Lun 2 Giugno, 2025
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Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2 è realtà: si combatte a suon di katane nel Villaggio dei Forgiatori

Preparatevi ad affilare le vostre katane perché Tanjiro e soci stanno per tornare a menare fendenti virtuali più affilati del sarcasmo di Inosukr grazie a Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles 2.

Sega ha infatti annunciato ufficialmente la data di uscita del secondo capitolo della saga demoniaca con un trailer che ci catapulta dritti dritti nell’arco narrativo del Villaggio di Forgiatori di Spade con tanto di adrenalina e colori a palate in perfetto stile ufotable.

Il gioco, sequel diretto dell’apprezzatissimo The Hinokami Chronicles del 2021, uscirà in Giappone il 1° agosto (in occidente il 5 agosto), su praticamente qualsiasi piattaforma che abbia uno schermo e due tasti: PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC via Steam.

Nuovo arco narrativo, nuovi personaggi… e 40 combattenti!

La Modalità Storia prosegue dove l’avevamo lasciata: dal Distretto dei piaceri (con le Lune Crescenti Daki e Gyutaro), fino al nuovissimo Arco del Villaggio dei Forgiatori, passando per l’attesissimo Hashira Training Arc. Quindi sì, preparatevi a emozioni forti e lacrimoni. Ma anche a scontri leggendari con oltre 40 personaggi giocabili!

Oltre ai soliti volti noti, arrivano Muichirō Tokitō (il pilastro della nebbia) e Mitsuri Kanroji (la pilastro dell’amore), entrambi disponibili anche come bonus pre-order. E no, non mancano i nove Pilastri di DemoN Salyer, stavolta tutti giocabili fin da subito, senza bisogno di patch o DLC.

Demon Slayer The Hinokami Chronicles 2: versioni deluxe e contenuti da urlo

Se siete degli incalliti collezionisti, allora sappiate che la Deluxe Edition digitale sblocca le versioni Kimetsu Academy di Rengoku e Tengen Uzui, più altri personaggi bonus come Obanai, Sanemi e Gyomei. In Giappone ci sarà anche una Special Edition fisica con una statuetta esclusiva e illustrazioni firmate ufotable, ovviamente incluse anche nei pre-order. Roba da far piangere il portafoglio… e il vostro cuore da otaku.

Il primo Hinokami Chronicles ha superato 4 milioni di copie vendute tra fisico e digitale, un risultato titanico per un picchiaduro anime. E con CyberConnect2 ancora al timone dello sviluppo e Aniplex in cabina di regia, questo secondo capitolo promette di approfondire ogni dettaglio.

Digital Deluxe Edition – 69,99 € (Disponibile su Nintendo eShop, PlayStation Store, Xbox Store e Steam)

  • Gioco base
  • 2 personaggi Scuola Kimetsu: Rengoku Kyojuro e Uzui Tengen
  • 4 personaggi giocabili: Uzui Tengen, Iguro Obanai, Shinazugawa Sanemi e Himejima Gyomei
  • Set voci sistema Modalità Scontro: Lune Crescenti – Akaza, Daki, Gyutaro, Zohakuten, Gyokko
  • 3 costumi da battaglia: Tanjiro (Kimono Quartiere dei Piaceri), Inosuke (Kimono Quartiere dei Piaceri), Uzui (Abito da shinobi)
  • Bonus prenotazione: Tokito Muichiro e Kanroji Mitsuri

Digital Standard Edition – 59,99 €

  • Gioco base
  • 2 personaggi Scuola Kimetsu: Rengoku Kyojuro e Uzui Tengen
  • Bonus prenotazione: Tokito Muichiro e Kanroji Mitsuri

Edizione Fisica – 59,99 € (Prenotabile nei principali retailer)

  • Gioco base
  • Bonus prenotazione: Tokito Muichiro e Kanroji Mitsuri

Un successo forgiato dalla bellezza di un’opera che ha conquistato il mondo

Insomma, se amate Demon Slayer, se vi siete emozionati con il film Mugen Train e avete seguito tutte le stagioni dell’anime di ufotable, The Hinokami Chronicles 2 è il gioco che aspettavate.

Questa volta la posta in gioco è ancora più alta: più storia, più personaggi, più modalità, più tutto. E chissà, magari una sfida online con i vostri amici mentre impersonate Rengoku che, nonostante i suoi kata infuocati, potrebbe farvi dimenticare il caldo d’agosto.

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Ana de Armas e Norman Reedus sotto attacco nella nuova clip di Ballerina

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Una nuova, adrenalinica clip di Ballerina – lo spin-off dell’universo di John Wick – è stata appena rilasciata da Lionsgate e mostra Ana de Armas e Norman Reedus in una scena di pura tensione: un gruppo di sicari li attacca senza pietà, intenzionati a eliminarli.

