Flick of Faith, schiccheriamo gli dei! La recensione

Flick of Faith 5
Flick of Faith 5
Data di uscita
2021
Autori
Paweł Stobiecki, Jan Truchanowicz e Łukasz Włodarczyk
Editore
Dal Tenda

Se è vero che gli uomini fanno progetti e gli dei ridono, allora è più che plausibile che le divinità si limitino a schiccherare i propri profeti in giro per il mondo, contendendosi seguaci come noi ci contendiamo i punti vittoria in Flick of Faith, il gioco da tavolo di cui di seguito potete leggere la nostra recensione. Ed è proprio questo che faremo in questo gioco di Sfide Divine, come recita il sottotitolo. Ma non crederete certo che sia così semplice, giusto? Perché gli dei non giocano a subbuteo con i loro adepti, sarebbe tutto troppo semplice.

E allora divertiamoci a schiccherare la parola divina in giro per un arcipelago di isole ad occhi chiusi, due profeti alla volta, facendoli rotolare o con la nostra mano più debole. Tutto questo ed altro ancora troveremo nella recensione di Flick of Faith: Sfide Divine, un gioco da tavolo di destrezza che non si prende troppo sul serio – e va benissimo così.

Flick of Faith: la recensione del gioco da tavolo

Flick of Faith è un gioco da tavolo creato da Paweł Stobiecki, Jan Truchanowicz e Łukasz Włodarczyk per Awaken Realms Lite, la divisione di giochi family della casa editrice polacca Awaken Realms; altri titoli conosciuti dello stesso editore sono Bees: il Reame Segreto e SiegeStorm. In Italia il gioco è localizzato ed edito da Dal Tenda (Santa Maria, Bees).

Si tratta di un titolo da 2 a 4 giocatori, giocabile in dieci minuti a giocatore o poco meno. Parliamo di un gioco di controllo area a maggioranze, realizzate tramite la presenza più o meno stabile di profeti e templi sulla mappa di gioco. Quest’ultima è composta da un playmat, su cui sono stampate 4 in posizione di relativa simmetria con al centro un vortice, ed anche esso ha una sua funzione durante il gioco. Ciascun giocatore schicchera i propri dischetti profeta dal suo angolo della mappa, con l’intento di realizzare il maggior numero di punti controllando le isole o “sacrificando” i profeti nel vortice centrale.

Prima di ogni round di gioco, però, voteremo tra due leggi divine di cui una entrerà in vigore per il round o il resto della partita. Queste sono le regole pazze di cui vi dicevamo poc’anzi, e trasformano l’esperienza in qualcosa di molto divertente ed a volte anche un po’ assurdo.

Il contenuto della scatola

La scatola di Flick of Faith è di dimensioni particolari, abbastanza allungata e stretta, in modo da contenere la mappa di gioco stampata su neoprene. Al suo interno troviamo:

  • Il Playmat della mappa
  • 4 carte divinità a due facce
  • 20 carte Legge
  • 1 disco Re delle Scimmie e uno Sfinge
  • Il gettono Primo Giocatore
  • Il gettone “La Mano di Dio”
  • I gettoni dei punti vittoria
  • Il gettone Cuore di Freya
  • Un gettone “Riserva”
  • Un gettone Tornado

Inoltre, in 4 colori e per ciascun giocatore:

  • 7 Profeti, i dischi piccoli
  • 2 Templari, dischi medi
  • 4 Templi, i dischi più grandi
  • Un set di adesivi da applicare sui dischi con le illustrazioni dedicate alle divinità

La recensione dei componenti del gioco da tavolo

I componenti di Flick of Faith sono vari e abbastanza ben realizzati.

Le illustrazioni sono molto ben disegnate (da Dagmara Gąska, Krzysztof Piasek, Piotr Hornowski, Agnieszka Pogan e Adrian Radziun), sia sulle carte che sulle plance delle divinità, che sono in linen plastificato. Queste ultime riportano anche i simboli dei componenti da utilizzare, in modo da rendere agile e semplice un setup che non richiede più di un paio di minuti. Le carte vanno rimescolate solo durante la preparazione, ma si possono proteggere con le bustine adatte a Flick of Faith, che trovate A QUESTO INDIRIZZO.

