Nel cuore della Via Lattea c’è ASKAP J1832, un oggetto celeste che emette un segnale misterioso ogni 44 minuti. Non è affatto un orologio cosmico, ma questo di ticchettio che arriva dallo spazio profondo, questa sorta di timer galattico sta mandando gli astrofisici in confusione.
Scoperta grazie al telescopio radio ASKAP in Australia e poi messa sotto torchio da Chandra, il telescopio orbitale a raggi X della NASA, questa “stella” è l’ultima arrivata nel club esclusivo degli oggetti celesti che potrebbero giustificare una missione esplorativa da parte non autorizzata da parte della Rocinante.
Chandra, in orbita dal 1999, uno degli occhi più potenti dell’umanità sull’universo ad alta energia, ha confermato che questa stella (o qualsiasi cosa sia) è davvero speciale.
Una stella “ribelle” che non è una pulsar né una magnetar
ASKAP J1832 appartiene alla misteriosa categoria dei “long period radio transients”, oggetti che pulsano in radiofrequenza con una lentezza quasi poetica invece dei soliti millisecondi delle pulsar. Ma la vera bomba è che emette anche raggi X allo stesso ritmo. E questa è la prima volta in assoluto che si osserva una cosa simile.
Per capirci: è come se una candela cosmica lampeggiasse sia nello spettro della luce visibile che in quello dell’invisibile.
Sebbene alquanto confusi, gli scienziati sono abbastanza certi di cosa non sia: on è una classica pulsar (i suoi segnali sono troppo lenti e troppo forti); non è nemmeno una stella di neutroni classica, perché l’intensità dei suoi raggi X è anomala.
Potrebbe essere una magnetar vecchia di mezzo milione di anni, con un campo magnetico da far invidia a un acceleratore di particelle, oppure una nana bianca super magnetica all’interno di un sistema binario, una cosa mai vista prima nella nostra galassia.
Insomma, tra gli esperti si sta facendo strada l’ipotesi che ASKAP J1832 possa essere qualcosa di completamente nuovo. Un ibrido stellare? Un glitch nella struttura cosmica? Oppure la prova che la galassia ha il senso dell’umorismo?
Un’apparizione da supernova ma niente più
ASKAP J1832 sembra trovarsi dentro i resti di una supernova, ma probabilmente non c’entra nulla con l’esplosione di una stella. È come scoprire che un alieno abita all’interno di un castello medievale: ci è entrato per caso, oppure è stato sempre lì come un fantasma di cui nessuno si è mai accorto?
Come in un multiverso scientifico, ASKAP J1832 è stata individuata da due diversi team. La squadra guidata dal professor Ziteng Wang ha pubblicato i risultati su Nature, mentre un altro gruppo ha rilevato la stessa, anomala, sorgente del segnale di 44 minuti ma senza notare gli l’emissione di raggi X con lo stesso intervallo di tempo.
E adesso? Che ne sarà di ASKAP J1832?
ASKAP J1832 potrebbe inaugurare una nuova classe di oggetti stellari, un po’ come scoprire un Pokémon leggendario mai visto. Solo che invece di lanciare una Poké Ball per catturarla, gli scienziati devono avere più dati, condurre ancora più studi e, alla fine, sperare che non si sia trattato solo di un abbaglio cosmico.
Nel frattempo, noi comuni mortali possiamo solo guardare in su, meravigliandoci di quanti misteri e segreti ancora nasconda la galassia e comprendere di essere una parte, forse più unica che rara, di un universo sempre più sorprendente.