Il film ci porterà a conoscere Eve Macarro, una giovane assassina addestrata secondo le tradizioni della Ruska Roma, che intraprende una missione solitaria per vendicare la morte della sua famiglia; ma non sarà una semplice vendetta. Eve dovrà affrontare alcuni dei killer più letali del mondo, e ben presto scoprirà che anche la sua stessa organizzazione vuole eliminarla. A metterle una taglia sulla testa saranno i suoi stessi “fratelli”… e a darle la caccia ci sarà proprio John Wick (interpretato da Keanu Reeves).

La storia si colloca tra John Wick 3 e John Wick 4

Ballerina si inserisce temporalmente tra il terzo e il quarto capitolo della saga di Wick, e ci propone un nuovo punto di vista: quello di una donna pronta a tutto per vendicare i suoi cari. La protagonista, interpretata da Ana de Armas, è un personaggio inedito ma che si muove perfettamente nel mondo spietato e coreografato che già conosciamo.

In una recente intervista, Ana de Armas ha raccontato: “Sono molto orgogliosa di questo film. È eccitante, pericoloso, sexy. È molto John Wick. Penso che il pubblico rimarrà sorpreso. Ovviamente sono di parte, ma credo davvero che sia un film pazzesco.”

Azione spettacolare e un lanciafiamme come biglietto da visita nella nuova clip di Ballerina

Dalle sequenze mostrate nel trailer, sembra proprio che il lanciafiamme sarà l’arma preferita di Eve. Un dettaglio che lascia presagire sequenze d’azione mozzafiato, in pieno stile John Wick. Alla regia troviamo Len Wiseman, mentre Chad Stahelski, regista storico del franchise, è stato coinvolto nelle fasi finali per alcune riprese aggiuntive, con l’obiettivo di portare ancora più azione e intensità.

Il film promette di ampliare ulteriormente l’universo narrativo di John Wick, introducendo nuovi personaggi e dinamiche, ma rimanendo fedele alla sua identità fatta di combattimenti brutali, eleganza visiva e uno stile riconoscibile.

Non vediamo l’ora di scoprire dove ci porterà questa nuova storia al femminile, che unirà vendetta, azione e una protagonista pronta a sfidare chiunque.

Ballerina arriverà nei cinema italiani il 12 giugno 2025.

Ecco la nuova clip di Ballerina:

Borderlands 4 a 80 dollari? Per il CEO di Gearbox “i veri fan” non avranno problemi

A pochi mesi dal lancio ufficiale di Borderlands 4, previsto per il 12 settembre 2025, il CEO di Gearbox, Randy Pitchford, ha alimentato un acceso dibattito online, commentando l’ipotesi che il nuovo capitolo possa costare 80 dollari al lancio.

Le sue parole, rivolte a un fan su X (ex Twitter), non sono passate inosservate: “Se sei un vero fan, troverai il modo di farcela”, ha scritto Pitchford, in risposta a chi criticava il possibile aumento di prezzo. Ha poi raccontato un aneddoto personale: “Nel 1991, ho pagato 80 dollari per Starflight su Sega Genesis mentre lavoravo a salario minimo in una gelateria. Eppure, ce l’ho fatta.”

La community di Borderlands 4 non ci sta

La risposta di Pitchford ha scatenato una valanga di critiche da parte della community di Borderlands, che non ha apprezzato il tono condiscendente. C’è chi ha definito il suo messaggio “una delle peggiori risposte mai date da un CEO”, mentre altri hanno ribadito che il vero supporto si dimostra rifiutando prezzi fuori scala: “Se sei davvero un fan, non accetti che ti escludano con prezzi assurdi.”

Alcuni utenti hanno perfino minacciato di scaricare il gioco illegalmente, in segno di protesta contro il possibile prezzo maggiorato. La tensione tra pubblico e sviluppatori sembra destinata a salire, soprattutto se il prezzo finale sarà confermato.

Pitchford: “Non decido io il prezzo, ma ne varrà la pena”

In realtà, Pitchford ha anche precisato che il prezzo finale non è ancora stato deciso, e che la scelta spetterà al publisher – molto probabilmente Take-Two. In una precedente intervista, aveva dichiarato: “Non so quanto costerà. Lo sapremo presto. In ogni caso, penso che ne varrà la pena.”

Nonostante ciò, il suo atteggiamento ha messo in discussione il rapporto tra sviluppatori e community, con molti giocatori che iniziano a domandarsi dove si trovi il limite accettabile per il prezzo di un videogioco tripla A.

L’industria va verso gli 80 dollari?

Il contesto generale suggerisce che un prezzo di 80 dollari non sarebbe una sorpresa. Anche Nintendo e Microsoft hanno recentemente annunciato aumenti simili. Tuttavia, alcune controtendenze esistono: ad esempio, il nuovo Mafia: The Old Country sarà venduto a soli 50 dollari. Il prezzo di Borderlands 4, quindi, resta in bilico e, ovviamente, bisogna capire quale sarà il cambio in Euro di tutti questi aumenti.

