Fino a poche ore fa, sui nostri tavoli correva l’anno 54 a.C., epoca in cui le tribù della Britannia ancora lottavano fra loro per il predominio e per eleggere il proprio Verrix, il Re a capo dell’intera isola; tribù ignare che di li a meno di un secolo l’imperatore Claudio si sarebbe mosso alla conquista. È in questo periodo che è ambientata la nostra recensione di Verrix, scritta invece completamente nell’epoca moderna, del gioco da tavolo ideato da Tommaso Ceglia e Riccardo Corti ed edito dall’italianissima Dawn Town Games.
Direttamente dal 54 a.C. ecco a voi la recensione completa di Verrix
Tutti quelli che ancora credono che un titolo in stile german o un eurogame non possa avere un’ambientazione pregnante e densa si dovranno finalmente ricredere definitivamente (se non lo avevano già fatto giocando a titoli ibridi come Scythe o AuZtralia).
È questa la prima cosa che affermiamo parlandovi di Verrix, un gioco da tavolo tutto italiano, per 2-5 giocatori abbastanza esperti dai 14 anni in su, che ha una durata di circa 30 minuti a giocatore.
Ora, come al solito, sta a voi decidere se leggervi tutta la recensione o saltare direttamente alla sezione che più vi interessa, cliccando sui link del seguente indice.
- Cari capi Tribù, la Britannia del 54 a.C. si mostrava così
- Come conquistare la Fama, il Regno e il titolo di Verrix
- Una volta eletto il nostro Verrix è arrivato il momento di concludere la nostra recensione
Cari capi Tribù, la Britannia del 54 a.C. si mostrava così
Una delle prime cose che noteremo aprendo scatola di Verrix è che troviamo non una ma ben 2 plance di gioco comuni. Quella più grande, la Plancia dei Re, è utilizzata durante tutta la partita ed è di fatto la principale; la più piccola, denominata Plancia della Battaglia, servirà per l’appunto solo quando attaccheremo gli altrui villaggi.
Oltre a queste, e ad un Regolamento pieno zeppo di curiosità storiche sulla cultura britannica dell’epoca, troveremo:
- 110 carte specifiche per le diverse tribù (14 Azioni, 1 Abilità, 1 Personaggio, 1 Villaggio, 1 carta In Viaggio, 1 carta riassuntiva e 1 carta Setup per ciascun giocatore);
- 70 segnalini e token specifici (7 Popolani, 3 Villaggi, 1 Personaggio, 2 dischetti e 1 segnalino 55 punti per ciascuna Tribù)
- 20 Carte Evento;
- 5 Carte Portum Itium
- 7 Carte Personaggio Comune e 5 segnalini;
- 20 cubetti Volere divino;
- 2 dischetti neri segnapunti/andamento battaglia;
- 7 gettoni Morrigan con sacchetto;
- 67 token Bene
- 12 altri token (4 Trofei, 3 Costo Movimento, 4 Festività, 1 Anello del re per il primo giocatore).
Il setup è tutto sommato semplice. Una volta consegnato a ciascun giocatore il materiale del suo colore vanno semplicemente posizionati sul valore 3 di entrambe le plance i dischetti neri. Piazzati poi sulla Plancia dei re, nei relativi spazi, i token Festività e il Costo Movimento base (indicato con la lettera A) tutto il resto viene messo nella riserva comune.
Dopodiché ciascun giocatore piazza davanti a sé il suo materiale, mette due popolani a Portum Itium e termina il setup prendendo tutto quanto indicato dalla propria carta Setup.
Una volta reso onore alla saggezza del più anziano al tavolo lo insigniamo del titolo di Primo Giocatore, gli consegniamo l’Anello del Re ed un punto vittoria.
Come conquistare la Fama, il Regno e il titolo di Verrix
Il gioco si sviluppa su 12 Turni: negli 8 Turni Mese si giocano azioni volte prevalentemente ad accaparrarsi risorse per i 4 Turni Festività (il terzo, sesto, nono e dodicesimo) nei quali non si fanno azioni ma si accumulano solo punti Vittoria a seconda del raggiungimento degli obiettivi indicati sulla relativa tessera.
Ogni Tribù ha caratteristiche e carte asimmetriche, quindi ciascuno di noi dovrà puntare su azioni diverse nel proprio turno di gioco per vincere, ma essenzialmente il flusso di gioco è uguale per tutti.
Nel Turno Mese svolgeremo in ordine di gioco 3 fasi: la fase Eventi, dove saremo obbligati a spendere 3 Volere Divino (se li possediamo) per pescare una Carta Evento che, a seconda del simbolo riportato in alto a destra, dovremo risolvere subito o conservare per un futuro utilizzo; la fase Azioni, in cui potremo giocare le nostre carte per svolgere azioni di Sviluppo, Commercio o Razzia, dichiarare una Battaglia oppure passare; la fase Ripristino, in cui essenzialmente ci si prepara per il turno successivo spostando beni e ostaggi nel proprio villaggio, rendendo nuovamente disponibili i vari meeple e le carte giocate, equipaggiando personaggi e guadagnando Punti Vittoria se possediamo ostaggi avversari, la Lancia di Gorias o personaggi equipaggiati con una Fibula.
