La recensione di Hens: il gioco dove le galline dell’aia sono in fermento

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Hens
Edito da...
Little Rocket Games
Autore
Giampaolo Razzino
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Allevatori di galline di tutto il globo, mettetevi comodi e preparatevi a gareggiare in una sfida che dichiarerà l’aia più bella di tutte: scopriamo insieme come riuscirci leggendo questa nostra recensione di Hens!

Hens è il nuovo gioco da tavolo di Little Rocket Games, per 1-4 giocatori dai 10 anni in su, ideato da Giampaolo Razzino e con artwork a cura di Marco Salogni, con una durata media di circa 20/25 minuti a partita.

La recensione completa di Hens: il nuovo gioco da tavolo di carte di Little Rocket Games

In Hens ciascun giocatore assume il ruolo di un allevatore di galline ed il nostro obiettivo sarà quello di creare l’aia più bella disponendo 12 carte, che andremo a pescare durante il gioco, in una griglia 3 x 4 o 4 x 3.

Il titolo è stato finanziato grazie ad una campagna di crowdfunding su Kickstarter ed ora è disponibile anche in versione retail. La prima cosa che possiamo già anticiparvi è che il titolo ci ha piacevolmente sorpreso. Scopriamo insieme il perché approfondendo questa questa recensione di Hens.

Apriamo il recinto e scopriamo cosa c’è nella scatola

La compattissima scatola di Hens, che potete acquistare A QUESTO INDIRIZZO, contiene al suo interno:

  • 72 carte gallina divise in 8 razze
  • 4 player aid
  • 4 pedine gallo
  • il regolamento in italiano e in inglese

Le carte sono di misura standard card game, con artwork semplici e di buona fattura. Vi consigliamo comunque di proteggerle con le apposite bustine protettive.

Le carte sono numerate da 1 a 6 ma, come notiamo subito, non tutte le razze hanno la stessa rarità. Infatti ci sono 12 carte delle razze Padovane e Wyandotte, 10 galline Sebright e Barneveleder, 8 galline Sultan e Faverolles e 6 carte Cemani e Modern Game.

Per scoprire se la carta che abbiamo in mano è unica basta guardare l’angolo in basso a destra, se c’è disegnata una piuma significa che ne esistono 2 copie nel mazzo, altrimenti è una carta unica.

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Come si crea l’aia migliore? Ecco le regole per diventare un buon allevatore

Il setup del gioco è velocissimo: si mescola il mazzo, avendo cura di togliere una razza da 12 galline se si gioca in 3 0 una razza da 10 e una da 12 se si gioca in 2 (se si gioca in 4 si usa il mazzo completo), e si distribuiscono 4 carte e una pedina gallo a ciascun giocatore. Dopodiché si sceglie, o si pesca casualmente, un obiettivo specifico per la partita.

Ora possiamo iniziare a riempire la nostra aia!

Nel nostro turno peschiamo due carte, ne giochiamo una e ne scartiamo una nella nostra pila degli scarti personale, in modo tale da avere sempre 4 carte in mano.

Le regole di pesca sono molto semplici: possiamo pescare le carte dalla cima del mazzo comune, ma anche da una o più pile degli scarti degli avversari. Non possiamo però mai ripescare dalla nostra pila degli scarti personale.

Anche le regole di piazzamento sono molto intuitive:

  • possiamo affiancare le galline ortogonalmente ad una carta già piazzata e, normalmente, solo se il valore della gallina che piazziamo è superiore o inferiore di 1 rispetto a tutte le galline adiacenti (per esempio possiamo piazzare una gallina di valore 4 che abbia alla sua destra una gallina di valore 3 e sotto una di valore 5);
  • se la gallina che stiamo piazzando è della stessa razza di tutte quelle adiacenti non dobbiamo rispettare la regola precedente;
  • se non possiamo piazzare una gallina dobbiamo piazzare un pollaio, ossia una carta a faccia in giù.