A pochi mesi dal lancio resta poi da vedere se Gearbox e Take-Two opteranno per un prezzo accessibile o se seguiranno l’onda degli aumenti, rischiando di alienarsi parte del proprio pubblico.

Michael Douglas saluta il MCU: Hank Pym appende il costume al chiodo

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Lo sapevamo, prima o poi sarebbe successo, anche se un po’ ci speravamo che Hank Pym potesse tornare nei prossimi film Marvel. E invece Michael Douglas ha detto basta, definitivamente.

Dopo quattro film nel Marvel Cinematic Universe, l’attore premio Oscar che ha dato il volto (e il sarcasmo) all’originale Ant-Man sembra davvero pronto a lasciare il mondo dei cinecomic e delle dimensioni quantiche per godersi una meritata pausa.

È stato bello finché è durato

Intervistato da Deadline, Douglas è stato piuttosto chiaro: “Non credo proprio” ha risposto, quando gli è stato chiesto se tornerà nei panni di Pym. Ha parlato di quanto sia stato divertente girare Ant-Man, soprattutto per la novità del green screen (sì, prima dei cinecomic Marvel il buon Michael non aveva mai fatto un film con effetti speciali digitali… pensa te), ma adesso preferisce prendersi una pausa, concentrarsi sulla produzione e godersi un po’ di vita vera.

“Stavo gestendo la mia casa di produzione e recitando allo stesso tempo, era tutto molto impegnativo… ora mi sto godendo la mia vita”, ha spiegato.

E con 80 primavere sulle spalle, chi può dargli torto?

Da mentore riluttante a icona Marvel

Douglas ha fatto il suo debutto nel MCU nel 2015 con Ant-Man, dove ha interpretato il micro-mega supereroe originale, alter ego di Hank Pym, lo scienziato geniale (e burbero) che affida la tecnologia della tuta a uno Scott Lang interpretato da un Paul Rudd più goffo che mai. Da lì, è apparso anche in Ant-Man and the Wasp, Avengers: Endgame (nella scena del viaggio nel tempo nel 1970) e infine nel (deludente) Ant-Man and the Wasp: Quantumania del 2023, il primo film della Fase 5 dell’Universo Cinematografico Marvel.

Un veterano, un papà ingombrante, una guida scientifica… e un discreto dispensatore di frecciatine. Hank Pym era tutto questo. E anche se non è mai stato in prima linea come Tony Stark o Thor, ha contribuito a dare anima e profondità alla saga di Ant-Man.

Hank Pym giovane avengers endgame

Il futuro? Tutto nelle mani (minuscole) di Scott Lang

Mentre Douglas si accomoda sulla sua poltrona da produttore, Paul Rudd tornerà sicuramente in Avengers: Doomsday, pronto a farsi rimpicciolire di nuovo e affrontare minacce multiversali con il suo tipico aplomb da “eroe scazzato per caso”.

Ma cosa ne sarà del resto della famiglia Ant-Man? Al momento non si sa se Evangeline Lilly (Hope) o Kathryn Newton (Cassie) torneranno, e dopo il flop al botteghino di Quantumania, l’ipotesi di un Ant-Man 4 sembra davvero remota.

Quindi sì, potremmo aver visto per l’ultima volta Hank Pym nella “sfortunata” pellicola del 2023 diretta da Peyton Reed. E questo fa un po’ male.

Ma, alla fine, grazie Michael per ogni battuta lanciata a Scott. Grazie per ogni sguardo perplesso al mondo moderno. E grazie per averci regalato un Hank Pym così… umano.

Darth Vader e il suo primo bagno di sangue da Sith: in arrivo il romanzo Master of Evil

Immaginate Anakin Skywalker, subito dopo gli eventi di Star Wars: La vendetta dei Sith, carbonizzato e mutilato, ormai privo di tutto: amici, ideali e anche senza la sua spada laser. È il momento esatto immediatamente successivo al suo risorgere come Darth Vader.

Ma come ha fatto, davvero, Anakin a diventare il Signore Oscuro che terrorizzerà tutta la galassia semplicemente con il suo ronco respiro e lo sguardo di morte?

Se vi siete mai fatti questa domanda e se il fascino tenebroso del lato più oscuro della Forza ha sempre avuto un forte ascendente su di voi, sappiate che la risposta sta arrivando.

Un rito che trasforma la sofferenza in potere devastante

Il prossimo 11 novembre, lo scrittore Adam Christopher (sì, proprio quello di Shadow of the Sith) ci porterà alla scoperta di questo cupo meandro mai raccontato in dettaglio dell’universo Star Wars con Star Wars: Master of Evil, un romanzo che punta dritto al cuore rosso della questione, ovvero il momento in cui Darth Vader compie il rituale Sith per creare la sua iconica spada laser.

