Middlewest – Volume 1: inizia una nuova fiaba fantasy americana – Recensione

Middlewest - Volume 1

Esce oggi in Italia, con Bao Publishing, Middlewest volume 1, una nuova serie scritta da Skottie Young già acclamato autore di Odio Favolandia, con l’illustratore americano che stavolta si dedica alla narrazione lasciando le matite al venezuelano Jorge Corona.

La recensione di Middlewest – Volume 1, l’inizio di una nuova fiaba fantasy americana firmata da Skottie Young e pubblicata da Bao Publishing

La serie, che già si è fatta apprezzare negli Stati Uniti, cerca di portare nel nostro paese una nuova e avvincente fiaba americana, raccontata sia attraverso gli occhi e le emozioni di un adolescente, ma anche tramite una visione più adulta e spesso disillusa di chi cerca comunque di non perdere la capacità di sognare ed emozionarsi.

Lo stesso Young ha parlato di Middlewest come un omaggio spassionato alle fiabe per bambini di tipo dark fantasy quali The Dark Crystal e La Storia Infinita, senza dimenticare l’ispirazione derivante dalle opere di Don Bluth (Dragon’s Lair, Fievel sbarca in America, Alla ricerca della Valle Incantata ecc.).

Ed proprio una sana inconfondibile atmosfera fiabesca dark fantasy che si respira a pieni polmoni in questo primo numero di Middlewest, con il topos del ragazzino adolescente in fuga dalle delusioni quotidiane e dalle brutture della vita che si materializza davanti al lettore, il quale si immedesima subito nei panni irruenti e inesperti del giovane personaggio Abel, ma anche in quelli “diversamente” saggi e scaltri della volpe parlante che è contemporaneamente unica amica e guida del ragazzino.

La provincia americana, così magica e fantasy, non l’avete mai vista

La storia, che dopo le prime pagine si trasformerà in una vera avventura “on the road”, ispirandosi al più classico degli stereotipi delle esperienze di crescita tipiche della cultura a stelle e strisce, ma con un tocco di magia che non abbandona mai un crudo realismo, segue le vicende del giovane Abel, ragazzino protagonista di un rapporto difficile con un padre burbero e schiavo della rabbia per una condizione di vita che sicuramente avrebbe preferito evitare.

I due vivono a Farmington, nella provincia americana, dopo che la madre del ragazzino li ha abbandonati. Abel conduce una vita abbastanza grama ma tutto sommato tranquilla in compagnia di una volpe parlante, tra la consegna dei giornali la mattina, la scuola e gli amici con i quali trascorre il suo tempo libero.

Un giorno, una discussione tra padre e figlio sui doveri e le responsabilità, seguita da una mascalzonata tutta adolescenziale di Abel, scatena la furia incontrollata del genitore che provoca una spaventosa e inattesa manifestazione di magica violenza da cui Abel e la volpe sfuggono appena in tempo.

Cercando di allontanarsi da un pericolo che non hanno nemmeno compreso, la coppia ragazzo-volpe si incammina in un viaggio che sarà ricco di sorprese al limite tra fiaba e realtà, personaggi fantastici, animali parlanti, luna park ambulanti e pericoli, il tutto sullo sfondo di un paesaggio tipicamente americano intriso di simbolismi e visioni metaforiche.

Qui il vento è violentissimo. Lo odio. E a volte ho la sensazione che lui odii me. Come se volesse sollevarmi da terra e soffiarmi via.

La storia narrata da Young è meravigliosamente bilanciata ed equidistante tra sfrenata fantasia e dura realtà, con l’autore che ogni tanto si lascia prendere un po’ troppo dall’entusiasmo di raccontare ed emozionare, anticipando gli eventi e andando incontro a piccoli auto-spoiler che, però, si diluiscono nei meandri di uno script sempre ricco di sorprese.

Young lavora su due livelli che si intrecciano e si confondono pur mantenendo una linea di demarcazione che funge da anima della storia: se da una parte segue le vicende di Abel all’interno di un percorso di crescita tipico dell’età adolescenziale, fatto di tante emozioni e momenti indimenticabili, ma caratterizzato anche da errori e brucianti momenti di vergogna; dall’altra si apre a un mondo fantastico e a volte bizzarro, in cui forze misteriose e distruttive convivono con realtà votate alla ricerca di quella tranquillità esistenziale data da rapporti umani sinceri e veraci.

Una moderna avventura alla Mark Twain con protagonista un adolescente e il suo percorso di crescita

Il primo volume di Middlewest ci regala, come detto precedentemente, un’avventura picaresca alla Mark Twain, ma rivisitata e attualizzata all’interno di una moderna realtà declinata attraverso caratteristiche prettamente fiabesche e fantasy. Abel è quasi un novello Huckleberry Finn alla ricerca di una propria strada e di un posto nel mondo che fugge dalla rabbia del padre materializzatasi in una forma “innaturale” ma comunque reale.

L’inizio del viaggio di Abel che Young racconta in questo primo volume di Middlewest è proprio l’incipit della metafora della crescita, di quello sviluppo fisico ed emotivo tipico dell’adolescenza che ha portato tutti noi, più o meno, a essere protagonisti delle prime ribellioni, delle prime critiche all’autorità e dei primi sentimenti di libertà e autodeterminazione. In aggiunta, però, Abel si allontana fisicamente anche dalla tristezza di una vita familiare tutt’altro che serena e idilliaca, scappando da un padre burbero e violento che è la personificazione stessa dei problemi e delle paure del ragazzino.

Young centra in pieno l’obiettivo di raccontare emozioni e sentimenti attraverso una visione magica ma al contempo realistica, tratteggiando i vari personaggi con completezza e ricchezza di particolari e coinvolgendo sia i lettori più giovani ammaliati dalle avventure vissute dal ragazzo, sia gli adulti che vengono rapiti da una profondità narrativa davvero notevole.

I disegni di Corona si sposano alla perfezione con lo stile narrativo di Young visualizzando con il tratto deciso e lievemente cartoonesco tutta la commistione tra fantasy e realismo tipica della storia. I paesaggi e la campagna della provincia americana sembrano eterni tramonti che non vogliono mai lasciare il passo alla notte, quasi a sottolineare la contemporanea presenza di elementi fiabeschi e di vita concreta.

Il viaggio è appena cominciato e già con il secondo volume Middlewest entrerà nel vivo di eventi più difficili e pericolosi che vedranno protagonista Abel.

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