Una volta che tutti hanno piazzato la sesta carta , ciascun giocatore piazza il suo gallo su una gallina a sua scelta, puntando su quale non sarà il gruppo più numeroso all’interno della propria aia a fine partita.

Quando tutti hanno piazzato 12 carte la partita termina e si contano i punti in questo modo:

  • si conta il numero di uova prodotte dal gruppo in cui abbiamo piazzato il gallo e, se questo non è il gruppo più numeroso, si contano anche quelle prodotte dal gruppo di galline più grande;
  • si guadagnano 2 punti ogni 3 medaglie (le medaglie sono presenti sulle galline delle razze più rare nel mazzo);
  • si perde 1 punto per ciascun pollaio piazzato;
  • si aggiungono i punti ottenuti con la carta obiettivo.

Chi ha più punti vince la partita!

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Le nostre conclusioni alla nostra recensione di Hens

È arrivato ora il momento di mettere giù i sacchi di becchime e terminare la nostra recensione di Hens cominciando col dire che il gioco di Little Rocket Games, potrebbe a prima vista sembrare un grande punto di domanda. Per noi è stato inizialmente così, non sapevamo esattamente cosa aspettarci, ma già dopo la prima partita ne siamo rimasti conquistati.

I materiali sono semplici ma di buona fattura e, tutto sommato gli artwork, seppur essenziali sono molto carini.

Nei giochi di carte, lo sappiamo, il principale problema a cui possiamo trovarci di fronte è l’alea e ovviamente anche Hens ne è influenzato. Partire con una mano di carte fortunata potrebbe essere davvero un ottimo viatico per la vittoria, ma ciò non significa che se riusciamo a partire “col turbo” avremo di certo la vittoria in tasca.

Infatti, gli avversari potrebbero metterci i bastoni fra le ruote semplicemente non scartando le carte che ci servono (quali sono è abbastanza palese visto che basta guardare le aie in costruzione e posto che tutte le pile degli scarti sono liberamente consultabili).

Il gioco non da però assolutamente l’impressione di essere dominato dal fattore fortuna, in quanto, se si esclude il primo turno del primo giocatore, c’è quasi sempre la possibilità di andare a recuperare almeno una carta utile dagli scarti degli avversari senza doversi affidare totalmente al caso pescando dal mazzo. E comunque, con un po’ di attenzione, si può anche sapere cosa è rimasto ancora nascosto lì sotto.

Una buona strategia potrebbe essere anche quella di cercare di non far capire chiaramente dove vorremmo andare a parare per indurre gli avversari a metterci a disposizione proprio quella carta che ci servirebbe e che loro non immaginano.

Detto ciò Hens è un titolo che ci ha decisamente sorpreso (positivamente): meccaniche per nulla complesse, turni di gioco tutto sommato rapidi (anche se ogni tanto c’è il rischio di entrare in paralisi d’analisi, soprattutto verso la fine, se stiamo calcolando quante possibilità ci sono di trovare una carta utile per ottimizzare il nostro punteggio), la leggerezza del tema e la disarmante semplicità delle regole lo rendono un gioco che possiamo intavolare davvero con chiunque.

Non c’è che dire, non possiamo che terminare questa recensione di Hens se non promuovendolo assolutamente!

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Hens: non tutte le galline sono sciocche
Hens è un gioco da tavolo per 1-4 giocatori, veloce e divertente, sfidante e molto rigiocabile. Si tratta di un gioco di carte strategico dove l'alea è abbastanza mitigabile, con un tema leggero che lo rende adatto davvero a tutti. Un titolo che merita di finire sulle mensole degli appassionati e di rimanerci a lungo!
Pro
Meccaniche e regole semplici
Ogni partita è una vera sfida
Adatto davvero a chiunque
Contro
Qualche volta c'è il rischio di entrare in paralisi d'analisi
Una prima mano fortunata potrebbe influenzare un pochino troppo la partita
7.9
Voto Finale
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