Lo Squalo: Ravensburger ci riporta ad Amity, la Recensione del gioco da tavolo

Data di uscita
Aprile 2020
Autori
Prospero Hall
Editore
Ravensburger
Lo puoi acquistare su...

L’eredità nella cultura popolare più importante che ci ha lasciato Lo Squalo (che prima di un gioco da tavolo è stato uno storico film) è molto probabilmente la musica. La colonna sonora ansiogena, angosciante di John Williams è ben conosciuta dall’orecchio di ogni appassionato di cinema, e comunque difficilmente suonerà nuova per chiunque. Le due note che si alternano sempre più rapidamente, anima del tema che abbiamo imparato ad associare con il grande predatore marino, ci inducono lo stato d’animo di preoccupazione che, dopo la visione del film, ha persino tenuto moltissime persone lontane dalle spiagge nelle estati successive al 1975, anno d’uscita del lavoro di Steven Spielberg. Ciò ha ispirato persino delle ricerche psicologiche successivamente, portando gli studiosi a riflettere sulla differenza tra pericoli reali e percepiti.

Tutto questo è stato il film, ma noi oggi siamo qui per parlare de Lo Squalo come gioco da tavolo. Scopriamo insieme cosa si nasconde sotto la superficie del titolo di Ravensburger.

La recensione del gioco da tavolo Lo Squalo

Lo Squalo è un gioco da tavolo da 2 a 4 giocatori, edito da Ravensburger. Come autore è accreditato Prospero Hall, team di sviluppo che ci ha portato titoli come Villainous ed Harry Potter: Hogwarts Battle.

La particolarità principale del gioco è quella di essere diviso in due atti, diversi per regolamento e svolgimento. In una partita completa si giocano entrambi in ordine, e il risultato dell’atto 1 influenza le condizioni di partenza dell’atto 2; possono comunque essere giocati anche singolarmente, in caso di poco tempo disponibile, ma sicuramente la partita competa restituisce l’esperienza migliore.

La durata è indicata essere di 60 minuti, ma, almeno in caso di partita completa, è abbastanza sottostimata. Forse 60 minuti, o qualcosina in meno, per ciascuno dei due atti, è più verosimile.

Brody, Hooper e Quint VS Lo Squalo

Indipendentemente dal numero di partecipanti, andranno composti due opposti schieramenti: quello della bestia marina, e quello degli esseri umani.

In tutte le partite la squadra umana è composta dai 3 personaggi protagonisti del film: il poliziotto Brody, il biologo marino Hooper e il pescatore/cacciatore di squali Quint; ciò significa che il controllo di questi personaggi potrà essere di 1, 2 o 3 giocatori.

Viceversa, un solo giocatore prenderà le sorti dello squalo, e competerà contro tutta la squadra umana.

A tale proposito, riteniamo che la configurazione di gioco migliore sia a 2 o 4 giocatori; in 3 giocatori, la coppia dovrà dividersi il controllo di 3 personaggi umani, configurazione meno ideale rispetto a una semplice divisione tra 3 persone, o il controllo assoluto di una di esse. Tuttavia, non è sicuramente un problema giocare in 3: in quel caso, a perdere sarebbe soprattutto l’atmosfera di gioco, poichè, in realtà, la collaborazione tra i personaggi umani, seppur con poteri differenti, è piena e palese per tutti.

Il contenuto della scatola del gioco da tavolo Lo Squalo

La qualità dei materiali

La produzione dei componenti del gioco da tavolo Lo Squalo non è tra le migliori. Tutte le parti in cartoncino, compresa la scatola, sono meno spesse e robuste dello standard a cui ci hanno  abituato negli ultimi anni la maggior parte dei titoli. Fa eccezione il tabellone, formato da due parti ad incastro a mo’ di puzzle e stampato fronte-retro, in cui ciascun lato viene utilizzato per uno dei due atti.

Il resto dei componenti essenziali di gioco è invece valido, dai meeple dei personaggi, alle carte, ai dadi, alle piccole barchette su cui posizionare i segnalini di Hooper e Quint.

A proposito di carte: esse richiedono, in genere, un solo rimescolamento per partita in fase di setup; ad ogni modo, se voleste imbustarle, trovate le bustine del formato corretto A QUESTO INDIRIZZO.

Un ultimo appunto va fatto al regolamento: nonostante sia ben scritto e comprensibile, completo anche di qualche FAQ, è stampato in caratteri piccoli e con una grafica decisamente vetusta. Il libretto stesso è di dimensione ridotta, quando ormai troviamo regolamenti comodi e spaziosi in quasi tutti i giochi, ed inoltre la nostra copia aveva un problema di impaginazione con due pagine “scambiate”.

Vista la qualità complessiva del gioco, e la licenza ufficiale che ha un valore (e quindi un costo) il rapporto qualità prezzo è comunque abbastanza soddisfacente.

