It’s a Wonderful Kingdom: la recensione del gioco da tavolo

Its A Wonderful Kingdom 1
Its A Wonderful Kingdom 1
Data di uscita
Febbraio 2022
Autore
Frédéric Guérard
Editore
Studio Supernova
Lo puoi trovare su...

Dopo averci portato in un utopico mondo futuristico, Frédéric Guérard si è ripresentato sui nostri tavoli con un nuovo titolo, ambientato in un medioevo low-fantasy, di cui vi proponiamo di seguito la recensione: ecco a voi il gioco da tavolo It’s a Wonderful Kingdom! Con l’arrivo di questo box standalone, edito in Italia da Studio Supernova, il game designer francese lancia definitivamente il guanto di sfida al connazionale Antoine Bauza e al suo ormai classico moderno 7 Wonders. Una prospettiva scoraggiante, avremmo pensato, se non fosse che già con il precedente It’s a Wonderful World Guérard ha dimostrato di fare davvero sul serio.

Così come fece a suo tempo Bauza, la nuova proposta è un titolo 1VS1, dedicato a giocatori che amano titoli di media complessità. Qual è stavolta il risultato? Non lo sveleremo di certo così presto! Non vi resta che leggere fino in fondo la nostra recensione di It’s a Wonderful Kingdom.

It’s a Wonderful Kingdom: la recensione del gioco da tavolo

It’s a Wonderful Kingdom è un gioco da 1 e 2 giocatori, competitivo, nato grazie a una campagna Kickstarter di buon successo di La Boîte de Jeu nella scorsa primavera.

Il titolo riprende per sommi capi le meccaniche di It’s a Wonderful World, con dei leggeri adattamenti durante la prima fase del round per meglio prestarsi al gioco in due giocatori. Inoltre, sono stati introdotti tre diversi moduli, in cui ne va utilizzato obbligatoriamente uno, e non di più, durante la partita, che variano discretamente l’esperienza di gioco. Molte delle nostre considerazioni avranno come termine di paragone proprio il titolo precedente, anche perché i due si rassomigliano abbastanza da rendere spontaneo un raffronto tra i due per chi li conosce entrambi.

La partita ha una durata di 4 round, al termine dei quali si ottengono i punti vittoria e si decreta il vincitore; la durata è di circa 45-60 minuti, ma tende decisamente verso il limite inferiore, se non ancora meno, tra giocatori esperti.

Il contenuto della scatola del gioco da tavolo

All’interno della scatola del gioco da tavolo It’s a Wonderful Kingdom, dotata di un inserto per aiutarci a tenere in ordine i materiali, troviamo:

  • Il tabellone produzione
  • 90 cubi risorsa
  • 30 segnalini soldato
  • 4 segnalini trappola
  • 2 segnalini spia
  • 4 segnalini furto
  • 3 plance missione e 8 segnalini missione
  • 1 segnalino round
  • 130 carte
  • La plancia segnapunti e un pennarello cancellabile
  • Il regolamento

Recensione dei componenti di It’s a Wonderful Kingdom

It’s a Wonderful Kingdom ha componenti di buon livello. Le carte sono di fattura più che discreta, consigliamo comunque di proteggerle dai rimescolamenti in fase di setup grazie alle bustine protettive misura 65×100 che trovate A QUESTO INDIRIZZO.

Comode le risorse e i segnalini, in cartoncino spesso e robusto. I segnalini missioni stonano invece rispetto alla cura del resto dei componenti, essendo spogli e privi di simboli e illustrazioni. Nulla di grave, naturalmente, ma balzano all’occhio, soprattutto per le differenze con il resto. Il tabellone richiede meno spazio di quello a cui eravamo abituati, ed in questa maniera It’s a Wonderful Kingdom risulta un titolo che non richiede un’enorme quantità di spazio per essere intavolato

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Le illustrazioni sono ancora una volta a cura di Anthony Wolff, molto belle ed evocative; spendete qualche secondo nell’ammirarle, anche perché il resto del gioco non evidenzia particolarmente l’ambientazione.