No, non si tratta solo di aver cambiato cristallo kyber. Qui siamo di fronte a un rituale oscuro svoltosi tra i venefici fumi di Mustafar, la stessa fornace infernale dove colui che una volta era conosciuto come Anakin Skywalker perso tutto. Un “bagno di sangue spirituale”, un atto chiamato “bleeding (sanguinamento)”, in cui il Sith riversa tutta la sua rabbia, dolore e odio nel cristallo, corrompendolo e forgiando così la sua arma definitiva. Secondo la sinossi ufficiale, “questo atto scatena un potere ben più grande del previsto, offrendo a Vader uno squarcio sulla potenzialità sconfinata della Forza”.

Master of Evil: nascita di un’icona del male

I più appassionati ricorderanno qualcosa di simile nel fumetto Darth Vader #5 del 2017, albo firmato da Charles Soule e Giuseppe Camuncoli, che esplorava proprio i primissimi passi di Vader come apprendista di Palpatine.

Tuttavia, Master of Evil promette di andare oltre: non cancella quella continuity, ma la arricchisce, scavando ancora più a fondo nei pensieri, nei dubbi e nella dolorosa furia del nostro Signore dei Sith preferito.

Insomma, non sarà solo il racconto di come Vader costruisce la sua spada laser rossa: sarà un viaggio dentro la mente e l’anima di un uomo disilluso  e tormentato che ha perso tutto e si sta trasformando, pezzo per pezzo, in un’icona del male.

Più mitologia, più tenebre: dritti al cuore di Star Wars

Il romanzo sembra finalmente voler colmare quel vuoto narrativo tra Anakin agonizzante sulla sabbia nera dopo lo scontro fratricida con Obi-Wan Kenobi e il Vader glaciale che fa il suo debutto in Star Wars: Una nuova speranza. È il tipo di materiale che i fan aspettano da anni: non solo azione e duelli, ma mitologia Sith, introspezione, simbolismo oscuro e, si spera, momenti da brivido cosmico.

E poi diciamocelo: vuoi mettere vedere (o leggere) Vader mentre fa sanguinare un cristallo kyber con la sola forza della sua disperazione? Roba da veri patiti della saga più galattica di sempre.

Quando esce Star Wars: Master of Evil?

Star Wars: Master of Evil è già disponibile in pre-order in formato cartaceo, ebook e audiolibro, e sarà rilasciato negli USA l’11 novembre 2025.

Ovviamente, noi non vediamo l’ora che il romanzo debutti in Italia il prima possibile.

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The Boys 5: il creatore Erik Kripke anticipa “molte morti” e un finale senza certezze

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Il conto alla rovescia per l’ultima stagione di The Boys è iniziato, e le anticipazioni non lasciano spazio a dubbi: nessuno è al sicuro. Il creatore e showrunner della serie, Erik Kripke, ha dichiarato in un’intervista a Deadline che nella quinta stagione ci saranno “molte morti” e che non c’è alcuna garanzia sulla sopravvivenza dei personaggi preferiti dal pubblico.

Una promessa che suona quasi come una minaccia per i fan affezionati, ma che non sorprende, considerando il tono crudo e irriverente della serie fin dall’inizio. D’altronde, The Boys ha sempre giocato sul confine tra parodia e denuncia, offrendo una lettura brutale e distorta del genere supereroistico.

The Boys 5: una conclusione voluta, pianificata e definitiva

Kripke aveva già fatto sapere in passato che l’arco narrativo principale di The Boys sarebbe durato cinque stagioni, e ora quel momento è arrivato. Nonostante il successo della serie e il lancio di diversi spinoff (tra cui Gen V), la storia centrale si avvia verso la sua conclusione.

A tal proposito, l’attrice Colby Minifie (Victoria Neuman) ha sottolineato quanto sia importante sapersi fermare al momento giusto: “A volte le cose vanno avanti troppo e perdono direzione. Concludere la serie alle nostre condizioni è un atto creativo importante.”

“Non indovinerete cosa sta per succedere”

Se Erik Kripke ha lanciato l’allarme sulle morti, Nathan Mitchell (Black Noir) ha rincarato la dose dicendo che “ci sono cose in arrivo nella stagione 5 che nessuno si aspetterà”. Anche i lettori del fumetto originale, scritto da Garth Ennis e disegnato da Darick Robertson, dovranno tenersi pronti: la serie TV ha già preso direzioni molto diverse rispetto alla versione cartacea.

Questo rende ogni episodio imprevedibile e alza l’asticella delle aspettative per il gran finale. Senza più la necessità di lasciare spiragli narrativi aperti, Kripke e il suo team avranno carta bianca per chiudere in modo definitivo e memorabile.

Quando arriva la stagione finale?

Le riprese della quinta stagione sono attualmente in corso e proseguiranno per tutta l’estate 2025. Non è ancora stata annunciata una data ufficiale, ma il debutto è previsto nel 2026 su Prime Video.