Come si gioca al gioco da tavolo Lo Squalo

Abbiamo realizzato uno dei nostri video Let’s Play per mostrarvi qualche turno di gioco, ed il funzionamento di massima del gameplay; potete vederlo qui sotto, e non esitate a commentare con domande od osservazioni se aveste qualche curiosità.

Un gioco in due atti

Avere un gameplay diviso in due atti distinti è di certo una caratteristica interessante e particolare di questo gioco. Oltre a ricalcare piuttosto fedelmente ciò che si vede nella pellicola di Spielberg, questo rende il titolo stimolante e vario, e preferire uno dei due atti all’altro è puramente una questione di gusto.

Nel primo, la meccanica principale è quella del movimento nascosto, reso in maniera semplice ma efficace. Nel secondo atto, invece, la dinamica che si instaura tra tra lo squalo e i suoi cacciatori è quasi di bluff e gestione del rischio: fare la scelta più pagante (ed ovvia) vuole anche dire spesso esporsi a rischi maggiori, mentre un atteggiamento meno aggressivo da parte dello squalo può pagare alla lunga ma anche rendere la vita un po’ più facile a Brody, Hooper e Quint.

Il primo atto è ugualmente godibile, seppur diverso, dalle due fazioni. Nel secondo atto, invece, l’esperienza di gioco degli umani è più strutturata, varia e tattica, rendendolo probabilmente più divertente dal loro punto di vista rispetto alla controparte marina.

Qualche difetto…

Nonostante questo titolo sia in linea con il trend attuale, che vede il notevole miglioramento della qualità media dei giochi ispirati ad altre opere dell’intrattenimento, possiede qualche criticità.

Anche se con piccole asimmetrie tra i ruoli, la squadra degli umani gioca in maniera completamente aperta e comune. Non esistono carte conosciute solo da un giocatore, ruoli celati o dinamiche simili, esponendo quindi il gruppo al classico rischio dei giochi cooperativi: quello dell’alpha player.

Parliamo di una possibile dinamica in cui un giocatore, per indole, conoscenza del gioco o inesperienza dei compagni, tende a centralizzare il processo decisionale lasciando poco spazio al contributo del gruppo. Questo dipende chiaramente molto dal gruppo di gioco, ma qualche meccanismo volto a scardinare questo rischio non è mai fuori posto nei moderni titoli cooperativi.

La durata del gioco riportata sulla scatola è piuttosto fuorviante: nelle nostre partite complete, non siamo mai riusciti a stare sotto le 2 ore. Forse dipende dal nostro stile di gioco molto dialogato, ma, se così non fosse, sarebbe da chiedersi se con più di due ore di tempo a disposizione non ci siano titolo più validi in quanto più strutturati o impegnativi. Al contrario, se completato in 60, massimo 90 minuti, il gioco risulta di certo più appagante.

…non rovina un gioco divertente!

Detto ciò, il titolo è sicuramente valido. L’esperienza di gioco è piacevole, e tra carte eventi, meccaniche di gioco e la divisione in due atti, sposata davvero bene con la storia della pellicola.

Inoltre, seppur non esente da un po’ di casualità nell’atto 2, le partite sono risultate abbastanza equilibrate. Un primo atto fallito miseramente da una delle due parti riduce le probabilità di vittoria finale, ma non così tanto da rendere noioso, o scontato, il secondo atto. Il feeling da “resa dei conti finale” che si prova nell’approcciarsi all’ultima parte della sfida è molto cinematografico e particolare.

Nonostante il setup sia standard, in generale il numero di carte garantisce una buona variabilità durante la partita.

È sicuramente un gioco must-have per gli appassionati della pellicola. Ad ogni modo, il titolo è solido anche senza l’indubbio valore aggiunto dato dalla tematicità. La complessità media mette d’accordo novizi ed esperti, e malgrado qualche difetto, il gioco da tavolo de Lo Squalo saprà regalare a molti partite tese, divertenti e dal profumo salmastro.

Potete acquistare la vostra copia del titolo A QUESTO INDIRIZZO.

Lo Squalo
Ci serve una barca più grossa!
Il gioco da tavolo Lo Squalo riporta mente ed emozioni alla magistrale opera cinematografica che ha portato il genere del thriller al grande pubblico in formato blockbuster. Il titolo di Ravensburger non tradisce il peso di queste aspettative, ed anzi celebra con un gameplay fedele e divertente il film del 1975. Ma, anche a chi non fosse amante della pellicola, saprà regalare momenti di divertimento.
Pro
Ci farà rivivere la storia e le atmosfere del film
Il gameplay è divertente
La divisione in due atti rende il gioco ancora più interessante
Contro
Alcuni materiali non sono tra i migliori
C'è il rischio di alpha player
Forse un po' troppo lungo per l'esperienza che restituisce
7.6
Voto Finale
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