata: Rick e Morty 8 sta per arrivare e il nuovo trailer rilasciato da Adult Swim promette esattamente quello che già peravamo… e probabilmente anche qualcosa che non siamo davvero pronti a gestire.

Il multiverso è ancora un casino (e a noi va bene così)

Il trailer, visibile qui sotto, è un frullatore interdimensionale di caos, assurdità e battute fulminanti. Rick, Morty, Space Beth, Beth, Summer e Jerry sono pronti a fare danni a livello cosmico, come solo loro sanno fare. E se vi stavate chiedendo che fine ha fatto Butter Bot, la sinossi rilasciata ci fa ben sperare: “Rick and Morty torna per l’ottava stagione! La vita ha di nuovo un senso! Tutto è possibile! Attenzione alle avventure con Summer, Jerry, Beth e l’altra Beth. Forse Butter Bot riceverà un nuovo compito? Qualsiasi cosa accada, non si possono tenere Rick e Morty a terra per molto. Ci hanno già provato… con scarsi risultati”.

La nuova stagione, che si preannuncia davvero scoppiettante, è solo il prologo di un roseo futuro che vedrà Rick e Morty andare avanti ancora per molto, almeno stando alle dichiarazioni di Dan Harmon, creatore della serie: “Nessuno vuole un universo senza Rick and Morty. Fortunatamente, i posti in cui andare restano infiniti”.

Anche lo showrunner Scott Marder (al timone dello show dalla stagione 4) ha sottolineato la cosa: “Non potrei essere più orgoglioso di aver preso questo testimone e aver portato Rick and Morty fino alla stagione 10. Andare oltre è un regalo che non vedo l’ora di fare ai fan. Rick and Morty, fino a cento anni, per sempre!”

Quando esce Rick e Morty 8?

Segnatevi questa data: Rick and Morty Stagione 8 partirà il 25 maggio 2025 su Adult Swim, con la concreta possibilità che arrivi in streaming subito dopo anche su HBO Max e le altre piattaforme internazionali.

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Rocky Joe nominato agli Eisner Awards 2025

Il momento più prestigioso dell’anno per il mondo dei fumetti è tornato con gli annunci delle nomination agli Eisner Awards, gli Oscar del fumetto che quest’anno riconoscono l’immensa caratura narrativa di un ‘opera come Rocky Joe (Ashita no Joe), il manga cult di Ikki Kajiwara e Tetsuya Chiba.

Pubblicato per la prima volta negli USA alla fine dello scorso anno con il titolo di Ashita no Joe: Fighting for Tomorrow, il manga fa parte di una rosa di opere giapponesi davvero sorprendente che è riuscita a solleticare non poco l’attenzione del pubblico americano. Tra di essi troviamo Kagurabachi, il nuovo fenomeno shonen arrivato anche in Italia all’inizio della primavera con un lancio in grande stile firmato Star Comics.

Manga nominati nella categoria  “Best US Edition Of International Material – Asia”

  • Questa categoria è dedicata alle migliori edizioni americane di opere originariamente pubblicate in Asia. Come anticipato, quest’anno la competizione è tosta, con titoli che coprono l’intera storia del manga, il tra nuovi shonen in ascesa e drammi intimisti. Joe salirà di nuovo sul ring per vincere, oppure sarà la spada di Kagurabachi ad avere la meglio sulla concorrenza?
  • Ashita no Joe: Fighting for Tomorrow
    • Di Asao Takamori e Tetsuya Chiba – Traduzione di Asa Yonola
    • Il leggendario manga sportivo torna in una versione rivisitata che lo rende ancora attuale. Joe Yabuki combatte per qualcosa di più grande del ring: il suo futuro. Un classico senza tempo.
  • Hereditary Triangle
    • Di Fumiya Hayashi – Traduzione di Alethea e Athena Nibley
    • Un thriller psicologico cupo e avvolgente, che gioca con le dinamiche familiari e la follia ereditaria. Una new entry che ha già scosso i lettori.
  • Kagurabachi
    • Di Takeru Hokazono – Traduzione di Camellia Nieh
    • Il fenomeno shonen del momento: spade, vendetta, e un protagonista determinato a spazzare via tutto. Un candidato giovane, ma con l’energia giusta per entrare nella storia.
  • Last Quarter
    • Di Ai Yazawa – Traduzione di Max Greenway
    • Una storia d’amore e di mistero a cavallo tra la vita e la morte. Yazawa torna a farsi sentire con la sua sensibilità unica. Emozioni a palate.
  • Search and Destroy
    • Di Atsushi Kaneko – Basato su Dororo di Osamu Tezuka – Traduzione di Ben Applegate
    • Una rivisitazione cyberpunk, punk-rock e cupissima di un capolavoro di Tezuka. Kaneko rilegge Dororo con un’estetica devastante.
  • Tokyo These Days
    • Di Taiyo Matsumoto – Traduzione di Michael Arias
    • L’autore di Tekkonkinkreet ci porta in una Tokyo quotidiana e malinconica, fatta di relazioni umane e silenzi pieni di significato. Un’opera matura, poetica, visivamente inconfondibile.

