Karate Kid: Ralph Macchio rivela che, all’inizio, nessuno voleva Pat Morita come maestro Miyagi

pat morita ralph macchio in Karate Kid

Karate Kid, uno dei franchise che più hanno segnato gli anni ’80 e che avuto un’influenza fondamentale nella cultura pop nerd, sta vivendo una seconda giovinezza grazie all’inaspettato, ma meritatissimo, successo della serie TV Cobra Kai. Ed è proprio grazie a questo successo che vengono svelati nuovi retroscena sul film originale.

Ralph Macchio rivela che, inizialmente, nessuno voleva Pat Morita come interprete del maestro maestro Miyagi in Karate Kid

Oggi, più che mai, come già visto proprio in Cobra Kai con il personaggio (ormai divenuto uomo) di Daniel Larusso, avremmo bisogno di riabbracciare il maestro Miyagi, superbamente interpretato dal compianto NoriyukiPat” Morita, come nostra guida; cosa che sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una serie TV che ci ha fatto tornare bambini con la consapevolezza e la saggezza degli adulti.

Eppure, stando a quanto rivelato proprio da Ralph Macchio, prima che partissero le riprese di Karate Kid nessuno voleva assumere Morita per il ruolo del maestro Miyagi. Un’interpretazione che, ricordiamo, valse a Morita una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista.

Dopo che la produzione affidò la parte del protagonista a Macchio, all’epoca bisognava trovare un attore per l’altro ruolo importante del film, il gentile, eccentrico, umile e saggio immigrato giapponese Miyagi che insegnerà il karate a Daniel a forza di lucidare auto e dipingere steccati. Morita era infatti visto come un attore troppo comico, dati i suoi trascorsi sul palcoscenico dei teatri e il ruolo di Arnold Takahashi nella serie TV Happy Days; tanto che c’erano molti dubbi riguardo l’attore, compresi quelli dello stesso Macchio:

Ci si chiedeva chi avrebbe interpretato il maestro Miyagi. Si vociferava di Toshiro Mifune, il grande attore giapponese che però non parlava inglese, quindi sarebbe stata una sfida troppo complessa per la produzione. Poi, all’improvviso, Pat Morita si presentò con una videocassetta ma lo studio non lo voleva. Il produttore non lo voleva.

Tuttavia, pare che il regista di Karate Kid, John Avildsen (che aveva già diretto Rocky), avesse intravisto qualcosa in Pat Morita, decidendo così di dargli una possibilità. Una volta che l’attore ha letto la sceneggiatura insieme a Ralph Macchio, un po’ tutti hanno cominciato a ricredersi su Morita, come rivelato sempre dallo stesso Macchio:

Pat Morita e io siamo entrati in una stanza insieme, abbiamo preso le pagine e abbiamo iniziato a leggerle. È stato molto facile. Quella magia che poi si è vista sullo schermo è nata sin dal primo giorno in cui abbiamo lavorato insieme. Morita aveva Miyagi sulla sua pelle, nella sua mente, nella sua coscienza. Ad ogni modo, avevo lo yin contro lo yang, letteralmente l’equilibrio, quello fu l’inizio della magia del cinema che risuona ancora oggi.

Da quel momento, dunque, tutto è divenuto ciò che abbiamo amato, con il sensei Miyagi che rappresenta da decenni l’icona stessa della saggezza orientale. Quella saggezza fatta di piccole cose, di umanità e di armonia con il mondo che ci circonda, insegnandoci ad agire sempre con la testa, con il cuore e mai con la pancia.

Fonte: Cinemablend