James Gunn risponde alle critiche su Superman: “Il film è sulla gentilezza, non capisco cosa ci sia di ‘woke’”
Nonostante l’ottima accoglienza al box office statunitense, Superman continua a essere al centro di discussioni accese. Il regista James Gunn ha dichiarato di non comprendere del tutto le critiche che hanno colpito il film, spesso bollato come “Superwoke” da gruppi di estrema destra. In un’intervista a Entertainment Weekly, Gunn ha spiegato che per lui il cuore del film è molto semplice: una storia di gentilezza.
“Ho sentito dire che il film è woke, ma ho anche sentito molte persone dire il contrario. Sono sinceramente curioso di capire cosa, nel film, sia considerato woke,” ha spiegato Gunn. “Credo che tutto sia partito da una mia dichiarazione. Avevo detto che si tratta della storia di un immigrato, ma per me è soprattutto una storia di gentilezza. Questo è sempre stato il centro emotivo del film.”
Secondo Gunn, l’idea di mettere al centro della narrazione la gentilezza come valore umano e culturale dovrebbe essere considerata universale, non divisiva. “Un tempo, la gentilezza era un valore anche americano. Non mi sembra più così, ma dovrebbe tornare a esserlo.”
Ottimi risultati in USA, ma il mercato globale rallenta
Il film ha incassato 235 milioni di dollari nei primi due weekend negli Stati Uniti, ma il risultato internazionale si è fermato a 171 milioni nello stesso periodo. Gunn resta comunque fiducioso: “Stiamo andando molto bene sul mercato interno, e anche all’estero vediamo numeri in crescita durante la settimana. Questo dimostra che il passaparola funziona e sta attirando pubblico ovunque.”
Tuttavia, il regista non nasconde che una parte del pubblico globale potrebbe aver frenato il successo internazionale del film per motivi culturali o ideologici. “C’è, secondo me, una certa dose di sentimento antiamericano in giro per il mondo. Questo ha avuto un impatto,” ha detto Gunn in un’intervista a Rolling Stone. “Ma per noi è comunque un successo completo.”
Anche altri volti legati all’universo DC hanno espresso apprezzamento. L’ex Superman Brandon Routh, che ha interpretato il personaggio nel 2006, ha dichiarato a Variety di aver amato il nuovo film: “Mi ha fatto piangere almeno tre volte,” ha detto. “L’ho vissuto da una prospettiva diversa, ma mi ha colpito molto. Devo assolutamente rivederlo.”
Mentre le discussioni su cosa sia davvero “woke” continuano, Superman sembra aver già conquistato comunque una buona parte del pubblico, dimostrando che una storia centrata su emozioni autentiche può ancora funzionare.