Munchkin Dungeon: improbabili mostri e satira, dalle carte al gioco da tavolo – Recensione

Munchkin Dungeon
Munchkin Dungeon
Data di uscita
2020
Autori
Andrea Chiarvesio, Eric Lang
Editore
Steve Jackson Games/CMON
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Anche gli Eroi (se così possiamo chiamarli) di Munchkin, il famoso gioco di carte del 2001 di Steve Jackson, hanno finalmente il loro dungeon da esplorare. E questa volta sia essi sia alcuni dei loro più famosi antagonisti hanno preso anche una forma tridimensionale, grazie alle miniature scolpite nel dettaglio da CMON.

Ma ora basta chiacchiere, è tempo di recarci all’ingresso delle caverne e dare il via alla nostra recensione di Munchkin Dungeon!

La recensione completa di Munchkin Dungeon

Munchkin Dungeon è un gioco da tavolo per 2- 5 giocatori, ufficialmente dai 14 anni in su (ma secondo me può essere giocato tranquillamente anche in famiglia), ideato da Andrea Chiarvesio (Kingsburg) e Eric Lang (Victorian Masterminds, Cthulhu Death May Die) sulla scorta dei numerosi capitoli del famoso gioco di carte di Steve Jackson Games, coeditore insieme a CMON di questo titolo distribuito in Italia da Asmodee.

Come vedremo addentrandoci sempre più nelle caverne del Minotarro e del Drago di Plutonio, si tratta di un gioco con un gameplay davvero molto semplice ed intuitivo, lasciateci solo il tempo di sgranchirci le ossa e riprendere coscienza delle nostre abilità speciali.

Ora amici Eroi è tempo di partire armati del nostro coraggio alla ricerca della fama eterna! Se volete potete prendere anche una delle scorciatoie qui sotto (ma vi prenderete il rischio di non arrivare sufficientemente equipaggiati di fronte al Boss Finale).

Prima di addentrarci nella prima stanza sbirciamo nella scatola per capire cosa ci aspetta

Aperta la scatola quadrata di Munchkin Dungeon, gioco che potete acquistare A QUESTO INDIRIZZO, e defustellati i segnalini troveremo davanti a noi:

  • 7 plance personaggio con le relative miniature;
  • 5 basette colorate, 5 stelle “fama” e 5 indicatori del livello dell’Eroe;
  • 22 carte stanza per comporre i 3 livelli del dungeon;
  • 10 miniature Mostro Errante;
  • 2 miniature Boss;
  • 6 carte boss (3 per ciascuno);
  • 120 carte (60 bottini e 60 minacce);
  • il tabellone di gioco;
  • vari altri segnalini (monete, Vergogna, Danni, Minaccia e Pozioni);
  • 6 dadi;
  • il regolamento.

In generale il materiale è di buona qualità, come da standard CMON, ma vi consigliamo comunque di proteggere le carte con le apposite bustine protettive misura Standard American.

Una volta letto il regolamento (che purtroppo contiene dei buchi e lascia un po’ troppo spazio all’interpretazione) e fatte scorrere velocemente le carte vi verrà da chiedervi subito se 6 dadi e 18 segnalini Vergogna siano sufficienti. La risposta è nì: 18 segnalini vergogna rischiano di essere davvero pochi se si gioca in più di 3 e di dadi ne servirebbero per lo meno il doppio.

Ma va beh, procediamo con il setup, scegliendo casualmente le carte Stanza Vuota e Mostro Errante da assegnare a ciascun livello, un Boss Finale e consegnando a ciascun giocatore la Plancia Eroe scelta oltre a 4 carte Minaccia, 1 Moneta e 1 Pozione.

Alla ricerca della fama: ecco come si gioca a Munchkin Dungeon

Partiamo per la nostra missione nei sotterranei di Munchkin Dungeon! Il nostro obiettivo d’ora in poi sarà quello di accumulare più Punti Fama degli avversari sconfiggendo Mostri Erranti (quelli sul tabellone), Mostri Minaccia (quelli giocati contro di noi dagli avversari), liberando le varie stanze e massacrando di mazzate il Boss.

La struttura del turno è di una semplicità disarmante e si svolge in 4 fasi:

  • nella fase Buttare giù la Porta il giocatore attivo scende nel dungeon esplorando sempre almeno una nuova stanza: questo da un lato gli permette di ottenere i bonus scritti sulla relativa carta, dall’altro lo costringe ad aggiungere Segnalini Minaccia alla riserva sul tabellone. Possiamo sfondare tutte le porte che vogliamo ma dobbiamo obbligatoriamente fermarci se incontriamo un Mostro Errante o un Eroe;
  • nella fase Mettersi nei Guai i giocatori non attivi ordiscono subdole trame e macchinazioni al fine essenzialmente di giocare Carte Minaccia contro il malcapitato Eroe di turno per rendergli la vita difficile ed evitare di fargli accumulare fama. Ogni Carta Minaccia giocata dal gruppo di ex-amici dell’Eroe ha un costo in Punti Minaccia e richiede che vengano spesi i Segnalini Minaccia aggiunti nella fase precedente dal giocatore attivo;
  • nella fase Risolvere la Stanza finalmente si combatte! Il giocatore di turno lancia un numero di dadi pari che dipende dal livello del suo Eroe, mentre il giocatore alla sua sinistra lancerà (in un colpo solo) tutti i dadi dei Mostri, sia di quelli Erranti che dei Mostri Minaccia. Il giocatore attivo può anche spendere una o più pozioni per lanciare dadi aggiuntivi. Una volta confrontati i risultati si distribuiscono i danni;
  • nell’ultima fase, Saccheggiare e Riposare, il giocatore attivo guadagna i bottini regalati dai Mostri Erranti uccisi nella terza fase e, se ha svuotato la stanza, ottiene anche la ricompensa indicata sul tabellone corrispondente al livello del dungeon dove si è svolto il combattimento. Infine può spendere monete per aumentare il livello del suo Eroe.

