Ascender: inizia la nuova avventura fantasy di Lemire e Nguyen – Recensione

Jeff Lemire e Dustin Nguyen avevano chiuso il loro celebre racconto fantascientifico di Descender dopo 32 capitoli (editi per Image Comics e che BAO Publishing aveva raccolto in 6 volumi) e una promessa: che la storia dei loro personaggi non si sarebbe esaurita, che saremmo tornati a visitare il loro universo e che lo avremmo trovato profondamente cambiato.

La recensione de La galassia infestata, il primo volume di Ascender, la nuova avventura fantasy firmata Jeff Lemire e Dustin Nguyen

Dopo un anno possiamo dire che hanno decisamente mantenuto la loro promessa con l’arrivo, anche in Italia, de La galassia infestata, il primo volume di Ascender, edito sempre da Bao Publishing.

E come promesso da Lemire e Nguyen si apre per noi una nuova fantastica avventura!

Cinque anni fa, Jeff Lemire e Dustin Nguyen hanno creato un universo fantascientifico ramificato, complesso ed emozionante in Descender. Alla fine del sesto volume, la storia si è conclusa con un cataclisma. Ma l’universo ha continuato a esistere, profondamente mutato, e ora si svela ai nostri occhi in questo primo volume di Ascender.

Sono passati 10 anni dall’apocalittica conclusione di Descender. Il mondo descritto in quelle pagine è finito, cambiato per sempre. Quello che resta  del Consiglio Galattico Unito si confonde già con le leggende. Tutta la tecnologia che aveva portato l’universo a conoscere la sua massima gloria e la sua massima rovina è ora una  vestigia del passato. Ogni forma di vita artificiale è ora bandita.

Il vuoto lasciato dalla tecnologia viene rapidamente riempito in Ascender da una nuova forza, che plasmerà l’universo in maniera imprevedibile: la magia. Con essa nascerà una nuova oligarchia, dove il destino di popoli interi sarà nelle mani della Madre. Con la magia verranno nuove minacce , nuovi nemici. Con la magia al posto delle astronavi che univano le stelle, arriveranno i draghi.

Ed è in questo mondo, ora così alieno, che ritroviamo Andy, desideroso solo di dimenticare un passato troppo doloroso, e suo malgrado costretto ad intraprendere una nuova avventura insieme a vecchie e nuove conoscenze. Di nuovo per salvare qualcuno a lui caro.

ascender bao

Ascender è un’opera che riesce ad essere nuova e originale senza tradire l’eredità narrativa dalla quale proviene

Non vi nascondo che mi sono avvicinato a questo primo volume di Ascender con un misto di timore e trepidazione.

Ho sempre apprezzato i lavori di Lemire ed ho amato Descender. Le premesse per fare di quello che stavo per leggere un altro bel fumetto c’erano tutte. Come i rischi del contrario del resto.

Un sequel è sempre un sequel, carico di aspettative ma anche di potenziali delusioni, sopratutto con la consapevolezza che dal mondo del fantascientifico la storia si sarebbe addentrata nel territorio del fantasy.

ascender bao

Lemire e Nguyen sono invece riusciti di nuovo a stupirmi, portando in vita qualcosa che già da subito sembra essere diverso da un semplice sequel.

Quello che mostrano nel primo volume di Ascender sono le basi per un intero nuovo arco narrativo, con una propria identità ben definita e una trama e ambientazione originale, dando vita quindi ad un racconto che saprà catturare e divertire, a mio avviso, anche chi non avesse letto Descender.

Al tempo stesso resta però evidente in Ascender l’eredità lasciata dal precedente ciclo di racconti e non soltanto per la presenza di alcuni degli stessi personaggi.

Da quanto letto finora con il primo volume di Ascender sembra infatti sussistere una certa simmetria tra i due racconti, un legame che pagina dopo pagina sembra intensificarsi.

In entrambi una catastrofe 10 anni prima aveva stravolto l’universo. In entrambi i personaggi si trovano a dover lasciarsi alle spalle le loro case prima per un inseguimento, ora per una fuga.  Se in Descender il catalizzatore intorno al quale ruotava il racconto era il bambino Tim-21, in Ascender questo ruolo sembra essere ora affidato a una bambina, Mila. In entrambi i racconti c’è il desiderio dei protagonisti sia di scoprire chi sono, sia di essere liberi di vivere fino in fondo il proprio destino.

Questa simmetria non si esaurisce però semplicemente nelle analogie della trama.

In Ascender anche lo stile grafico usato daNguyen sembra tracciare una sorta di continuità con Descender, conservandone fedelmente il tratto e l’uso abbastanza scenografico del colore, ma cambiando al tempo stesso le tonalità cromatiche che danno vita alla scena. E tanto basta per rendere queste tavole qualcosa di nuovo, che da un mondo di acciaio e circuiti, ci catapultano con estrema credibilità in un mondo fatto di carne e magia.

ascender bao

Il primo volume Ascender riesce quindi, a mio avviso, in un compito tutt’altro che scontato: parlare, emozionando, sia ai vecchi che ai nuovi lettori, lasciando ad entrambi un chiaro e convincente invito a seguire Lemire e Nguyen in questa nuova avventura.

E se Descender ci ha insegnato qualcosa sulla creatività di questo collaudato duo artistico, sono sicuro che in Ascender ci sarà molto di più di quello che possiamo intuire da queste prime pagine.

In attesa dei prossimi volumi di Ascender non mi resta quindi che augurarvi una buona lettura con La galassia infestata che, anche fisicamente, si presenta come un piccolo concentrato di magia, grazie alla copertina in cartonato rigido esaltatat dal titolo della nuova serie nobilitato con verniciatura lucida. Un vero, imperdibile, volume da collezione che nessun vero fan di Lemire può lasciarsi sfuggire, soprattutto in questa magnifica veste edita da Bao.