Per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo, non possiamo che apprezzare l’ottimo risultato di It’s a Wonderful Kingdom, arricchito da particolari utili e comodi come ad esempio la plancia segnapunti con pennarello incluso.

Come si gioca

Un round di gioco si compone di tre fasi diverse: di Scelta, di Progettazione e di Costruzione.

Per prima cosa peschiamo 7 carte dal mazzo Sviluppo, più una carta negativa per l’avversario a seconda del modulo che abbiamo scelto. Il primo giocatore del round sceglie due carte dalla propria mano di 8 e le posiziona scoperte accanto al Tabellone Produzione. Può metterle entrambe dallo stesso lato, o una per ciascun lato.

L’altro sceglierà uno dei due lati da cui prendere tutte le carte; il lato non scelto resta invariato; dopo di ché i ruoli si invertono. Il secondo giocatore posizionerà due carte, nella configurazione preferita, a lato del tabellone; l’altro sceglie un lato e ne raccoglie tutte le carte. In tale modo non è mai possibile raccogliere direttamente una propria carta, ma può essere scelta solo se non raccolta dal nostro avversario.

Durante ciascun round di gioco, abbiamo a disposizione due segnalini Trappola. Spendendoli possiamo posizionare una carta a faccia in giù, invece che scoperta. È possibile spenderli anche insieme, posizionando entrambe le carte coperte. Le carte Trappola vengono selezionate come al solito, ma non viste fino all’inizio della fase successiva.

Entrambi i giocatori effettuano 4 volte l’azione di posizionamento e di raccolta di carte; poi si passa alla fase successiva.

Costruiamo un regno meraviglioso

Le fasi di Progettazione e di Produzione si svolgono allo stesso modo del titolo precedente, ma vediamole comunque in breve. Possono essere svolte in contemporanea da entrambi i giocatori.

Durante la Progettazione i giocatori scelgono si destinare le loro carte alla Costruzione o al Riciclo. Le carte che vengono riciclate sono poste negli scarti, e la risorsa che ci forniscono, visibile in alto a destra sulla carta, può già essere posizionata in una delle nostre carte in costruzione.

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Una volta che tutte le risorse richieste per la costruzione di una carta sono presenti, possiamo spostarla direttamente nel nostro Regno. Quella carta parteciperà alla produzione durante la fase successiva, ed inoltre, se presente, ci fa guadagnare il bonus immediato. Una volta che tutte le carte sono state smistate, la fase di Progettazione si conclude e si passa alla Produzione.

La fase di produzione avviene in maniera separata per ciascuna risorsa. Per primi i materiali, poi la popolazione, poi l’oro, ed infine l’esplorazione. La nostra produzione è determinata dal numero di simboli della risorsa in questione presenti su tutte le carte nel nostro Regno. Il giocatore che ha la maggioranza di produzione ottiene un segnalino soldato. Dopodiché entrambi i giocatori posizionano i cubetti delle risorse prodotte sulle proprie carte in costruzione o in alternativa nella zona alchimia della carta Ducato.

Si procede così per tutte e quattro le risorse. In qualunque momento, una carta completamente costruita viene spostata direttamente nel Regno, e può concorrere alla produzione delle risorse successive.

Quando una risorsa prodotta non viene posizionata direttamente sulle carte in costruzione finisce nella zona alchimia della carta Ducato. Non appena se ne trovano 5 presenti, non importa di che tipo, vengono convertite in Krystallium, la risorsa rossa che, a mo’ di jolly, può andare a sostituire qualunque altro tipo di risorsa sulle carte in costruzione.

Terminata anche la fase di produzione si passa al round successivo, cambiando anche il primo giocatore. Al termine di quattro round la partita si conclude e si determina chi ha costruito il Regno più meraviglioso!

I tre moduli

Come dicevamo, durante una partita di It’s a Wonderful Kingdom, dobbiamo inserire uno dei tre moduli disponibili. Oltre ad offrire una buona rigiocabilità, questi moduli ci permettono di configurare la partita secondo i nostri gusti, in base al livello scelto di complessità ed interazione. Vediamoli brevemente.