Terminato il nostro turno toccherà al giocatore alla nostra sinistra.

Un paio di precisazioni sono necessarie in merito alle sconfitte: dobbiamo considerarci sconfitti (e quindi prendere un Segnalino Vergogna) solo se finiamo i punti vita; se veniamo sconfitti liberando una stanza otteniamo comunque tutti i bonus della fase 4.

La partita termina quando il Boss è stato sconfitto 3 volte o quando un giocatore raggiunge almeno 20 Punti Fama sul tabellone.

È quindi arrivato per tutti il momento di sommare i propri Punti Fama sul tabellone (anche quelli oltre il 20) con quelli guadagnati con i bottini e il “livellaggio” del nostro Eroe e di sottrarre 1 PF per ciascuna Vergogna “conquistata”. L’eroe più famoso è il vincitore! 

Ripulite le vesti da eroe e lavate via le vergogne è il momento delle conclusioni su Munchkin Dungeon

Mettiamolo subito in chiaro: Munchkin Dungeon è il gioco da tavolo che non vi aspettereste da due game designer del calibro di Chiarvesio e Lang. Se siete abituati ad immaginarli dietro a titoli profondi e complessi, non è questo il caso. Munchkin Dungeon è un titolo leggero e caciarone, poco profondo ma con meccaniche semplici che puntano tutto sull’ironia e l’interazione diretta per rendere il gameplay il più divertente e scorrevole possibile.

Purtroppo non sempre ci riesce: infatti se al tavolo non c’è il giusto mood e si cerca di prendere questo gioco più seriamente e scientificamente di quanto non si dovrebbe (in fondo si tratta pur sempre di un gioco in pieno stile Munchkin!) la partita potrebbe diventare più pesante del necessario (soprattutto se si è più di 3 al tavolo). Quindi prima di intavolarlo evitate di invitare la vostra serata “pizza, birra e cattiverie” tutti gli amici fissati con i cinghiali che non possono fare a meno di contare i punti a tutti, rovinerebbero l’atmosfera.

Detto ciò la componentistica è davvero di qualità: belle miniature e carte discretamente resistenti (a proposito ricordatevi di proteggerle con le apposite bustine protettive misura 56 x 87mm che trovate A QUESTO INDIRIZZO). Purtroppo ci sono solo 6 dadi nella scatola, quando ne servirebbero almeno 12, ci toccherà tenere a mente i risultati dei combattimenti (o segnarli su un foglio a parte).

La pecca maggiore del gioco è il regolamento: compatto e semplice da leggere lascia però davvero troppo spazio all’interpretazione. Fortunatamente il gameplay è talmente semplice che con un minimo di buonsenso si arriva presto alla soluzione ad ogni problema.

La particolare composizione dei turni è strutturata per cercare di mantenere alta anche l’attenzione dei giocatori non di turno, che sono invitati palesemente dal regolamento a ordire trame e macchinazioni contro il giocatore attivo, e questo è un bene (sempre che come già detto stiate giocando col gruppo giusto).

I pregi principali del gioco sono sicuramente la sua leggerezza, la semplicità del gameplay (basterà un giro di tavolo per capire davvero come muoversi e come fare tanto male agli eroi avversari) ed il fatto che può tranquillamente essere intavolato anche in famiglia (personalmente lo classificherei come età: 10+).

Supponendo di avervi detto ormai tutto quello che dovevate sapere su Munchkin Dungeon, possiamo ritenere la nostra avventura nei sotterranei del Drago di Plutonio (e questa recensione)  conclusa. Non ci resta quindi che indicarvi dove potete acquistarlo, ossia A QUESTO INDIRIZZO, e augurarvi buon divertimento!

Munchkin Dungeon
Munchkin Dungeon: è arrivato il dungeon più irriverente di sempre
Munchkin Dungeon è un gioco da tavolo con regole semplici, adatto a tutti coloro che vogliono passare una tipica serata "pizza, birra e cattiveria". Un titolo senza fronzoli, a tratti divertente, ma solo se giocato senza troppe pretese e con lo spirito giusto.
Pro
Adatto anche in famiglia
Rispecchia a pieno lo "stile Munchkin"
Contro
Il regolamento lascia troppo spazio all'interpretazione
Ci sono solo 6 dadi, quando ne servirebbero almeno il doppio
6
Voto Finale
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