Nel frattempo, le prime quattro stagioni di The Boys sono disponibili in streaming, così come gli spinoff legati all’universo narrativo. Per chi vuole recuperare l’opera originale, i fumetti sono disponibili sia in formato cartaceo che digitale.

Una cosa è certa: il finale di The Boys 5 non farà prigionieri.

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Il primo trailer di IT: Welcome to Derry ci riporta nell’incubo di Pennywise

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Dopo il teaser di ieri, HBO Max ha rilasciato il primo trailer ufficiale di It: Welcome to Derry, la nuova serie horror tratta dall’universo di Stephen King. Un progetto molto atteso, che ci accompagna alle origini dell’orrore che da generazioni infesta la cittadina del Maine.

Questa serie nasce dalla collaborazione tra Andy e Barbara Muschietti (già dietro alla regia di IT e IT: Capitolo 2) e Jason Fuchs. L’obiettivo è chiaro: esplorare in profondità la storia maledetta di Derry e la natura del suo predatore mutaforma, Pennywise.

Una struttura narrativa originale: tre stagioni per raccontare l’orrore a ritroso

La prima stagione è ambientata nel 1962, alcuni anni prima degli eventi narrati in IT: Capitolo Uno. Le stagioni successive andranno ancora più indietro nel tempo: la seconda esplorerà il 1935, mentre la terza ci porterà nel 1908.

Andy Muschietti ha spiegato che questa scelta non è casuale: “C’è un motivo se la storia è raccontata all’indietro”. L’ispirazione viene dagli interludi del romanzo di King, frammenti in cui Mike Hanlon ricostruisce il passato oscuro di Derry e cerca di capire cos’è “It”, da dove viene e come si manifesta.

Ogni stagione ruoterà attorno a un evento catastrofico legato a uno dei cicli di terrore della creatura, che torna a colpire ogni 27 anni. Questi eventi tragici non solo arricchiscono l’universo narrativo, ma ci aiutano a comprendere quanto a fondo Pennywise abbia contaminato la storia della cittadina.

Gli eventi che segneranno la serie

Tra gli episodi più inquietanti che verranno portati sullo schermo ci sono:

  • L’incendio del Black Spot (anni ’60): un locale notturno per la comunità afroamericana, distrutto da un gruppo razzista. In quell’incendio, It assume la forma di un uccello mostruoso per mietere vittime tra le fiamme. Tra i sopravvissuti: un giovane Dick Halloran, lo chef con poteri psichici che conosceremo poi in Shining.

  • Il massacro della Banda Bradley (1929): una gang di rapinatori viene giustiziata in pieno giorno dai cittadini di Derry. Il numero esatto dei membri uccisi rimane avvolto nel mistero, e anche qui aleggia la presenza di It.

  • L’esplosione delle Kitchener Ironworks (1906): una tragedia inspiegabile durante una caccia alle uova di Pasqua. L’esplosione uccide 88 bambini e segna l’inizio del lungo letargo della creatura.

Il primo trailer di IT: Welcome to Derry, un viaggio nella memoria nera di Derry

Welcome to Derry si preannuncia come un viaggio cupo e affascinante tra le pieghe dimenticate della storia americana, arricchito da riferimenti al romanzo e agli adattamenti cinematografici. Con una narrazione che si muove nel tempo, ci aiuterà a capire non solo cos’è Pennywise, ma anche perché continua a tornare.

La serie debutterà entro la fine del 2025 su HBO Max. Noi siamo pronti a tornare a Derry. Voi?

Jurassic World La Rinascita: il nuovo trailer ci porta dritti nel cuore dell’avventura

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Universal Pictures ha finalmente pubblicato il nuovo trailer ufficiale di Jurassic World La Rinascita, e non potremmo essere più entusiasti: è un concentrato di azione, suspense e dinosauri spettacolari che ci prepara a un ritorno in grande stile nell’universo creato da Michael Crichton. Il film, diretto da Gareth Edwards (Godzilla, The Creator), promette un’esperienza cinematografica intensa, con una storia che affonda le radici nel fascino originario di Jurassic Park.

A rendere ancora più interessante questo nuovo capitolo è la sceneggiatura firmata da David Koepp, lo stesso autore del primo Jurassic Park. Un ritorno alle origini che fa crescere le aspettative e riaccende la magia.

Online il nuovo trailer italiano di Jurassic World La Rinascita, un viaggio nel cuore di una nuova era giurassica

La trama di Jurassic World La Rinascita si svolge cinque anni dopo gli eventi di Dominion. Il mondo ha imparato, a proprie spese, che i dinosauri non possono coesistere a lungo con gli esseri umani. La maggior parte delle creature preistoriche è ormai scomparsa, incapace di adattarsi all’ecosistema moderno. Tuttavia, una zona tropicale attorno all’equatore è diventata un rifugio naturale per alcune specie sopravvissute.

