Mar 21 Ottobre, 2025
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TRON: Ares è destinato a far perdere oltre 132 milioni a Disney

Le luci al neon di TRON: Ares si stanno spegnendo più in fretta di quanto la Disney potesse immaginare. Quello che doveva essere un ritorno trionfale nella Grid si è trasformato in uno dei più grandi flop di fantascienza degli ultimi anni, con un investimento da 220 milioni di dollari destinato a perdere circa 132,7 milioni.

Un progetto troppo costoso e senza una visione chiara

Secondo quanto riportato da Deadline, i costi di produzione sarebbero stati molto più alti del previsto, superando di gran lunga la stima iniziale di 170-180 milioni. Sommando marketing, riprese aggiuntive e costose operazioni promozionali come il concerto dei Nine Inch Nails su Hollywood Boulevard, il conto finale per Disney avrebbe raggiunto 347,5 milioni di dollari.

Con un incasso globale fermo a 103 milioni e un crollo del 67% nel secondo weekend, TRON: Ares è ufficialmente rimasto senza energia. Un insider ha commentato senza mezzi termini: “Non c’era una visione precisa. È folle che Disney abbia speso un quarto di miliardo di dollari per un film con Jared Leto basato su un franchise che non funziona da quarant’anni.”

Anche se il film dovesse arrivare a 160 milioni di dollari in tutto il mondo, i conti non tornerebbero: le entrate totali, comprese le piattaforme digitali e i diritti TV, si fermerebbero a circa 214,8 milioni, lasciando comunque il progetto in forte perdita.

Tron Ares

TRON tra passato cult e presente deludente

Il regista Joachim Rønning ha cercato di dare nuova vita alla saga, ma le critiche si sono concentrate sulla sceneggiatura, considerata il vero punto debole. Rønning avrebbe voluto affidare una revisione a Jez Butterworth (Le Mans ‘66), ma lo studio ha preferito mantenere la versione originale di Jesse Wigutow, ritoccata solo più tardi da Billy Ray durante le riprese aggiuntive.

Fin dal suo debutto nel 1982, TRON è stato percepito come un film di grande impatto visivo ma povero di sostanza. L’originale fu un insuccesso al botteghino, ma divenne un cult grazie all’home video. Nel 2010, TRON: Legacy incassò circa 400 milioni di dollari e rivelò il talento di Joseph Kosinski, poi regista di Top Gun: Maverick. Tuttavia, quel risultato non bastò a rendere la saga mainstream, e Ares non è riuscito a cambiare le cose.

Il futuro incerto della saga digitale

Nonostante le aspettative, il pubblico giovane non ha risposto. Solo il 6% degli spettatori aveva tra i 13 e i 17 anni, mentre il grosso dei fan era composto da quarantenni nostalgici. Il punteggio CinemaScore, un B+ come per Legacy, non è bastato a invertire la tendenza.

Molti hanno paragonato il caso di TRON: Ares a quello di Dune, dove Denis Villeneuve ha saputo rendere moderna e avvincente una storia altrettanto complessa grazie a una scrittura solida e a un cast carismatico. In questo caso, invece, la mancanza di appeal narrativo ha pesato più di ogni altro fattore.

C’è però un piccolo segno di speranza: le attrazioni ispirate a TRON nei parchi Disney di Orlando e Shanghai restano tra le più amate, e in fondo la saga ha già conosciuto periodi di oscurità prima di riaccendere le sue luci. Forse, come accaduto per Alien o Il pianeta delle scimmie, anche TRON troverà un giorno la sua rinascita.

Per ora, però, TRON: Ares resta un viaggio digitale concluso con un cortocircuito.