Il Bar Subito Dopo: la recensione dell’antologia del XXVII Trofeo RiLL

Il bar Subito Dopo

Anche nel 2021 il Trofeo RiLL conclude il suo concorso con la pubblicazione di una raccolta di racconti fantastici. La raccolta del XXVII Trofeo RiLL prende il nome dal titolo del racconto vincitore: Il Bar Subito Dopo. Si tratta di un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati di letteratura fantastica, horror, fantascienza e weird perché ogni volume crea un mix di esperienze di lettura uniche e coinvolgenti.

Noi abbiamo letto Il Bar Subito Dopo e non vediamo l’ora di condividere le nostre impressioni con voi!

La recensione de Il Bar Subito Dopo

Il Trofeo RiLL è un premio letterario organizzato senza scopo di lucro dall’associazione Riflessi di Luce Lunare col supporto di Lucca Comics & Games e di Acheron Books. Si tratta di un concorso che da molti anni raccoglie e propone i migliori racconti di letteratura fantastica in Italia. Il Trofeo culmina con la pubblicazione di un volume antologico che raccoglie i migliori racconti partecipanti, la sezione RiLL World Tour e i vincitori di SFIDA, il concorso che RiLL riserva agli autori giunti una o più volte in finale al Trofeo.

I racconti de Il Bar Subito Dopo

L’antologia de Il Bar Subito Dopo inizia con il vincitore del XXVII Trofeo RiLL, il racconto omonimo scritto da Nicola Catellani. L’incipit non promette nulla di buono per il protagonista: l’uomo arriva in un bar che sembra sospeso nel tempo e nello spazio; e realizza di essere morto. Quando non si ha più nulla da perdere è inutile nascondersi, e un bar sembra il luogo più adatto per parlare di quello che si è fatto in vita, persino per confessare i propri delitti. Un bar prima dell’aldilà o qualcosa di diverso e inaspettato? Un racconto ben realizzato sul senso di cosa è reale o no, sull’auto-convincimento (con l’uso di stereotipi che possono influire sulla psiche) e sull’uso che si potrà fare in futuro di ipotetiche tecnologie che influiscono sulla percezione del reale.

Al secondo posto si classifica Urne elettorali, sempre di Nicola Catellani. Anche in questo racconto il lettore viene catapultato in un futuro ipotetico caratterizzato da particolari innovazioni. In Urne elettorali anche i morti votano, e il loro voto non conta poco dato che sempre più giovani si disinteressano alla vita civile. Un argomento quanto mai attuale e che, in genere, non viene trattato nella letteratura fantastica.

Il terzo classificato al concorso è Tunnel di Elia Gonella, un racconto originale e particolare ambientato in uno scenario fin troppo familiare per molti di noi: la metropolitana. Le linee della metro diventano intricate: dei fili si toccano, si congiungono per poi perdersi, fino a sfidare il tempo e dare origine a dei paradossi (forse) impossibili da prevedere, ma affascinanti da scoprire.

Pollice Verde di Cristina Amerio è il quarto racconto classificato di questa edizione del Trofeo RiLL. Si tratta di una storia che difficilmente si dimentica, per la sua ironia e per la sua peculiarità. Le protagoniste sono le piante: piante che possono muoversi, camminare, parlare e provare sentimenti. Proprio per questo esiste Pollice Verde, una piccola azienda che si occupa di rimettere a posto la situazione delle piante casalinghe, anche (perché no) quando andiamo in vacanza e le lasciamo da sole a casa!

Ultimo racconto vincitore è Malarazza di Luca Notorianni, una storia potente dai toni horror. Cosa può accadere quando l’umanità si divide e si perde? Che cosa siamo disposti a fare pur di sopravvivere? Il racconto è sì horror, ma con una nota di speranza che invita a non perdere mai di vista la nostra umanità.

L’antologia continua con i racconti RLL World Tour, brani che hanno vinto premi letterari esteri gemellati col Trofeo RiLL. Abbiamo L’incidente Furnerius di J. A. Menéndez (vincitore del Premio Visiones – Spagna) in cui il lettore accompagna il protagonista sulla Luna, quando un oggetto non ben definito colpisce il nostro satellite. Il protagonista deve effettuare un controllo, nonostante la sua riluttanza, ma quella che all’apparenza sembra una semplice operazione di routine si trasforma in una discesa vorticosa verso una spirale temporale che nessuno può controllare. Una storia di paradossi temporali ben riuscita.

La migliore medicina di Pauline Yates (vincitore dell’AHWA Short-Story – Australia) è un racconto dalle tinte horror, che tratta i temi della moralità e dell’umanità dei personaggi coinvolti. Un incidente colpisce John e costringe la sua compagna a prendersi cura di lui; in aggiunta, John ha dei comportamenti molto confusi e poco rassicuranti. La realtà che si cela dietro questa situazione familiare è ancora più cruda e inquietante… preparatevi!

