Black Mirror: Bandersnatch, pietra miliare della TV o semplice hype nerd? – Recensione

Black Mirror Bandersnatch

I botti di fine anno sono già arrivati, tutti ne parlano e noi, come al solito, siamo in prima fila darvi la nostra opinione sul fenomeno televisivo del momento.

Signore e signori preparatevi perché state per leggere la recensione della cosa più incredibile che si sia mai vista su uno schermo televisivo: l’episodio speciale ed interattivo di Black Mirror: Bandersnatch.

Ecco la recensione di Black Mirror: Bandersnatch, il sorprendente episodio interattivo che ci permetterà di essere artefici in prima persona del destino del protagonista

La serie TV creata da Charlie Brooker che ci ha abituato, grazie alla struttura basata su episodi a sé stanti, a novità continue, ci sorprende ancora con un episodio dalla struttura innovativa a dir poco spettacolare!

Qualcuno obietterà che Netflix aveva già proposto altri contenuti interattivi, sì ma non di questo calibro; i più attenti già sapranno che il tema videogame non è nuovo allo show, basti pensare agli episodi “15 milioni di celebrità” e “Giochi pericolosi”.

Black Mirror Bandersnatch

Ma con Bandersnatch Brooker porta la serie a un livello ancora più alto, cosa che personalmente giudicavo verosimilmente impossibile, dimenticando io stesso che questo geniale individuo a 20 anni campava scrivendo proprio di videogiochi e che era talmente dentro la macchina videoludica da scriverci persino la sua tesi di laurea, poi trasformata addirittura in un documentario “ How Videogames Changed the World”.

Black Mirror: Bandersnatch, il film interattivo con 5 finali alternativi che ci farà artefici del destino del protagonista

Innanzitutto, potete mettervi comodi nella vostra stanza di casa preferita, infatti Bandersnatch è disponibile su quasi tutti i device (compresi gli smartphone), su PC e smart TV ma non su Apple TV e Chromecast.

E tenete il mouse (o il telecomando) a portata di mano perché ci saranno parecchie scelte da compiere in prima persona, ma cercherò di spoileravi il meno possibile in modo che possiate vivere al meglio questo fenomenale film (alla fine ho deciso che lo chiamerò così).

Se finora vi eravate abituati ad elettrizzarvi, divertirvi, magari spaventarvi e rimuginare sui temi trattati negli episodi delle precedenti quattro stagioni di Black Mirror, semplicemente osservandoli e valutandone l’immensa qualità nella vostra veste di appassionati spettatori, ora sarete voi ad essere artefici del destino del protagonista.

Seguendo la storia ci troveremo ad immedesimarci in Stephan, il protagonista, e sarà un po’ come vivere la sua vita.

Ci troveremo continuamente davanti a dei bivi, esattamente come nella vita reale, che influenzeranno il flusso della storia, in un continuo susseguirsi di “sliding doors”.

Black Mirror: Bandersnatch

La dinamica è molto semplice: mentre la storia prosegue ci verranno proposte due alternative e avremo 10 secondi per scegliere, persino le scelte più innocue (come la musica da ascoltare) influenzeranno l’andamento della vita del protagonista

Bandersnatch ha una trama fitta come una ragnatela

Eccovi il primo bivio.

Continuare a leggere e rischiare di trovare qua e là qualche spoiler (ho già promesso che cercherò di evitarli, ma come diceva la mia prof repetita iuvant) o lasciar perdere e tornare a rileggere la recensione di Bandersnatch dopo averlo visto?

A voi la scelta: pillola azzurra, fine della storia; pillola rossa, restate nel paese delle meraviglie (vi beccate i mini-spoiler) e vedrete quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

Se state leggendo questo paragrafo (sono certo che abbiate anche colto la citazione) allora avete scelto a vostro rischio e pericolo di addentrarvi oltre in questa recensione.

Prima di tutto facciamo un accenno alla trama di fondo del film.

Bandersnatch è ambientato nel 1984 e racconta la storia di Stephan, un giovane ragazzo che sogna di diventare un programmatore di videogame, a cui viene data l’opportunità di sviluppare la sua opera prima a stretto contatto con uno dei suoi idoli, Colin Rickman.