Il modulo Minaccia è quello più interattivo dei tre. Ciascun giocatore sceglie uno tra i quattro Mazzi disponibili: ratti giganti, giganti di ghiaccio, ombre, ladri. Si tratta di carte che possono essere posizionate durante la fase di scelta e successivamente raccolte, non ha importanza chi le ha giocate originariamente. Ciascuna ha un effetto diverso sul Regno in cui vengono posizionate. Per rimuoverle dal nostro Regno dobbiamo spendere segnalini soldato; se saranno ancora presenti nel nostro Regno al termine della partita sottrarranno punti vittoria al nostro totale faticosamente costruito.

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Il modulo dei Consiglieri e invece il più adatto per chi ama l’aspetto di Engine Building del gioco. Le carte Consiglieri non rappresentano malus, ma opportunità da poter sfruttare per incrementare ad esempio la nostra produzione di risorse. Quando una carta Consiglieri viene raccolta, viene giocata automaticamente accanto al nostro Regno. Da quel momento in avanti potremo sfruttarne l’abilità pagando il costo indicato in fondo alla carta. Non forniscono comunque punti alla fine della partita.

Il modulo Missioni è il più semplice e meno interattivo dei tre. Sono disponibili tre diverse carte missione. Su ciascuna di esse si trovano quattro missioni: le prime tre sono facoltative, mentre l’ultima è ” obbligatoria”. Per poter vincere la partita sarà necessario completarla. Se nessuno dei due giocatori riesce a completarla entrambi sono dichiarati perdenti; in caso di successo di entrambi, si procede con la classica conta dei punti vittoria.

I segnalini soldato trovano il loro scopo soprattutto nell’eliminare i malus che ci portano le carte dei moduli, visto che, a differenza del gioco precedente, il loro possesso non si traduce in punti vittoria al termine del game.

Conclusioni della recensione di It’s a Wonderful Kingdom

Passiamo ora alle conclusioni dalla nostra recensione di It’s a Wonderful Kingdom.

Se avete letto la nostra precedente recensione di It’s a Wonderful World, saprete che il più importante difetto che gli abbiamo riscontrato è la poca interazione tra i giocatori. In un titolo da due questa interazione non può ovviamente mancare, ed infatti tutte le modifiche apportate al gioco vanno in questa direzione. Il bluff durante la fase di scelta è molto interessante, ma non così rilevante, alla fine, nel flusso di gioco.  Sicuramente It’s a Wonderful Kingdom non è un titolo che brilla agli occhi degli amanti dei giochi uno contro uno in cui ci si mette pesantemente i bastoni fra le ruote. Per contro, si adatta perfettamente a tutti coloro che non amano l’interazione tra i giocatori, ma preferiscono coltivare il proprio orticello lanciando di quando in quando delle pietre nell’orto del vicino. Ed inoltre, la presenza dei moduli ci permette di calibrare ulteriormente l’interazione secondo i nostri gusti.

E comunque importante sottolineare come il mondo dei giochi da tavolo sia in effetti pieno di titoli uno contro uno in cui ci si bastona. It’s a Wonderful Kingdom va di certo a riempire una nicchia che, se non inesplorata, e sicuramente poco coperta da altri titoli.

Un’altra cosa che è importante rilevare, anche se non possiamo definirla come difetto, è che, vista la configurazione del numero di giocatori previsto in It’s a Wonderful Kingdom, si è perso uno dei grandissimi punti di forza del precedente, ovvero la quasi assoluta assenza di downtime, indipendentemente dal numero di giocatori. Anche qui è assente, ma questa caratteristica a di certo un valore intrinseco maggiore in titoli dal più alto numero di giocatori.