I dischi in legno sono di buona qualità, regolari, lisci e uniformi, in modo che siano le abilità dei giocatori a determinarne i movimenti. In totale sono 55, quindi parliamo di una quantità di materiale notevole, che risulta in un rapporto qualità/prezzo molto abbastanza buono.

Flick of Faith 2

Purtroppo il playmat non è invece al livello qualitativo del resto dei materiali. Non per le illustrazioni sopra di esso – meno belle di quelle sulle carte – ma per la qualità del neoprene con cui è realizzato. Spesso risulta difficile fare si che resti ben liscio e senza irregolarità sul tavolo. Questo rappresenta un problema durante il gioco, perché una superfice meno che uniforme risulta in possibili alterazioni dei nostri lanci, specie quando ci vogliamo spingere un po’ più lontano.

Per ovviare a questo problema il nostro consiglio è di lasciarlo fuori dalla scatola e aperto, se possibile, in maniera tale che col tempo si ammorbidisca e risulti in una superficie più regolare.

Come si gioca a Flick of Faith

Flick of Faith si gioca su 4 round (3 in 3 giocatori) in modo che tutti i giocatori siano i primi di round almeno una volta. Ogni round è diviso in 3 fasi: la Fase del Concilio, la Fase della Missione e la Fase dell’Adorazione.

Durante la Fase del Concilio, si vota in contemporanea per decidere quale delle due leggi pescate a caso dal relativo mazzo entrerà in vigore per il round o fino alla fine del gioco. In caso di pareggio, sceglierà il caso. Le Leggi sono quel pizzico di pepe che rendono questo titolo davvero saporito. Ecco alcune di esse, giusto per rendere un’idea delle possibilità: modificatori al sistema di punteggio, bonus per chi spinge gli avversari fuori dalla mappa, nuove condizioni di vittoria, pedine aggiuntive o diverse, o ancora obblighi particolari, come schiccherare ad occhi chiusi o con i mignoli; ma lasciamo a voi il gusto di scoprirli tutti.

Nella Fase della Missione, scagliamo i nostri profeti, in ordine di turno, dalla angolo più vicino a dove siamo seduti; i profeti altro non sono che i nostri dischetti di legno più piccoli. Lo scopo è avere Presenza nelle isole, Predominio (la maggioranza di pezzi su di un’isola) o terminare il movimento di uno dei nostri profeti nel Vortice, per ottenere immediatamente punti vittoria. Se uno dei nostri profeti si ferma all’interno del confine di una città, possiamo rimuoverlo e posizionare sulla stessa isola un Tempio, ovvero un disco molto più grosso e massiccio che è difficile da spostare schiccherando altri profeti. Questa fase termina quando tutti i giocatori hanno scagliato i Profeti a disposizione.

Flick of Faith 4

Nell’ultima Fase di una Generazione, quella dell’Adorazione, si calcola il punteggio: un punto per ogni isola in cui si ha Presenza (un Profeta o un Tempio), e 2 punti per ogni isola in cui si ha il Predominio. Fatto ciò, riprendiamo in mano i nostri Profeti ma lasciamo al loro posto i Templi. Si passa il gettone Primo giocatore e la partita prosegue, con la Generazione successiva, o termina, e si decreta il vincitore.

Sfide Divine

Oltre alle carte Legge, a dare particolarità a Flick of Faith sono le carte divinità che ciascun giocatore riceve ad inizio partita, tratte dalla mitologia greca, antico-egizia, norrena e irlandese. Ne sono presenti 4, ciascuna con due lati che possiamo scegliere all’inizio della partita. Anch’esse donano poteri pazzi, e regalano a ciascun giocatore un’esperienza piuttosto diversa in ogni partita.