Un veloce approfondimento merita la Fase Azioni, nella quale utilizzeremo i nostri meeple per:
- Giocare una carta Sviluppo: ci servirà per acquisire il nostro secondo personaggio, produrre beni, ottenere Volere Divino o acquisire nuove carte da aggiungere alla nostra mano;
- Giocare una carta Commercio: pagando la quantità di cibo richiesta per il viaggio (indicata dal Token Costo Movimento disposto sulla Plancia dei Re) e ponendo i meeple richiesti sulla carta In Viaggio generalmente potremo barattare merci o ostaggi sia con gli avversari che con Portum Itium. Il valore delle merci è fissato e descritto dall’omonima carta e gli scambi non possono essere rifiutati. Fra le Carte Commercio speciali figura infine anche Patto tra Clan, una carta che ci permette di aggiungere ulteriori villaggi adiacenti ai nostri sulla mappa;
- Giocare una carta Razzia: pagando la quantità di cibo richiesta per il viaggio attaccheremo un villaggio avversario con i meeple utilizzati per lo scopo, l’aggredito potrà decidere se difendersi o meno aggiungendo Popolani e/o Personaggi nel villaggio e pescando un Gettone Morrigan. Se avremo successo potremo rubare qualcosa dal villaggio avversario;
- Dichiarare una Battaglia in un villaggio avversario: anche in questo caso dovremo pagare cibo per arrivare al villaggio nemico, ma i Popolani e i Personaggi utilizzati dall’attaccante e dal difensore verranno obbligatoriamente spostati sulla Plancia della Battaglia. Gli altri giocatori, se non hanno passato, possono supportare liberamente una delle due fazioni, pagando il costo di movimento in cibo. La battaglia si svolge su 3 round in cui prima l’attaccante, poi il difensore ed infine ancora l’attaccante giocano una carta Battaglia per determinare quali meeple vengono utilizzati e quali bonus applicare. Colui che non gioca la carta pesca invece un Gettone Morrigan per modificare la propria forza. Dopodiché si sposta il segnalino andamento battaglia sulla plancia di tanti spazi quanto è la differenza di Forza delle due compagini. Dopo il terzo turno di combattimento tutti i vincitori guadagnano i Punti Vittoria indicati dal segnalino.
- Passare per determinare il nuovo ordine di turno, il primo giocatore a passare guadagna anche 1 PV.
Dopo l’avvento del Lughnasadh, il dodicesimo turno nonché ultimo Turno Festività, il Capo Villaggio con più punti Vittoria è incoronato Verrix e vince la partita.
Una volta eletto il nostro Verrix è arrivato il momento di concludere la nostra recensione
Come di consueto, dopo avervi spiegato a grandi linee il gioco, è arrivato il momento di chiudere la nostra recensione di Verrix tirando le conclusioni finali.
Non c’è che dire, Verrix si presenta bene sin dall’apertura della scatola. Tantissimi materiali di buona fattura e illustrazioni piacevoli ci immergono subito a pieni polmoni nel gioco e nell’ambientazione, coadiuvati anche dai numerosi cenni storici che troviamo all’interno del regolamento.
Le carte sono in due misure: 95 di esse (Azioni, Abilità ed Eventi) sono di misura Standard Card Game 63,5 x 88 mm e, anche se non si mescolano praticamente mai, vi consigliamo di proteggerle con le apposite bustine protettive che trovate A QUESTO INDIRIZZO, mentre per le altre 32, che sono nel formato Tarot 120 x 70 mm, potete ACQUISTARE QUESTE.
Anche livello di gameplay c’è davvero poco da aggiungere: il gioco gira benissimo con turni veloci e azioni spiegate chiaramente sulle carte. Sbagliarsi è praticamente impossibile.
Unica pecca è che l’esperienza di gioco cambia molto a seconda di quanti giocatori stanno seduti attorno al tavolo, vi sconsigliamo di giocarlo in due perché parte del gioco sarebbe snaturato e lo trasformereste quasi in un classico German di piazzamento lavoratori e raccolta risorse.
Sicuramente Verrix da il meglio di sé se giocato in 4 o 5, con una plancia più popolata l’interazione fra giocatori cresce parecchio e le battaglie diventano avvincenti e decisamente più utili e necessarie per raggiungere la vittoria finale.
C’è da dire che nonostante sia un gioco con regole semplici e piuttosto fluido, per essere apprezzato necessita di un minimo di esperienza ludica, quindi non lo consiglieremmo ai neofiti ancora a digiuno nel mondo degli eurogame.
Di contro tutti quei giocatori che hanno già dimestichezza, anche minima, con le meccaniche di piazzamento lavoratori, gestione risorse e che cercano un eurogame davvero ben ambientato e puntuale come un orologio svizzero apprezzeranno sicuramente Verrix, una vera perla nel mondo dei giochi da tavolo e per di più, lo ricordiamo ancora una volta, sviluppato e prodotto da un team completamente italiano!
L’asimmetria delle fazioni rende il gioco avvincente e permette anche un minimo di variabilità nel setup iniziale. Se cambiamo fazione ogni volta, dovremo cambiare leggermente il nostro modo di giocare ed ogni partita si mostrerà così diversa dalla precedente, sicuramente un grosso punto a favore della rigiocabilità che ci permetterà di non annoiarci troppo presto del titolo di Dawn Town Games.
Insomma, riassumendo in poche righe la nostra recensione di Verrix non può che essere positiva. Il gioco da tavolo ideato dalla coppia Ceglia/Corti è stato sicuramente una delle scoperte del 2022 più apprezzate dal nostro team.