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Per il resto il gioco possiede tutti i punti di forza visti nel precedente capitolo. La costruzione del motore di gioco è interessante, anche se l’impressione e che sia meno ramificata, più lineare e leggibile, rispetto al titolo ambientato in un futuro utopistico. Questo rende il gameplay più bilanciato è meno soggetto alla fortuna, ma restringe anche il ventaglio di scelte strategiche disponibili. Il legame nella catena di produzione delle risorse è più forte, ed in particolar modo le carte che si possono costruire tramite la risorsa esplorazione sono certamente quelle che danno il maggior ammontare di punti vittoria. È quindi inevitabile che, soprattutto nell’end game, entrambi i giocatori finiscano per ricercare in particolar modo questo genere di carte.

A livello di complessità, la maggior facilità di lettura del gioco è controbilanciata dalle possibilità offerte grazie ai moduli. Il risultato finale e che It’s a Wonderful Kingdom è un gioco di complessità simile al precedente, forse un pizzico in più, ma comunque abbastanza adatto anche come titolo introduttivo.

Un grande punto di forza è invece la rigiocabilità, soprattutto grazie alla grande quantità di possibili combinazioni data dai moduli e dalle 70 carte Sviluppo. In ogni partita ne vedremo 56, quindi la variabilità è notevole. Per diversificare ancora di più l’esperienza è possibile utilizzare due diversi lati per le carte Ducato: uno è identico per entrambi i giocatori, mentre l’altro differisce e può indirizzare la partita già durante la fase di setup.

Due parole anche sul gioco in solitario: oltre alla partita classica si possono giocare sei diversi scenari. Se ci troviamo a giocare da soli sicuramente gli scenari rendono il gioco un po’ più interessante, proponendoci diverse sfide in base a quello che scegliamo. Solitamente abbiamo un criterio minimo da soddisfare per poter procedere al conteggio dei punti vittoria, e tre diversi obiettivi in termini di punteggio che misurano la nostra performance. Ottenere la medaglia d’oro e certamente una sfida non indifferente, che garantisce a pieno titolo la cintura nera di It’s a Wonderful Kingdom.

La domanda da un milione di dollari e ovviamente se abbia senso o meno acquistare It’s a Wonderful Kingdom se si possiede già il titolo precedente. La risposta dipende molto dai gusti e dalla configurazione in cui ci troviamo più spesso a giocare. It’s a Wonderful Kingdom porta numerose novità, ma non così rivoluzionarie da rendere il gioco in assoluto un must-have, possedendo IAWW. Tuttavia, nonostante il gioco precedente si prestasse molto bene comunque al gioco da due (a differenza di 7 Wonders), le piccole ottimizzazioni in questo lo rendono decisamente preferibile. Per il resto il feeling al tavolo è pressoché il medesimo: il core game è rappresentato dall’engine building e dalla ottimizzazione di carte e risorse, il tutto supportato da materiali di ottima qualità e da grafiche molto gradevoli. Se avete amato costruire un mondo meraviglioso, sicuramente amerete anche la costruzione di un Regno meraviglioso.

Potete acquistare It’s a Wonderful Kingdom A QUESTO INDIRIZZO.

Its A Wonderful Kingdom 1
It's a Wonderful Kingdom
It's a Wonderful Kingdom è un gioco che, fedele al titolo precedente, conserva i pregi e smussa l'unico possibile difetto importante. Si rende particolare per l'essere un gioco da due giocatori in cui l'interazione tra di essi non è cosi forte, ma in cui molte altre meccaniche di gioco e dinamiche al tavolo sono state rielaborate in modo da adattarsi al meglio a questa configurazione. Nonostante non rappresenti un'aggiunta obbligata alla collezione di chi non ha davvero amato il precedente, o che ricerchi una forte interazione, se vi trovate spesso a giocare in due o in solitario, o ancora, avete consumato It's a Wonderful World, sicuramente ritroverete lo stesso piacere di gioco lineare ma ricco di possibilità in questo Regno meraviglioso.
Pro
Migliorato il difetto principale del titolo precedente
Ottimo rapporto qualità/prezzo
Belle le illustrazioni, elegante e ben realizzato il meccanismo dell'engine building
Contro
Per gli amanti dei titoli 1vs1 con molta interazione, anche quella qui presente potrebbe non bastare
7.6
Voto Finale