L’universo mutante è cambiato di nuovo, con The Age of Revelation che ci ha mostrato la forma definitiva di Wolverine.
La nuova sagana fumetti degli X-Men ci porta in un futuro alternativo, dieci anni dopo che Revelation ha preso il controllo del mondo mutante. È uno di quei “what if” che i fan amano, perché ogni volta possiamo vedere come sono cambiati i nostri eroi. E, naturalmente, tutti volevano sapere che fine ha fatto il mutante più iconico di tutti: Logan.
Wolverine è diventato l’Angelo della Morte
In questo futuro oscuro, Revelation ha preso il controllo della mente di Wolverine, trasformandolo in un’arma micidiale che ha già ucciso Magneto, Forge, Xorn e persino Archangel. Ma questa non è la prima volta che vediamo Logan perdere se stesso in un destino simile…
L’arma vivente per eccellenza
L’idea di Wolverine come macchina da guerra è vecchia quanto il personaggio stesso. Fin dagli anni ’90 con Arma X, la sua storia è stata intrecciata con esperimenti, controllo mentale e manipolazione.
Apocalisse lo trasformò nel suo Cavaliere della Morte, The Hand lo rese un killer contro i suoi stessi compagni in Enemy of the State, e persino Bestia lo ha usato come strumento durante l’era di Krakoa. In universi alternativi, come quello Ultimate, Logan è diventato addirittura il Winter Soldier.
Insomma, Wolverine è sempre stato l’arma perfetta che tutti vogliono controllare. Ma in The Age of Revelation si alza l’asticella.
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Il Wolverine definitivo
Nella nuova timeline, Revelation usa il linguaggio per controllare le persone e Wolverine diventa davvero la perfetta incarnazione della morte. La differenza, però, è che questa volta Logan non è solo un burattino.
Nel primo numero di Amazing X-Men, si vede che Wolverine è ancora lucido, strategico, capace di sfruttare tutto il suo addestramento per abbattere alcuni dei mutanti più potenti del pianeta. È letale, ma anche intelligente.
E, cosa ancora più interessante, riesce a resistere al controllo mentale di Revelation, almeno fino a quando i poteri non vengono amplificati da Fabian Cortez, Khora e Chance.
Questo dettaglio è fondamentale: Logan ha sempre resistito al controllo mentale solo quando era in stato ferale, selvaggio, disumanizzato. Ora invece riesce a farlo mantenendo la propria coscienza. È un passo avanti enorme nella sua evoluzione come personaggio.
Morte e redenzione
La trasformazione di Wolverine nell’Angelo della Morte è un ritorno ai suoi temi più profondi: morte, controllo e redenzione. Ogni volta che qualcuno lo manipola, Logan finisce per ribellarsi, e onn perché sia immune, ma perché il suo amore per i compagni X-Men lo riporta indietro.
Wolverine è l’eroe che combatte sempre contro i nemici, ma soprattutto contro se stesso.
La sua battaglia contro il controllo mentale è una metafora perfetta: ogni volta che perde l’umanità, trova un modo per riconquistarla.
In The Age of Revelation, Logan non è solo un’arma. È la personificazione stessa della lotta contro il destino. E sì, anche della morte.