La sonda Osiris-REx ha raccolto dei campioni dall’asteroide Bennu

osiris rex bennu

Poche ore fa è stato confermato che la sonda Osiris-REx è riuscita nell’obiettivo della sua missione: è stato confermato il contatto tra la sonda stessa e l’asteroide Bennu. Durante i 5 secondi che è durato, la sonda avrebbe raccolto (la conferma si avrà solo sabato) una sessantina di grammi di polvere e frammenti dell’asteroide. Ma la cosa più interessante è che quei campioni sono destinati a tornare sulla Terra!

La missione NASA Osiris-REx ha come obiettivo la raccolta di campioni dall’asteroide Bennu e il loro rientro sulla Terra

La missione Osiris-REx è stata lanciata nel settembre del 2016. Dopo un viaggio di 1,3 miliardi di km durato due anni, è arrivata nel 2018 nei pressi dell’asteroide Bennu. Quest’ultimo ha un diametro di circa 500 metri: una mira non male per la NASA!

A questo punto ha iniziato una mappatura della superficie da una distanza di 5 km, durata quasi un anno e mezzo. Questa mappatura sarebbe servita ai tecnici della NASA per selezionare il punto migliore in cui effettuare la manovra di “touch and go”, ovvero un avvicinamento senza atterraggio. Il compito del campionamento della superficie è stato svolto da un braccio robotico. Dopo aver scalfito con un getto d’azoto la regolite superficiale, ha raccolto i campioni obiettivo della missione.

In realtà, ancora non si hanno conferme su ciò che si è effettivamente raccolto: la massa e la composizione dei campioni si sapranno solo sabato, dopo che la sonda si sarà allontanata da Bennu per ricaricare le batterie e avrà inviato i dati a Houston. Il caso di fallimento del prelievo di campioni (ad esempio nel caso il braccio avesse tentato di scalfire la roccia, e non la polvere superficiale), la NASA potrebbe decidere di riprovarci nel prossimo gennaio.

Il rientro a Terra dei campioni è invece previsto fra ben 3 anni: un po’ di attesa sarà comunque necessaria quindi, ma ne varrebbe la pena. In caso di pieno successo della missione, infatti, si tratterebbe della più grande quantità di materiale “alieno” rientrato sulla terra dai tempi delle missioni Apollo.