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Star Wars: la trilogia sequel di George Lucas avrebbe cambiato tutto

Nella logica marveliana del multiverso dei “What if?”, questa volta declinata sulla saga di Star Wars, ce un mondo che vede esistere l’originale trilogia sequel che George Lucas avrebbe voluto realizzare prima che la Disney comprasse tutto.

Ebbene, perché in un’altra galassia lontana lontana (ma nemmeno troppo), la vera protagonista della nuova trilogia non sarebbe stata Rey, e nemmeno Luke… bensì Leia Organa. E non solo come generale dei ribelli e madre afflitta da un figlio che abbraccia il lato oscuro per abbracciare l’eredità del nonno Darth Vader. Leia sarebbe diventata la Prescelta.

Carrie Fisher star wars

Una nuova speranza… politica?

La visione di Lucas, rivelata nel libro The Star Wars Archives – Episodes I-III, e che già tempo fa era emersa con qualche particolare, era molto più politica e meno action. Altro che battaglie con l’aiuto della Forza: si parlava di ricostruire la Repubblica, di sedare faide galattiche, di affrontare gangster spaziali (Darth Maul vi dice nulla?) e, rullo di tamburi, di rendere Leia Supremo Cancelliere del Nuovo Ordine Galattico.

Sì, avete capito bene: da principessa ribelle con blaster (e ghigno a denti stretti) al ruolo di leader che avrebbe potuto riformare la democrazia.

L’idea di fondo di George Lucas era questa: la prima trilogia era dedicata ad Anakin (il padre), la seconda a Luke (il figlio), e la terza a Leia (la figlia). Quindi altro che ruolo secondario: Leia sarebbe stata il cuore e la mente del futuro della galassia.

Il lato oscuro della politica… ma non solo

Tranquilli, se qualcuno sta già immaginando a una “palla”più grande della Morte Nera fatta di palazzi, assemblee, dibattiti e riforme fiscali galattiche, Lucas aveva pensato anche al fuoco del male che cova sotto le ceneri: Darth Maul non solo sarebbe tornato, ma sarebbe diventato il padrino del crimine organizzato spaziale. E accanto a lui ci sarebbe stata Darth Talon, una Sith tatuata e letale, direttamente estratta dai fumetti Legends.

In pratica: niente più Impero, ma un’enorme rete criminale galattica contro cui Leia e la democrazia galattica avrebbero dovuto combattere con diplomazia, astuzia, qualche X-Wing d’appoggio e, magari, anche qualche nuovo Jedi.

Darth Maul

Leia come Prescelta: un’eroina diversa, ma epica

La parte più esplosiva del piano di Lucas era ovviamente Leia nel suo ruolo centrale che la vedeva non come depositaria di una semplice carica politica. Lei era la Prescelta. Non nel senso classico del termine, cioè non una Jedi destinata a riportare l’equilibrio nella Forza, ma una leader che, attraverso l’intelligenza e il cuore, avrebbe riportato l’ordine nella galassia.

Ecco la sequenza narrativa basilare della visione di Lucas dell’eroismo Skywalker: Anakin ha distrutto i Sith, Luke ha ricostruito i Jedi, ma Leia avrebbe salvato tutto e tutti. La sua missione non era spirituale o mistica, ma profondamente concreta e umana: unire un’alleanza frammentata, creare una nuova Repubblica, ed evitare che tutto andasse a rotoli di nuovo.

Il buon George voleva dirci che la vera forza può manifestarsi anche nella leadership, nel pragmatismo, nella diplomazia. Che non servono sempre spade laser per essere un eroe. E in un’epoca dove i conflitti sembrano risolversi solo a colpi di CGI, un messaggio del genere avrebbe avuto un peso incredibile.

Immaginate il contrasto: Luke ricostruisce l’ordine Jedi, mentre Leia tiene insieme l’intera galassia. Una sinergia potentissima, e finalmente il giusto tributo a una figura spesso messa in secondo piano nei film, ma sempre essenziale. Sicuramente molto meglio della Leia “Superman” di Rian Johnson che ci ha fatto sanguinare gli occhi.

Un’ “E se…” che vorremmo quantomeno sognare

Non possiamo essere certi di nulla, magari in quell’universo alternativo avremmo criticato una trilogia pallosa e pesante, ma questa alternativa firmata George Lucas, con Leia al centro e Darth Maul come boss criminale intergalattico, resta una delle occasioni mancate più affascinanti della saga.

Immaginate la trilogia sequel di Star Wars orchestrata da George Lucas, un mix tra Star Wars vecchia scuola, Attacco al Potere, The Bourne Identity e Mission Impossible… non sarebbe stato male vero?

E se dessimo in pasto a un’intelligenza artificiale queste informazioni affinché realizzasse tutto ciò prima che gli avvocati di Disney blocchino le funzioni avanzate delle IA creative?

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