Squid Game e l’origine della bambola di 1,2,3 stella: una vecchia conoscenza dei bimbi coreani

bambola squid game

Squid Game, la serie TV coreana che sta conquistando il pubblico di Netflix sorprendendo lo stesso colosso dello streaming, tanto che lo stesso creatore dello show ora sembra intenzionato a realizzare Squid Game 2, ha tra i suoi “protagonisti” più riconoscibili la spietata e inquietante bambola gigante di “1,2,3, stella”.

La cosa più angosciante, però, è che la bambola robot dello show – addirittura ricreata da Netflix stessa nelle Filippine – è ispirata a un personaggio molto popolare in Corea del Sud, soprattutto tra i bambini.

L’origine della bambola di Squid Game

A rivelare che la bimba robot coi codini che popola gli incubi degli spettatori appartiene al retaggio culturale di un’intera generazione di coreani è stata Jung Ho-yeon, l’attrice che in Squid Game interpreta Sae-byeok.

Ospite del Tonight Show di Jimmy Fallon insieme ad altri membri del cast, l’attrice e modella sudcoreana ha spiegato che la bambola di Squid Game è ispirata a una famosa illustrazione presente sui libri scolastici coreani degli anni ’70 e ’80. Chulsoo e Younghee erano due ragazzini che hanno accompagnato gli anni di apprendimento dei bambini e che, ancora oggi, vengono ricordati da giovani donne e uomini.

Quando da bambini andavamo a scuola in Corea del Sud, c’erano questi personaggi nei libri di testo, uno è un ragazzo e l’altro è una ragazza.

Il nome del ragazzo era Chulsoo mentre la ragazza si chiamava Younghee, ed è lei che ha ispirato la bambola gigante del gioco.

Non è la prima volta che si parla dell’origine della bambola di Squid Game, visto che precedentemente l’art director Chae Kyung Sun aveva spiegato a Netflix Korea come ha trovato l’ispirazione:

Ci siamo riferiti alle illustrazioni di Cheolsoo e Younghee dai libri di testo di tanti anni fa quando abbiamo realizzato il robot.

Trama di Squid Game

Netflix così descrive la serie TV che ha debuttato lo scorso 17 settembre sul catalogo streaming:

Centinaia di individui alle prese con difficoltà economiche e corto di denaro accettano uno strano invito a competere in giochi per bambini.

Li attende un premio invitante, 45.600.000.000 di won (circa 33 milioni di euro), ma la posta in gioco è mortale.