Hideo Kojima è tornato a sorprendere i fan con un nuovo trailer del suo misterioso progetto horror, OD, sviluppato con Xbox e in collaborazione con il regista Jordan Peele. L’anteprima, presentata durante un evento live con la partecipazione di Phil Spencer, ha confermato che il gioco non solo è vivo e vegeto, ma sta diventando una delle priorità assolute per lo studio di Kojima.
Kojima ha sempre inserito elementi inquietanti nei suoi giochi, da Metal Gear Solid a Death Stranding, ma non aveva mai realizzato un titolo interamente horror. Il tentativo più vicino era stato Silent Hills, cancellato da Konami dopo l’uscita della leggendaria demo PT, ancora oggi considerata una delle esperienze più terrificanti mai create nel medium videoludico.
Con OD, Kojima torna a esplorare quelle atmosfere disturbanti che avevano reso PT un cult, mescolando tecnologia avanzata e suggestioni inquietanti.
Un trailer criptico e visivamente spiazzante
Il nuovo trailer di OD ha colpito per la sua resa fotorealistica grazie all’Unreal Engine, tanto da sembrare live-action. Tra i volti riconoscibili c’è quello di Sophia Lillis (It), che appare in una sequenza densa di simboli criptici e immagini disturbanti: figure oscure, corpi deformi, candele e persino inquietanti figure infantili, un richiamo diretto sia a PT che a Death Stranding.
La scena culmina con una creatura che afferra la protagonista, stringendole la testa tra le mani, mentre lo schermo si riempie di scritte parzialmente censurate. Nulla viene spiegato chiaramente, lasciando spazio a speculazioni sulla trama e sulle meccaniche di gioco.
Piattaforme e futuro del progetto OD
Per ora, OD è stato annunciato per Xbox e PC, ma Phil Spencer ha lasciato intendere che il titolo sarà disponibile “ovunque”. Questo alimenta le voci su una possibile uscita anche su PS5 e dispositivi mobili, soprattutto considerando i rumor secondo cui OD sfrutterà la tecnologia cloud per raggiungere più piattaforme possibili.
Non ci sono ancora informazioni sulla finestra di lancio, ma Kojima ha fatto capire che il gioco dividerà i giocatori, alimentando ancora di più la curiosità attorno al progetto.