Stephan è un ragazzo che ha avuto una vita travagliata, vive con il padre ed è in psicanalisi a causa dei traumi legati alla perdita della madre quando era ancora un bambino.

La sua indole introspettiva e lo stress causato dalla ricerca del perfezionismo nel suo lavoro lo porteranno a… beh questo dipenderà dalle nostre scelte!

Black Mirror Bandersnatch

Per evitare di spoilerarvi altro (visto, ho mantenuto la promessa per ora) possiamo dirvi che Bandersnatch è pieno zeppo di citazioni e riferimenti, molte fanno riferimento agli altri episodi di Black Mirror, dai più evidenti come “Metalhead” e “Caduta libera” (Nosedive…), ai più nascosti come quelli relativi alla simbologia che richiama “orso bianco”.

Ma le citazioni di questo particolare show traggono origine dall’intera cultura pop.

La visione e le nostre scelte innesteranno una serie di deja-vù continui che ci catapulteranno in continui cambi di ritmo, ci confonderanno piacevolmente mescolando sapientemente le tecniche cinematografiche tipiche dei film fantascientifici con quelle dei thriller e delle spy-story.

Se saprete fare la scelta giusta potrete addirittura gustare un omaggio a Tarantino (vediamo se troverete la divertentissima scena legata ad un famoso film del geniale Quentin).

Bandersnatch è la vita racchiusa in un loop dove la fine potrebbe, in realtà, essere un nuovo inizio

Visto che finora sono riuscito a non spoileravi (quasi) nulla, è tempo di concludere.

In realtà c’è ancora poco da dire, l’idea è innovativa e molto interessante e a seconda di come faremo procedere la storia arriveremo a scegliere (forse) la morale che più ci aggrada.

Al termine della storia, o qualora ci infilassimo in uno dei vicoli ciechi presenti in questo enorme labirinto, ci verrà proposta la possibilità di tornare indietro e rivedere la nostra scelta per cambiarne il finale.

Le combinazioni sono veramente tantissime, pensate che è stato già calcolato che il film può contare 5 finali alternativi e oltre un trilione di combinazioni.

Black Mirror: Bandersnatch è un film che va oltre i normali concetti di TV e di film, si spinge su una nuova frontiera e  rappresenta a mio avviso un impresa epica.

Alla fine della quarta stagione pensavo di avere visto tutto quello che Brooker poteva regalarci e consideravo l’episodio finale una specie di cerniera di collegamento per l’universo di Black Mirror.

Invece, mi sorprende ancora, con un tocco di genialità che non mi aspettavo.

Certo, incappare in un “vicolo cieco” e dover tornare sulle nostre scelte può essere fastidioso, dando l’impressione che possano esserci dei buchi nella trama e farci vivere la sensazione di sconforto di chi ha appena perso l’ultima vita giocando a Super Mario.

Ma non è così, nulla è lasciato al caso e persino la scelta dei cereali da mangiare influirà, anche se solo lievemente, sulla nostra esperienza visiva.

Personalmente, più ci penso e più mi convinco, che persino l’anno in cui ambientare la storia non sia stato scelto a caso, ma possa in qualche modo avere dei riferimenti espliciti a George Orwell.

D’altronde, dopo aver esplorato lo scenario in cui il videogame a cui sono più legato (Pac-Man) viene concettualmente smontato e trasformato in una trasposizione complottista del mondo in cui viviamo, non ho potuto fare altro che rimanere inerme ed applaudire a questa idea originale e fuori dagli schemi.

Al termine della visione, che abbiate guardato uno solo finale o che li abbiate sbranati tutti, vi rimarrà solo un dubbio: siete proprio certi di essere stati voi a scegliere?

O invece la machiavellica mente dell’autore di Bandersnatch è stata in realtà in grado di portarvi proprio dove voleva lui? Per scoprirlo non vi resta che guardare questo magnifico film interattivo.

Chiudo dicendo che Bandersnatch è sicuramente un film visionario, una delle pellicole più belle che abbia mai visto dai tempi di Fight Club, per certi versi un po’ folle e che fa della follia la base della sua forza.

Ma come dice qualcuno (indovinate chi): “Quando è un pezzo concettuale è la follia ciò che ci vuole”.

Guardate il film anche voi e, dopo averlo fatto, fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto.