Tabannusi: I costruttori di Ur, la nostra recensione

Tabannusi
DATA DI USCITA
2021
AUTORI
D. Spada, D. Tascini
EDITORE
Giochix
Il nostro Punteggio
7.6
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Tabannusi, Tabannusi… nella mia testa questa parola ha una certa assonanza con la lingua (non si può definire dialetto) della Sardegna. Eppure nel nome del gioco è ben evidente il sottotitolo: I costruttori di Ur. Ur era (è perché ci sono tutt’ora le rovine) una città sumera del IIIº millennio A.C. adagiata sulle rive dell’Eufrate. Ho cercato allora la traduzione del termine Tabannusi e ho scoperto che, ovviamente, ha a che fare con la costruzione di edifici. Tutto torna e complimenti agli autori per questa chicca storica che invoglia i più curiosi a documentarsi.

Il gioco è di conseguenza basato sulla costruzione degli edifici in tutti distretti in cui è suddiviso il tabellone. Gli edifici sono fondamentali per ottenere punti vittoria durante e alla fine della partita. Cosa interessante del gioco è il suo misto tra competitivo e cooperativo, e la non esclusività delle azioni, il che, da un lato permette di giocare abbastanza rilassati visto che c’è ampio margine di manovra, dall’altro l’interazione è praticamente amichevole e quasi mai punitiva.

Tabannusi 4

Tabannusi è per 1-4 giocatori dai 14 anni, circa due ore per partita, edito da Giochix (Stroganov, Hippocrates), gli autori sono David Spada e Daniele Tascini (Trismegistus).

La scatola

All’interno della scatola troviamo:

  • 1 tabellone a due lati
  • 4 plance giocatore
  • 184 tessere varie
  • 54 carte varie
  • 36 segnalini in cartone
  • 84 token in legno
  • 131 costruzioni in plastica
  • 35 dadi
  • 1 regolamento
  • 1 sacchetto (in realtà non presente nella confezione)

Partiamo subito dal sacchetto, indicato nei materiali presenti nella scatola di gioco ma che in realtà non ho trovato. Il sacchetto è utilizzato solo per il gioco in solitaria pertanto non ha assolutamente impattato sulla nostra esperienza di gioco. Se invece siete amanti del gioco in solitaria (noi no) controllate che ci sia.

I colori dei giocatori (arancione, rosso, lilla e nero), sono ben distinguibili tra loro anche per i giocatori con problemi di daltonismo. Lo stesso dicasi per i colori degli edifici (bianco, giallo e marrone).

Tutti i componenti in cartone, tessere, plance, risorse e navi, sono solidi e robusti.

Le carte invece sono piuttosto sottili, ma va anche detto che si mischiano una volta per partita e per la maggior parte del tempo non vengono nemmeno toccate. Per quanto mi riguarda non reputo nemmeno così importante imbustarle.

Per quanto riguarda la parte dei simboli, ci troviamo di fronte a un gioco che necessita di qualche partita per prenderne confidenza, non sono tutti chiarissimi, soprattutto quelli sulle carte Decreto o sulle tessere Ziggurat, ma in fondo al regolamento sono tutti catalogati tramite un pratico codice per trovarli all’istante e ben spiegati.

Tabannusi 1

Parlando del regolamento, bisogna dire che in alcune parti è poco chiaro e lacunoso, e abbiamo dovuto districarci tra faq trovate su internet o per logica. Tuttavia il resto è corredato da numerosi esempi di gioco, note e delucidazioni.

Le costruzioni in plastica sono fatte molto bene e rappresentano quelle che effettivamente potrebbero essere state le case di Ur di cinquemila anni fa. A parte un piccolo invaso per infilarci le case di proprietà del giocatore, hanno un semplice sistema di incastro per non farle viaggiare liberamente sul tabellone.

Giochiamo a Tabannusi

Il tabellone ha due facce: una per il gioco in 1-2 giocatori e una per il gioco in 3-4 giocatori.

Dopo il set-up ogni giocatore riceve una plancia con 14 casette da piazzarci sopra, due ori, una cassa risorsa, 5 segnalini proprietà, un architetto e un assistente.

Una volta che ogni giocatore ha piazzato una propria costruzione sul tabellone si comincia il gioco.

La prima cosa da fare nel proprio turno è la scelta del dado e di conseguenza del distretto su cui si andrà a giocare nel turno successivo spostando il proprio architetto, poi si possono eseguire fino a due azioni indicate nel distretto in cui è presente il proprio assistente. Queste azioni nei distretti comuni permettono di piazzare progetti, costruire case sulla base dei progetti e piazzare mari e giardini. Inoltre ogni distretto, comune e non, ha degli spazi in cui piazzare delle azioni che, di partita in partita, cambiano di zona e favoriscono la rigiocabilità nonché l’approccio tattico.

Tabannusi 3

Discorso diverso viene fatto per il distretto del Porto e il distretto dello Ziggurat: il primo vi permette di ottenere delle abilità da utilizzare durante la partita, mentre il secondo è una fucina di punti vittoria. Ovviamente anche in questo caso a ogni partita le possibilità di entrambi i distretti cambiano.

Ritornando a parlare dei distretti comuni non possiamo non commentare in maniera molto positiva l’approccio non esclusivo del gioco: se una volta piazzato il proprio segnalino proprietà su un progetto pensate di aver fatto metà dell’opera, avete capito male! Il progetto non è di chi lo ha costruito, tant’è che in caso di, ad esempio, un progetto bianco presente nel distretto, dovete piazzare il vostro progetto bianco, se è quello che volete piazzare, adiacente a quello. Sulla tessera appena messa piazzate il vostro segnalino proprietà, ma la costruzione non è conveniente per chi “ha” i progetti perché deve pagare le risorse richieste dal distretto più tante risorse del colore del progetto per ogni proprio segnalino proprietà sul progetto. Va da sé che costruire sui progetti altrui è decisamente più economico e soprattutto consentito dalle regole!

Dove sta quindi il guadagno per chi piazza i progetti: nei bonus presenti sul tabellone coperti dalle tessere progetto e dal fatto che se il mio segnalino viene tolto posso aumentare il mio rango nel tracciato maestria che funge da moltiplicatore di PV. Diciamo che è un win win per tutti!

Tabannusi 2

Il conteggio dei punti vittoria avviene in 5 momenti della partita ogni qualvolta una chiatta di un distretto finisce i dadi/risorsa, e in questo caso si contano solo i punti di quel distretto. Mentre a fine partita si contano i punti di tutti i distretti. A questo pool si possono aggiungere le carte Progetto completate e le carte Decreto completate.

Qui sotto potete trovare il nostro video tutorial di Tabannusi, nel caso voleste approfondire tutti questi aspetti:

Conclusioni

Tabannusi è un bel cinghiale non alla portata di tutti. Pur essendo le regole poche e basilari, la quantità di scelte potrebbe scoraggiare un qualsiasi neofita.

Il fatto di dover programmare le azioni successive possono rallentare di parecchio il flusso di gioco anche perché in base alle azioni dei nostri avversari il tabellone cambia aprendoci a nuove scelte e nuove possibilità. Quindi attenzione alla paralisi da analisi.

L’alea è praticamente assente, i risultati dei dadi vengono facilmente mitigati con l’utilizzo delle risorse. Le carte non aumentano l’alea ma diversificano l’approccio alla partita.

L’interazione c’è, ma è poco punitiva, dal quel punto di vista sembra quasi un collaborativo e la costruzione esclusiva degli edifici è punitiva rispetto a una costruzione inclusiva. Dal mio punto di vista è una bella novità.

Le strade che ci portano alla vittoria sono molte: potete concentrarvi sulle carte Decreto, sul tracciato maestria o sul distretto dello Ziggurat, sta a voi guardare come è stato assemblato il tabellone di gioco e decidere quale strada percorrere, il che ci porta ad affermare che la longevità è ottima, se una strategia vi ha portato alla vittoria in una partita, sicuramente non lo farà nella prossima!

Tabannusi
Tabannusi
Tabannusi è un gioco molto interessante e vario, adatto a giocatori esperti. Il tabellone a ogni partita offre variabili da gestire e da sfruttare. Sta a voi decidere come.
Pro
Longevità ottima
Poche regole, ma molte possibilità
Contro
Paralisi da analisi in agguato
Regolamento a volte lacunoso (e manca il sacchetto!)
7.6
Voto Finale
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