Proprio in questa biosfera si concentrano tre delle creature più imponenti mai esistite — una per la terra, una per il mare e una per l’aria. Questi dinosauri custodiscono nel loro DNA un potenziale farmacologico rivoluzionario: una sostanza genetica che potrebbe portare a sviluppi medici straordinari, capaci di salvare milioni di vite umane.

Il cast è di alto livello, con Scarlett Johansson nei panni della ricercatrice Zora Bennett, Jonathan Bailey nel ruolo del dottor Henry Loomis e Mahershala Ali in quello di Duncan Kincaid. Tre personaggi pronti a mettersi in gioco in un’avventura che mescola ricerca scientifica, sopravvivenza e antiche minacce.

Un omaggio al cinema di Spielberg

Il regista Gareth Edwards ha descritto il film come “una lettera d’amore gigante a Steven Spielberg”, citando ispirazioni evidenti da Jaws e Jurassic Park. Questo nuovo capitolo vuole catturare lo spirito delle prime grandi avventure, offrendo al tempo stesso una narrazione moderna, ricca di tensione e scoperte.

Jurassic World La Rinascita sarà distribuito nei cinema italiani il 2 luglio 2025, prodotto da Steven Spielberg in collaborazione con Universal Pictures.

Potete dare uno sguardo al trailer di Jurassic World La Rinascita qui sotto:

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La Voyager 1 è ancora viva! La NASA riaccende i motori principali dopo 20 anni di inattività

Altro che The Walking Dead, la vera resurrezione dalla morte è avvenuta a più di 24 miliardi di chilometri dalla Terra, nello spazio interstellare dove continua a viaggiare la Voyager 1.

La NASA ha compiuto l’impossibile: ha riportato in vita questo gran bel pezzo di tecnologia del secolo scorso che tutti davano per spacciato, riaccendendo i motori della navicella lanciata nel 1977 arrivata là dove nessun umo è mai giunto prima, alla faccia dell’Enterprise.

Un pezzo di storia ancora funzionate

Voyager 1 è una delle prime sonde esploratrici del sistema solare esterno che, raggiunta l’eliopausa, invece di godersi la meritata pensione, continua imperterrita a inviarci dati dallo spazio profondo. È il Ferdinando Magellano delle sonde spaziali: ha visto Saturno da vicino, ha sfiorato il bordo del Sistema Solare e ora fluttua nella regione tra le stelle con la stessa testardaggine di chi si rifiuta di mollare il PC con Windows 7.

Dopo averci fatto gridare al miracolo, tornando a comunicare con la Terra nell’aprile del 2024 dopo un improvviso blackout, i thruster di rollio della Voyager 1, quei piccoli propulsori che tengono la sonda orientata verso la Terra, hanno cominciato a non funzionare a dovere. I motori principali erano ormai morti nel 2004 e i secondari, nonostante i test effettuati nel 2017, hanno iniziato anche loro a dare segni di cedimento. In parole povere senza quei propulsori, la Voyager 1 era destinata a ruotare casualmente su sé stessa smettendo di inviare dati, quindi fine delle trasmissioni… silenzio cosmico.

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Mission Impossible: restart Voyager 1

Così, al Jet Propulsion Laboratory (JPL), qualcuno ha avuto l’idea folle: resuscitare i motori morti da vent’anni. Ma c’era un problema: i riscaldatori necessari al funzionamento di quei motori erano considerati defunti, fuori servizio dal 2004. Fine della storia? Macché.

Il team, guidato da Kareem Badaruddin e Todd Barber (che potrebbero essere protagonisti di una puntata di The Big Bang theory insieme ad Howard Wolowitz), ha rovistato tra vecchi schemi elettrici, codici scritti su fogli polverose degli anni ’70 e, udite udite, ha scoperto che forse non erano bruciati, ma semplicemente spenti a causa di un bug elettronico. Insomma, è bastato spegnere e riaccendere… facendola un po’ facile.

Il giorno della verità

Il 20 marzo 2025, dalla NASA è stato inviato il comando con l’apprensione e le delicatezza di un artificiere hollywodiano che si appresta a tagliare il filo per disinnescare una bomba. Ci sono volute 23 ore e mezza affinché il segnale arrivasse alla Voyager, e altrettante per ricevere una risposta.

Il giorno dopo, sui monitor degli scienziati del JPL, la temperatura dei riscaldatori ha cominciato a salire. Il cuore della Voyager 1 batteva ancora. I thruster si sono riaccesi dopo due decenni di morte apparente.

“È stato un miracolo ingegneristico”, ha detto Barber.

Space resurrection

Il riavvio dei propulsori principali permetterà alla Voyager 1 di continuare a vivere (o meglio, a funzionare) almeno fino alla fine di questo decennio, con i suoi seppur deboli segnali che continuano a raccontarci cosa succede nello spazio profondo.