Forse alcune carte divinità donano abilità migliori di altre, ma questo possibile sbilanciamento ha davvero poco peso nel giudizio del gioco. Questo perché l’abilità dei giocatori nello scagliare i propri Profeti ha sicuramente un impatto maggiore sulla partita rispetto a questi poteri, ma anche e soprattutto perché il cuore di Flick of Faith non è matematico o strategico, nonostante questi aspetti siano presenti ed importanti. Il suo intendo è di intrattenere i giocatori con un gameplay leggero, divertente ma basato su una capacità particolare – la destrezza – che viene spesso e volentieri messa alla prova.

Per avere un grado di rigiocabilità ancora maggiore, sono state prodotte numerose altre carte Divinità, di cui due sono disponibili anche in italiano; ma nulla vieta di cercare le carte in lingua originale ed utilizzarne i poteri, anche senza possedere la copia fisica. Le carte promo di altre divinità sono dedicato a Babbo Natale, Veles, Loki e Cthulhu.

Conclusioni della recensione di Flick of Faith

Passiamo alle conclusioni della nostra recensione del gioco da tavolo Flick of Faith: Sfide Divine.

Ci troviamo di fronte ad un gioco davvero divertente e piacevole. Nonostante qualche possibile piccolo difetto, ad esempio nel bilanciamento o nella chiarezza di alcune carte, quello che questo titolo si propone di fare lo fa davvero molto bene. L’equilibrio tra un prodotto leggero, nel senso che non si prende troppo sul serio, con il senso strategico, lo rende molto piacevole da giocare; questo vale sia per giocatori esperti che cercano un’esperienza meno seriosa, sia per giocatori un po’ agli inizi, che si lasciano prendere da meccaniche semplici e divertenti ma non prive di senso.

Flick of Faith 3

L’unica vera pecca di questo gioco, che purtroppo fa si che non si possa dare un voto alto quanto avremmo voluto, è la qualità di realizzazione del playmat. A differenza di altri titoli, in cui un componente non ottimale è un problema estetico o ergonomico, in Flick of Faith un playmat meno che perfettamente liscio e livellato impatta sul gameplay. Nulla di tragico, sia chiaro, e ci sono vari modi per sistemare il problema, ma è comunque un peccato per un gioco che nel suo genere è davvero molto valido.

Nonostante ciò, Flick of Faith: Sfide Divine merita decisamente un posto sui nostri scaffali. Si spiega in maniera rapida, dal regolamento semplice ma non privo di possibilità strategiche. Si adatta bene a qualunque tipo di giocatori e scala bene in tutti i player-counter, anche se sicuramente la partita in 4 risulta la più divertente per il caos allegro che si crea sul tavolo. Tuttavia, non va disdegnato nemmeno in 2, dove diventa quasi scacchistico – se gli scacchi si potessero schiccherare!

Per questi motivi, riteniamo Flick of Faith un ottimo gioco da tavolo da avere nella propria collezione, da intavolare quando non si ha molto tempo o con un gruppo non troppo abituato a cinghialoni. O come sempre valida alternativa quando – a noi capita spesso – si ha voglia di un titolo divertente ma che non si dimentichi della sfida tra i giocatori che, anche se non sarà sempre divina, non può mancare per dare sapore a qualunque gioco da tavolo.

N.B. Nessun profeta è stato martirizzato per realizzare la recensione di Flick of Faith.

Flick of Faith 5
Flick of Faith: Sfide Divine
Flick of Faith: Sfide Divine svolge molto bene il suo compito, ossia quello di intrattenere divertendo. Adatto a moltissimi tipi di giocatori, potrà interessare, grazie alla sua discreta profondità strategica, anche i non fan dei dexterity game. Nonostante il playmat non sia tra i migliori in circolazione, il rapporto qualità/prezzo resta buono. In definitiva, Flick of Faith è un titolo che meriterebbe un posto in qualunque collezione.
Pro
Buon rapporto qualità/prezzo
Gameplay divertente perché leggero e interessante perché non banale
Molto buone la scalabilità e la rigiocabilità
Contro
Playmat non di qualità altissima
7.9
Voto Finale