Si arricchisce la Hall of Fame degli Eisner Awards

A proposito di leggende viventi (o da incubo): Junji Ito è stato nominato per l’ingresso nella Hall of Fame degli Eisner Awards. Il re dell’horror a fumetti potrebbe unirsi ufficialmente ai grandi della non arte.

Già confermata invece l’introduzione postuma di Shigeru Mizuki, maestro assoluto del folklore giapponese e creatore di GeGeGe no Kitaro.

I vincitori? Appuntamento al Comic-Con di San Diego

I vincitori saranno rivelati durante l’edizione 2025 del Comic-Con di San Diego, evento in programma dal 24 al 27 luglio prossimi presso il San Diego Convention Center.

Sakamoto Days: il nuovo trailer svela la data di uscita della seconda parte dell’anime

Prepariamoci a tornare nel mondo del killer più letale e pacioccoso degli anime: Sakamoto Days sta per tornare con la seconda parte che, adesso ha anche una data di uscita precisa.

A svelare quando Taro e “famiglia” torneranno a divertirci ci ha pensato un nuovo trailer che ci regala in anteprima anche l’opening “Method” della rock band Kroi, brano che promette di accompagnare a suon di chitarre funky le avventure del nostro ex sicario.

L’estate sarà più divertente con l’arrivo della seconda parte di Sakamoto Days

I nuovi episodi saranno disponibili a partire dal prossimo 14 luglio, quando il secondo cour dell’adattamento anime del manga action-comedy di Yuto Suzuki debutterà su Netflix.

La prima parte dell’anime, disponibile in streaming dallo scorso 11 gennaio, ha messo in chiaro una cosa: Taro Sakamoto può essere un papà e marito pancione che gestire un minimarket, ma resta uno dei killer più letali del pianeta. Tra flashback, combattimenti e tanta ironia, Sakamoto Days ha conquistato il pubblico un episodio alla volta (11 per la precisione), mescolando con maestria azione coreografata e comicità surreale.

Sakamoto Days è una fusione tra tra John Wick, Gintama e un drama familiare, con coreografie d’azione intelligenti e momenti super esilaranti. Taro è il papà che tutti vorremmo: dolce, affettuoso e silenzioso, ma in grado di mettere ko chiunque utilizzando delle bacchette o un pacco di ramen istantaneo.

Taku Kishimoto (Blue Lock, Haikyu!!, Moriarty the Patriot) è accreditato come supervisore delle sceneggiature della serie, mentre Yō Moriyama (Lupin the IIIrd: Goemon’s Blood Spray, Lupin the IIIrd: Jigen’s Gravestone) è il character designer.

La trama

Così viene descritta la trama: “Taro Sakamoto era il più infallibile dei killer, temuto e contemporaneamente ammirato per la sua leggendaria efficienza, finché non si è innamorato e si è spostato. Ritiratosi dal giro dei sicari, ora Taro è un marito e padre modello ed è anche ingrassato. Nessuno immagina che il paffuto ragazzo che gestisce un piccolo negozio di quartiere era un killer leggendario. Ma Taro dovrà fare i conti con il suo passato: una taglia pende sulla su testa e l’ex sicario dovrà ricorrere nuovamente a tutte le sue abilità per proteggere la propria vita e quella della sua famiglia”.

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