Certo, molte funzioni della sonda sono già state spente o disabilitate per risparmiare energia. Alcuni dati vengono letti da memorie ormai corrotte, ma finché resta accesa, la Voyager 1 rappresenta il simbolo della resilienza cosmica. È il nostro orgoglio.

Verso l’infinito e oltre

Un giorno il segnale di Voyager 1 si spegnerà. Ma la sonda resterà là fuori, con il suo Golden Record, quella capsula del tempo che contiene saluti in 55 lingue, immagini, musica, e una fetta di umanità racchiusa in un disco dorato che viaggia nel buio cosmico.

È il nostro biglietto da visita galattico. Il nostro “ciao” a qualsiasi civiltà aliena abbastanza curiosa da raccoglierlo.

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Predator: Killer of Killers, il nuovo trailer ufficiale italiano è online

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È finalmente online il trailer di Predator: Killer of Killers, il nuovo film animato d’azione e avventura targato 20th Century Studios, che farà il suo debutto il 6 giugno in esclusiva su Disney+ in Italia. Si tratta di una produzione originale ambientata nell’universo di Predator, che ci porta in un viaggio intenso e adrenalinico attraverso secoli e culture, alla scoperta di un nuovo, letale capitolo della saga.

Questa nuova avventura ci catapulta in un’antologia che unisce epoche diverse, ma con un filo conduttore ben preciso: la lotta per la sopravvivenza contro un cacciatore implacabile, il killer dei killer.

Tre guerrieri, un solo predatore

La narrazione di Predator: Killer of Killers si sviluppa attraverso tre storie distinte, che ci portano a esplorare il coraggio e la violenza in contesti storici e culturali molto diversi tra loro. Seguiremo infatti una razziatrice vichinga determinata a vendicare il proprio clan, pronta a guidare suo figlio in una sanguinosa missione di vendetta; un ninja del Giappone feudale, in lotta per la successione contro il fratello samurai in un duello all’ultimo sangue, e un pilota della Seconda Guerra Mondiale, che decolla in missione per indagare su una minaccia ultraterrena che potrebbe ribaltare le sorti del conflitto.

Tre figure diversissime, ma accomunate da un destino crudele: nonostante siano abilissimi guerrieri, per il Predator sono soltanto nuove prede da cacciare.

Il film è diretto da Dan Trachtenberg, con Josh Wassung (The Third Floor) nel ruolo di co-regista. La sceneggiatura è firmata da Micho Robert Rutare, basata su una storia sviluppata dallo stesso Trachtenberg insieme a Rutare, ispirata ai personaggi originali di Jim Thomas & John Thomas.

Ecco il nuovo trailer italiano di Predator: Killer of Killers.

Un team creativo di alto livello

Il cast vocale della versione originale include Lindsay LaVanchy, Louis Ozawa, Rick Gonzalez e Michael Biehn. La produzione è affidata a John Davis, Dan Trachtenberg, Marc Toberoff e Ben Rosenblatt, mentre tra i produttori esecutivi troviamo Lawrence Gordon, James E. Thomas, John C. Thomas e Stefan Grube.

Con uno stile visivo curato e sequenze ricche di tensione, Predator: Killer of Killers si preannuncia come un’esperienza unica nel panorama dell’animazione per adulti, capace di rinnovare il mito del Predator con nuovi linguaggi e nuove ambientazioni.

Noi ci stiamo già preparando al 6 giugno: su Disney+ sarà una caccia spietata, e questa volta nessuno è al sicuro.

IT: Welcome to Derry, Pennywise torna a terrorizzarci nel primo teaser ufficiale

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Abbiamo appena avuto il nostro primo assaggio di ciò che ci aspetta con It: Welcome to Derry, e la sensazione è una sola: il terrore è tornato. Il regista Andy Muschietti, già dietro le trasposizioni cinematografiche di It, ha pubblicato su Instagram un breve ma disturbante video per annunciare il trailer ufficiale della serie, in uscita domani. Bastano pochi secondi per rievocare l’angoscia che abbiamo provato davanti a Pennywise: un abitante di Derry con un sorriso inquietante, una figura che affonda in un fiume, e infine la risata inconfondibile del clown che chiude il montaggio.

Questo primo sguardo ci prepara a una serie che promette di esplorare ancora più a fondo il lato psicologico dell’orrore, con atmosfere cupe e un’estetica fedele ai film precedenti. E noi siamo pronti a seguirne ogni passo.

Eccolo:

 

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Un post condiviso da Andy Muschietti (@andy_muschietti)

Un viaggio nel passato oscuro di Derry

It: Welcome to Derry ci porterà indietro nel tempo, fino al 1962, per raccontare un nuovo ciclo di terrore. Scopriremo gli eventi che hanno preceduto l’arrivo del Club dei Perdenti, esplorando le radici più profonde dell’oscura entità che da secoli infesta la cittadina del Maine. Il progetto è frutto della collaborazione tra Andy Muschietti, sua sorella e produttrice Barbara Muschietti e Jason Fuchs, che firma anche la co-direzione creativa insieme a Brad Caleb Kane.

