Chartae: la recensione di un gioco da tavolo minimal

Chartae 2
Chartae 2
Data di uscita
2019
Autore
Reiner Knizia
Editore
XV Games
Lo puoi trovare su...

Se fosse solo un esercizio di stile, il gioco da tavolo Chartae meriterebbe la nostra curiosità ma, per citare Calvin Candie, personaggio interpretato da Leonardo Di Caprio in Django Unchained, “avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione”. E Chartae si è guadagnato davvero la nostra attenzione, perché in quella piccola scatola c’è un gioco, un gioco vero, di cui oggi vi proponiamo la nostra recensione.

Ecco la sua natura minimalistica: una insieme di componenti talmente breve da non potersi nemmeno definire lista, una scatola poco più grande di un portafogli, un prezzo accessibile. Nel pieno stile della casa editrice XV Games, questo piccolo astratto da 2 giocatori, ideato da Reiner Knizia, è semplice, immediato, rigiocabile all’infinito, tascabile ed economico. Andiamo a vederlo più da vicino.

Chartae: la recensione del gioco da tavolo

Fiore all’occhiello (almeno per quanto riguarda i nomi tra gli autori) del catalogo XV Games (Libraria, Wizard Garden), Chartae è un titolo creato da Reiner Knizia ed illustrato da Michele Mor. Il gioco è di fatto un astratto, quindi l’ambientazione conta relativamente, tanto che è tutta descritta nel regolamento multilingua con la seguente frase:

I giocatori prendono il ruolo di cartografi che discutono sulla mappa della loro ultima scoperta.

Insomma, se cercavate un gioco esperienziale avete sbagliato tavolo. Ma non c’è da preoccuparsi, perché una partita in Chartae dura veramente non più di 5 minuti, mentre setup, spiegazione e desetup vi porteranno via non più di 90 secondi in tutto.

Il contenuto della scatola e la qualità dei materiali

La scatola è a dir poco minuscola: 10x10x3,5 cm. All’interno troviamo 9 tessere e il regolamento in 8 lingue, due facciate per ognuna.

Le tessere sono abbastanza spesse e facili da maneggiare. Per il regolamento, invece, potrebbero servirvi degli occhiali: è tutto chiaro e semplice da comprendere, ma i caratteri sono piuttosto minuscoli.

Il prezzo di listino può sembrare un po’ altino a prima vista. Tuttavia, considerando il lavoro che c’è dietro a una produzione, e che a volte si paga anche il nome dell’autore, è tutto sommato comprensibile.

Come si gioca a Chartae

La partita inizia posizionando la tessera iniziale, con la rosa dei venti, divisa a metà tra Acqua e Terra; con le restanti si forma una pila a faccia in su, in cui ogni volta che si prende una tessera si scopre quella successiva.

I due giocatori scelgono un elemento. Scopo del gioco sarà, una volta posizionate tutte le restanti 8 tessere, avere il maggior numero di tessere su cui il proprio elemento è contiguo alla tessera iniziale. Il giocatore il cui numero di tessere Acqua/Terra è maggiore sarà il vincitore; in caso di pareggio, il giocatore che posizionerà l’ultima tessera sarà sconfitto.

Chartae 1

Nell’immagine qui sopra, ad esempio, il giocatore dell’acqua possiede 4 tessere contigue, il giocatore della Terra invece solo una, quella di partenza.

Le due azioni

Nel proprio turno, si possono fare due azioni:

  • Piazzare la prima tessera scoperta presa dalla cima della pila
  • Ruotare di 90 gradi in senso orario una qualsiasi tessera

Per quanto riguarda la prima azione esistono due soli vincoli: le tessere dovranno obbligatoriamente formare una griglia di 3×3 (quindi non si potranno mai formare righe o colonne da 4 tessere); il secondo vincolo è che la tessera piazzata debba essere ortogonalmente adiacente a una già presente nello spazio di gioco.

La seconda azione ha invece questa limitazione: non può essere eseguita più di due volte di fila. Ciò significa che se io faccio una rotazione, ed anche il mio avversario fa un’azione rotazione, il turno successivo dovrò per forza piazzare una nuova tessera presa dalla pila.

Quando la nona ed ultima tessera viene piazzata, la partita termina immediatamente e si procede a determinare il vincitore.

Conclusioni della recensione del gioco da tavolo Chartae

Non aspettatevi la complessità degli scacchi, il fattore wow di cento miniature né la profondità di un cinghiale tedesco. Chartae non è (né aspira ed essere) tutto questo.

Detto questo, ciò che Knizia ha saputo creare con 9 tessere ha quasi del clamoroso. Se apprezzate il genere astratto 1vs1, Chartae è un gioco da avere sempre nello zaino, nella borsetta, nel cruscotto della macchina… Sul tavolino del treno, seduti a un bar, in un prato, non c’è davvero un’occasione in cui questo titolo non possa essere intavolato, per tempo e spazio richiesti.

La rigiocabilità è virtualmente infinita: 9 tessere, 9 posizioni diverse, 4 orientamenti ciascuna e un’ordine d’uscita casuale. Il gioco sarà sempre quello, ma due partite non saranno mai uguali.

Chartae 3

Anche il sistema di tie-breaker (spezza pareggi) è interessante: se piazzando l’ultima tessera non riesci ad ottenere la maggioranza, perdi. Severo, ma giusto.

Tirando le somme della nostra recensione di questo gioco da tavolo, non possiamo che promuovere Chartae: nel suo segmento spicca per eleganza e semplicità, e ci ha ricordato un vecchio aforisma di Antoine de Saint-Exupéry:

La perfezione si raggiunge non quando non c’è più niente da aggiungere, ma quando non vi è più niente da togliere.

Perfezione è una parola molto, molto grossa; ma ci accontentiamo di sperare che Chartae abbia attirato anche la vostra attenzione.

Potete acquistare il gioco da tavolo Chartae A QUESTO INDIRIZZO.

Chartae 2
Chartae
Abbiamo deciso di non assegnare a Chartae una valutazione numerica, come facciamo di solito, perché molti criteri che normalmente usiamo per farlo non si possono applicare a questo titolo vista la sua particolarità. Vedetela come una recensione minimale di un gioco minimal. Il nostro giudizio su Chartae è comunque sicuramente positivo.
Pro
Compatto, rapido, semplice
Profondità sorprendente considerando i componenti
Si può giocare sempre e ovunque
Contro
Regolamento scritto un po' in piccolo
Genere molto particolare, che deve essere apprezzato da chi gioca