Creature ultraterrene di Belinda Lewis è il vincitore della NOVA Short-Story Competition (Sud Africa). Quando siamo nello spazio più profondo si pensa di essere circondati dal nulla, ma anche nella completa solitudine, si possono ascoltare delle storie. Cosa hanno fatto e cosa pensavano i primi viaggiatori dello spazio? Un racconto sul perdersi tra le stelle e l’infinito, dove si è parte di una storia molto più grande.

Concludono la raccolta i racconti vincitori del premio SFIDA. Qui possiamo leggere L’impostore di Saverio Catellani, una storia profonda di fiducia e di un rapporto peculiare in cui un bambino e un anziano si legano grazie a un piccolo grande potere che può avere un risvolto davvero doloroso. Una storia commuovente che oltre ad essere “al di là del reale” ci ricorda di non dimenticare i terribili orrori della guerra.

Il liuto e l’arpa di Giorgio Smojver è un racconto originale e ben scritto ispirato alle ballate medievali danesi Elverskud e Harpans Kraft con protagonista Astolfo di Anglia (se amate l’epica, sarà uno dei vostri racconti preferiti!) a cui segue L’amore è una rockstar vecchio stile di Marco Cesari. È possibile amarsi in un mondo in cui si conoscono tutti i pensieri dell’altro? Un racconto toccante che dà il proprio punto di vista su come può cambiare l’amore in un mondo in cui la tecnologia è andata oltre l’umano.

Conclude il volume antologico la Regola 37D scritto da Francesca Cappelli. Si tratta di un racconto ad ambientazione fantasy, ma con tematiche quanto mai attuali. Il tutto prende avvio da un espediente che a primo avviso può sembrare banale: ai tornei tra incantatori si può insultare l’avversario. Una storia che parla di quanto facilmente si può cadere nei pregiudizi e nella cattiveria e di quanta forza serve per trasformare gli insulti e i soprusi in un’arma che danneggia proprio i prepotenti, che non hanno nulla se non vuote parole.

Le nostre impressioni sulla raccolta

Ogni anno la raccolta di racconti fantastici del Trofeo RiLL è un appuntamento fisso perché la qualità delle storie vincitrici non lascia mai delusi. E, ovviamente, confermo questa mia ferma opinione anche per Il Bar Subito Dopo.

I brani contenuti nell’antologia di quest’anno mi hanno particolarmente colpito per l’aver toccato tematiche peculiari, dando un’aria di freschezza alla raccolta; e per l’aver presentato temi ben noti alla letteratura fantastica in maniera del tutto originale. Come ad esempio la questione ambientale di Pollice verde, oppure la politica di Urne Elettorali per non parlare di altri racconti come Il liuto e l’arpa e L’amore è una rockstar vecchio stile. Insomma, c’è molto di più dei ben noti viaggi nello spazio.

Personalmente ho particolarmente apprezzato i racconti dalle tinte più horror, faccio riferimento a Malarazza e La migliore medicina, con una menzione speciale per il primo. Infatti il brano di Luca Notorianni, davvero molto crudo e potente, riesce a tenere avvinto il lettore col suo essere spietato e macabro senza nemmeno bisogno di descrivere il perché; ma nonostante gli orrori e la profonda desolazione che impera nel racconto c’è nel finale una nota di speranza e fiducia nel futuro per nulla banale né scontata.

Insomma, inutile ribadire che consiglio Il Bar Subito Dopo a tutti gli appassionati lettori di letteratura fantastica: qui scoprirete tante piccole (grandi!) perle addentrandovi in storie originali al di là del reale per uno sguardo attento, critico ma pur sempre colpo di stupore sul passato, il presente e sul futuro.

Potete trovare Il bar Subito Dopo A QUESTO INDIRIZZO.

Il bar Subito Dopo
Il Bar Subito Dopo
La raccolta del XXVII Trofeo RiLL prende il nome dal titolo del racconto vincitore: Il Bar Subito Dopo. Si tratta di un'antologia di racconti di letteratura fantastica, definiti "al di là del reale", un appuntamento annuale ormai irrinunciabile per tutti gli appassionati di fantasy, horror, fantascienza e weird perché ogni volume crea un mix di esperienze di lettura uniche e coinvolgenti. Il Bar Subito Dopo non delude gli standard di alta qualità a cui ci ha abituato negli ultimi anni il Trofeo RiLL, e anzi stupisce per toccare alcuni temi originali (che non si trovano spesso nella letteratura fantastica) o per trattare tematiche classiche in maniera del tutto peculiare.
Pro
Raccolta di racconti perfetta per gli appassionati di letteratura fantastica. Troverete uno splendido mix di storie che vanno dal fantasy, alla fantascienze, per non parlare di horror e weird
Tematiche originali; anche i temi più classici del fantastico vengono presentati e raccontati in modo peculiare
Contro
Anche quest'anno avrei voluto leggere più racconti vincitori!
8
Voto Finale
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