La prima stagione sarà composta da nove episodi, con lo stesso Muschietti alla regia del pilot e di altri episodi chiave, per mantenere intatta la continuità con l’universo cinematografico. A rendere tutto ancora più interessante, ci sarà il ritorno di Bill Skarsgård nei panni di Pennywise. Oltre a interpretare nuovamente il clown, l’attore sarà anche produttore esecutivo della serie, segno del forte legame con il personaggio e la storia.

Secondo Skarsgård, questa nuova narrazione ci permetterà di esplorare aspetti del mito di Pennywise mai visti prima, anche grazie a un impianto narrativo più ampio e diluito rispetto ai film. E sappiamo già che il tono sarà “piuttosto hardcore”, come anticipato dallo stesso attore.

Il progetto punta a raccontare la lunga storia di male che attraversa Derry da generazioni. Prenderemo ispirazione anche dai famosi interludi del romanzo originale di Stephen King, tra cui eventi tragici come l’incendio del Black Spot, la strage della banda Bradley e l’esplosione delle ferriere Kitchener. L’idea è ambiziosa: tre stagioni, ognuna ambientata in un’epoca diversa, per costruire una vera e propria saga horror multigenerazionale. Dopo il 1962, potremmo tornare al 1935, e persino al 1908.

King ha approvato personalmente l’idea e i primi script, instaurando una collaborazione informale ma solida con Muschietti.

Il cast include anche Jovan Adepo, Chris Chalk, Taylour Paige, James Remar, Stephen Rider e Madeleine Stowe. Tutti pronti a interpretare i nuovi, sfortunati abitanti di Derry.

Prepariamoci a tremare: l’appuntamento è nel 2025

It: Welcome to Derry arriverà nel 2025 su HBO e sarà disponibile in streaming su HBO Max, mentre in Italia potremo vederlo grazie a Sky. Noi non vediamo l’ora di tornare a Derry e scoprire nuovi segreti su Pennywise e la sua influenza secolare.

Tom Cruise torna a parlare dei sequel di Top Gun: Maverick e Giorni di Tuono

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Sembra proprio che Tom Cruise non abbia alcuna intenzione di rallentare con la sua carriera. Mentre il capitolo finale della saga Mission: Impossible si avvicina, scopriamo che ci sono nuovi progetti in cantiere: non uno, ma due sequel legati ad alcuni dei film più iconici della sua carriera, Top Gun e Giorni di Tuono.

Durante una recente intervista con il Today Show Australia, l’attore ha confermato che sta lavorando allo sviluppo dei possibili sequel per Top Gun: Maverick (2022) e per Giorni di tuono, il cult sulle corse automobilistiche del 1990. E anche se le idee sono ancora in fase di elaborazione, il coinvolgimento di Cruise è concreto e appassionato.

“Stiamo pensando e parlando di tante storie diverse, stiamo cercando di capire cosa è possibile fare”, ha detto. “Mi ci sono voluti 35 anni per arrivare a Top Gun: Maverick, quindi anche per questi progetti ci stiamo muovendo passo dopo passo. Stiamo discutendo sia Giorni di tuono che Top Gun: Maverick.”

Due titoli che per molti di noi hanno segnato epoche diverse, ma che oggi sembrano destinati a tornare con nuova forza. E visto il successo straordinario di Top Gun: Maverick, che ha incassato oltre 1,49 miliardi di dollari nel mondo, l’interesse da parte degli studi e del pubblico è più che giustificato. Anche Giorni di tuono, sebbene con numeri più contenuti, ha mantenuto una forte base di affezionati nel tempo: fu il film che portò Cruise nei panni del pilota NASCAR Cole Trickle, guadagnando 157 milioni di dollari all’epoca.

Il sequel di Top Gun: Maverick è già pronto a volare?

A quanto pare, Top Gun 3 è già in fase di sviluppo iniziale presso Paramount, mentre per Giorni di tuono 2 si vocifera il ritorno del produttore Jerry Bruckheimer.

Ma non è tutto. Cruise ha appena terminato un film diretto dal premio Oscar Alejandro González Iñárritu (The Revenant), un thriller psicologico senza titolo, in uscita nel 2026. Il cast include nomi importanti come Sandra Hüller, John Goodman, Michael Stuhlbarg, Jesse Plemons e Sophie Wilde. Un progetto che promette di sorprenderci e che aggiunge un tassello in più al suo instancabile percorso artistico.

Come ha sottolineato lui stesso:

“Sto sempre girando un film, preparando un film, o lavorando alla post-produzione. E con (il regista di Mission: Impossible) Christopher McQuarrie stiamo sviluppando diversi progetti.”

Una cosa è certa: che si tratti di volare tra le nuvole, sfrecciare in pista o affrontare complotti mondiali, Tom Cruise è tutt’altro che pronto a fermarsi.